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sabato | 14-06-2025

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Ghinelli: “Casa Pia, D’Urso ci ha messo tutti a rischio. Rispedisco la polemica al mittente” Video

https://www.youtube.com/watch?v=mTFilxGN8u8

Partecipa alla diretta streaming Giancarlo Sassoli, presidente di CALCIT. “I cittadini in questa occasione si sono superati. Possiamo parlare di oltre 1.000 donazioni e siamo sicuramente sopra i 500mila euro, di cui 300.000 già spesi. Non abbiamo tanto investito sugli strumenti in questo periodo di emergenza quanto sui dispositivi di protezione individuale. Solo delle mascherine FFP2 ne abbiamo acquistate circa 50mila, che sono il fabbisogno di circa un mese per tutti gli ospedali di tutta la provincia“, afferma Sassoli. Ma “i cittadini non possono sostituirsi alle istituzioni. In base alle donazioni che riceviamo – stiamo anche sostenendo il servizio di cure domiciliari -, grazie ai contributi straordinari dei cittadini possiamo fare anche un acquisto di 10 letti di Rianimazione. Ancora c’è il problema delle protezioni individuali: non solo mascherine, ma tute, guanti, gel igienizzanti. Quante scorte ci sono? Gli approvvigionamenti sono già consolidati? Mi risulta che qualcosa manchi. Sennò il 4 maggio ci troveremo di nuovo senza i dispositivi necessari. I materiali di protezione individuale sono un punto fondamentale. Anche il prezzo calmierato è importante, non ci deve guadagnare nessuno“.

La Polizia Municipale aretina ha controllato 127 persone, i sanzionati sono 5. Molinelli, Staggiano, Marchionna, Prato, Saione, Pionta, Meridiana, Tortaia e i supermercati i luoghi su cui c’è stata sorveglianza. Effettuati 50 tamponi allo stadio con il Drive Thru. “Le persone che vanno a correre possono fare il giro dell’isolato“, specifica Ghinelli. “Mi viene segnalato anche un numero eccessivamente elevato di persone anziane che lavorano nei campi. Fatelo cum grano salis“.

Riguardo ai contagi alla casa di riposo “Vittorio Fossombroni” di Arezzo, il primo cittadino risponde a distanza al dg della Sud Est Antonio D’Urso. “Non vi è dubbio che si debba remare tutti nella stessa direzione, sennò dall’emergenza non si esce. Ho capito poco la replica che il direttore ha dato alla presidente della Pia Casa. Dottor D’Urso, non può negare che gli ci sono voluti 10 giorni per darci i risultati e che ci ha messo tutti quanti a rischio. La polemica io la rispedisco al mittente tal quale. Altra cosa è la capacità della struttura di adeguarsi all’emergenza. Le mascherine sono state predisposte, il materiale sanitario è stato distribuito. La casa di riposo era assolutamente in grado di sostenere la ordinarietà in tempo di COVID-19. Il Comune quello che doveva fare l’ha fatto e devo dire che un contagio dentro una casa è ben poca cosa…Guardate cos’è successo a Bucine e da altre parti“.

Sull’eventualità di ammettere privatamente l’acquisto di test sierologici, il sindaco di Arezzo commenta che “l’analisi di tipo sierologico speditivo è ciò che probabilmente sta salvando gli Stati Uniti. Questo su larga scala significa aumentare il numero dei controlli, la via maestra per contenere il contagio. Siccome è ormai provato che questo virus è estremamente capace di trasmettersi e che di fatto crea molti malati asintomatici, il controllo con lo stick ci mette grandemente al sicuro. Secondo me grande investimento andava fatto, io l’ho detto 15 giorni fa…Il test fatto in laboratorio ci fa vedere la storia del soggetto e incrociando questo dato con il tampone si riesce a capire come si diffonde il virus, però ormai questa fase secondo me forse l’abbiamo superata. Visto che il metodo che Rossi ha voluto mandare avanti è quello dei tamponi, facciamo in modo che i tamponi arrivino entro poche ore“.

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