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domenica | 22-06-2025

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Il Cavallino d’oro di Porta Santo Spirito a Pattarello per la stagione da protagonista

Si è svolta questa sera la cerimonia di premiazione del Cavallino d’Oro, il più antico riconoscimento calcistico d’Italia, giunto alla sua 68ª edizione. A conquistare l’ambito trofeo, assegnato ogni anno dal Quartiere di Porta Santo Spirito al miglior giocatore dell’US Arezzo, è stato Emiliano Pattarello, attaccante numero 10 della formazione amaranto, autore di una stagione da incorniciare: il miglior rendimento personale assoluto nel campionato di Serie C 2024/25, arricchita da 20 gol segnati tra campionato, Coppa Italia e playoff. Alla serata hanno preso parte anche il ds Nello Cutolo, a rappresentare la società amaranto e l’assessore allo Sport del Comune di Arezzo, Federico Scapecchi.

Con una media voto di 8,17, Pattarello ha preceduto il portiere Luca Trombini (vincitore della scorsa edizione, 7,33) e Filippo Guccione (7,00), completando un podio di assoluto valore. L’attaccante è stato il vero trascinatore dell’Arezzo nel corso del campionato, chiuso con un brillante quinto posto, contribuendo con 18 gol e prestazioni decisive in numerosi incontri.

Il nome di Pattarello entra così nell’albo d’oro del premio, affiancando vere e proprie icone del calcio aretino e nazionale come Bozzao, Tassinari, Neri, Pellicanò, Orsi, Tovalieri, Floro Flores, Moscardelli e lo stesso Trombini.

La classifica finale del Cavallino d’Oro 2024/2025:
Emiliano Pattarello – 8,17
Luca Trombini – 7,33
Filippo Guccione – 7,00
Durante la serata, ospitata presso il Museo del Quartiere di Porta Santo Spirito, è stato consegnato a Pattarello anche il premio speciale “La Perla Amaranto”, riconoscimento giunto all’ottava edizione e assegnato dalla redazione di Amaranto Magazine all’autore di una giocata eccezionale: un gol, un salvataggio, una parata o un’azione degna di nota.

Alla cerimonia hanno preso parte anche Museo Amaranto e Orgoglio Amaranto, a testimonianza del forte legame tra la città e la sua squadra.

Il Cavallino d’Oro, nato nel 1958 da un’idea del Rettore Giulio Teoni, viene assegnato al calciatore che durante la stagione si è distinto per continuità di rendimento, qualità tecnica e spirito agonistico. Il primo vincitore fu Gianfranco Bozzao, a cui fu consegnata una medaglia d’oro. Dall’anno successivo, il premio è rappresentato da una statuetta in oro raffigurante il cavallino rampante, simbolo della città di Arezzo.

Il Quartiere di Porta Santo Spirito ringrazia i tanti tifosi amaranto per la loro costante vicinanza alla squadra e lo sponsor della serata, Tabaccheria Francini di Ponte a Chiani.

La passione per l’Arezzo si rinnova anche attraverso i suoi simboli: il Cavallino d’Oro è uno di questi.

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