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martedì | 18-11-2025

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Sanità

I numeri sul coronavirus, ecco come funzionano la raccolta e la diffusione dei dati

Come vengono raccolti i dati per l’estrazione? “I tamponi sono analizzati nei laboratori aziendali di Arezzo, Siena e Grosseto nonché in tre strutture private. I risultati confluiscono nel portale SISPC Regione Toscana, che è accessibile solo ai prefetti, ai comuni e alle aziende sanitarie che lo alimentano. Da qui i sindaci, qualora lo vogliano, possono leggere i dati di loro interesse“.

La Sud Est non si limita comunque all’inserimento in questo flusso d’informazioni verso la Regione. “Il nostro Dipartimento di Prevenzione“, ricorda D’Urso, “ha quindi organizzato il database per il recepimento e la lavorazione dei dati. Questo ci consente un monitoraggio costante per l’intera giornata e di venire incontro, come è accaduto soprattutto nella fase più acuta dell’emergenza, alle esigenze d’informazione dei cittadini e dei media. Il flusso gestito a livello regionale e nazionale ha anch’esso un arco temporale di 24 ore, ma dalla mezzanotte di un giorno alla mezzanotte del giorno successivo. Lo sforzo della nostra Asl consente di avere dati aggiornati almeno fino alle 14 con una possibilità di verifica per le ore 16“.

L’indicazione sul numero dei deceduti, in considerazione che ci sono percorsi formali complessi, è ufficialmente quello del SISPC. Comunque l’Asl comunica ogni giorno i dati su eventuali decessi che si sono verificati nella giornata stessa. Lo “storico” – come detto – è allineato al SISPC. “Parlando di numeri“, continua il direttore generale, “è utile anche condividere i concetti che sono chiamati a quantificare. Adesso si sta ‘diffondendo’ fortunatamente anche la parola ‘guariti’. Per una lettura corretta dei dati che vengono diffusi, può essere utile ricordare la differenza tra guarito clinico e guarito sierologico. Il primo presenta la fine dei sintomi e questa è la condizione perché venga sottoposto ai tamponi, che sono 2 a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se risulta negativo ad entrambi, allora il paziente viene classificato come guarito virologico. A questo punto non è più nella condizione di infettare altre persone e può di nuovo fare tutto ciò che i decreti consentono ad un cittadino non positivo al COVID“.

L’Asl Toscana sud est si è particolarmente impegnata a consentire, laddove ci siano le condizioni sanitarie e normative, l’isolamento domiciliare invece che il ricovero ospedaliero. “Da questo punto di vista“, conclude D’Urso, “la nostra è l’azienda sanitaria in Toscana che ha isolato di più e ricoverato di meno: 100 in ospedale e 850 a casa. Questi sono ovviamente paucisintomatici e nelle loro abitazioni c’erano o ci sono tutte le condizioni che consentono l’isolamento“.