Ghinelli apre alla Multiutility Toscana, “ma grandi Comuni con ruolo da protagonisti” Ar24Tv

Un gestore unico toscano per i servizi essenziali ai cittadini. Dario Nardella, sindaco di Firenze, Matteo Biffoni di Prato e Brenda Barnini di Empoli sostengono l’idea, insieme a Luigi De Mossi di Siena. Insomma, mezza Toscana è d’accordo. Anche Ghinelli sottoscrive l’ipotesi, con alcuni distinguo espressi a Radio Siena Tv: “Deve rimanere tutto nella gestione della collettività. Distinguere gestione da governance, con il pubblico che indirizza, controlla e paga; quanto prospettatomi tempo fa da Nardella non risponde esattamente a questo schema. Occorre costruire un meccanismo, una normativa regionale che definisca i ruoli. Come anticipato agli amici Nardella e Biffoni, non sono interessato alla mera proprietà di quote, ciò che interessa è mantenere la possibilità di capacità di coordinamento delle esigenze del mio territorio, da mettere a sistema con le necessità di altri territori, a fronte di un gestore unico“. Sul tema impatto ambientale, Ghinelli evidenzia che “il gestore può produrre quelle efficienze di cui i cittadini hanno bisogno, insieme ad un abbattimento dei costi, tanto importanti se consideriamo che oggi molte famiglie hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Un fattore che rallenta la nascita della multiutility è l’eterogeneità del territorio toscano, alla base di visioni disomogenee. Ecco perché va lasciato il ruolo di management del servizio, per quanto attiene la parte pubblica, ad un livello provinciale o di area vasta”.
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