D’Urso risponde a Petruccioli: “La responsabilità della Casa Pia è del Comune”

“La prima osservazione è che si tratta di una RSA a gestione comunale, dove la responsabilità è del soggetto gestore e non certo della Asl. Inoltre il caso segnalato dalla presidente è un ospite asintomatico che non avrebbe dovuto (essere sottoposto a tampone n.d.r.) secondo le indicazioni ministeriali, ma a cui la Asl lo ha fatto proprio perché soggetto fragile estendendo spontaneamente il criterio ministeriale. Il soggetto peraltro era ed è rimasto asintomatico.
Se la Asl non avesse effettuato questa attività di prevenzione è di tutta evidenza che gli effetti sarebbero stati ben peggiori. Comunque ieri sono state effettuate nuovamente le determinazioni molecolari agli ospiti e al personale perché – indipendentemente di chi ha la responsabilità della struttura (Comune in questo caso) – abbiamo un interesse comune a ridurre la catena del contagio.
Gli operatori delle case famiglia sono operatori che rientrano nel punto a) dell’ordinanza n. 23 (‘chiunque…svolga una attività lavorativa di assistenza o sostegno alla popolazione anziana o fragile’). Per loro siamo in attesa delle direttive della Regione Toscana, che per l’effettuazione dei test ha attivato tramite ESTAR un avviso di manifestazione di interesse proprio per individuare i laboratori convenzionati. Il bando è scaduto lo scorso 11 aprile e siamo in attesa dell’esito”.