Vanessa Gravina e Musica Antiqua Latina al Teatro Verdi di Monte San Savino

Venerdì 7 febbraio, alle ore 21:15, appuntamento al Teatro Verdi di Monte San Savino con lo Shakespeare più autentico portato sulla scena dall’Ensemble Musica Antiqua Latina, diretto da Giordano Antonelli, e l’attrice e regista Vanessa Gravina. “Il canto di Shakesepare. Viaggio tra musiche e parole del Teatro Rinascimentale Elisabettiano” condurrà gli spettatori del Verdi a compiere un inusuale viaggio nel mondo di William Shakespeare, con il contributo delle musiche e dei songs che il grande autore usò nelle sue opere. A cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. MonteServizi.
Alle ore 18:30, presso il bar del teatro e a partecipazione gratuita, incontro con la compagnia che vede, accanto a Vanessa Gravina e Giordano Antonelli, Andrès Montilla Acurero (tenore), Giordano Antonelli (ribeca), Francesco Tomasi (liuto e chitarra rinascimentale), Silvia de Maria (viola da gamba) e Massimiliano Dragoni (salterio e percussioni). Completano il cast Michele Di Martino (drammaturgia), Susanna Proietti (costumi), Francesco Tomasi (ricerca musicologica).
“Il canto di Shakespeare” si presenta come un concerto viaggio tra i testi più belli, le commedie più famose, le tragedie rinomate come Amleto, Macbeth, Romeo e Giulietta, Otello, Re Lear, il Sogno, La dodicesima notte, la Tempesta, Antonio e Cleopatra, fino ai sonetti e alla Didone di Christopher Marlowe. Tra vita e sogno, amore e memoria, poesia e musica, un narratore/direttore accompagnerà il pubblico alla comprensione dei testi, al dispiegamento della loro trama. Scrive Musica Antiqua Latina:
«Con questo spettacolo desideriamo offrire al pubblico una fruizione e un contatto più compiuto e intenso con Shakespeare attraverso il contributo di canzoni e componimenti musicali che il grande drammaturgo usò per le sue opere. Uno di questi fu certamente Robert Johnson che compose per il Bardo le musiche di scena; e poi: William Byrd, Thomas Morley, John Wilson».