Covid-19, D’Ettore e Mugnai: “Subito ripartenza per imprese a vocazione internazionale, oro e moda in testa”

“Considerando che questi settori, come molti altri dell’impresa e industria italiana, operano prevalentemente in ambito internazionale – la provincia di Arezzo è la seconda in Italia per intensità di export in rapporto alla popolazione -, la situazione attuale regala quote di mercato enormi ai competitor stranieri, localizzati in aree dove si continua a lavorare, come ad esempio in Turchia e altri Paesi. Le nostre produzioni dei settori oro e moda, in particolare, si indirizzano poi a una fascia alta di consumatori stranieri residenti in Paesi economicamente performanti, produzioni quindi destinate nel medio periodo a riprendere un trend di crescita prevedibilmente positivo, purché si possa riprendere a lavorare il prima possibile.
Occorrono metodo, ragionevolezza, buon senso e soprattutto tempestività, e decisioni chiare anche sul piano dei modelli normativi per la riapertura e i protocolli operativi, compresa la ‘app’ (europea) che dovrà seguire gli spostamenti delle persone per ricominciare a lavorare. Per le aziende ad alta vocazione internazionale basterebbero dei protocolli di sicurezza prevedenti, per esempio, una diversa organizzazione del lavoro, articolata su più turni per evitare sovraffollamenti; dispositivi di protezione individuali; igienizzazione frequente dei locali; termoscanner in ingresso e uscita; verifiche periodiche sulle linee di produzione; sostegni pubblici mirati con risorse dedicate per servizi alle imprese.
Ragioniamo subito su come far ripartire oro, moda e imprese ad alta vocazione internazionale, non regaliamo il futuro ai nostri competitor. Le attuali strategie di politica estera ed economica del Governo devono subito tenere conto dell’importanza dei settori produttivi dell’industria italiana che deve tornare a competere sui mercati”.