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lunedì | 19-05-2025

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Mai più un’altra Giulia

La data, dal valore simbolico, fu scelta in memoria di un brutale assassinio avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana. La giornata fu istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999 attraverso la risoluzione 54/134, con lo scopo non solo di ricordare le tre donne torturate e uccise (le sorelle Mirabal), ma anche come monito per tutta la popolazione mondiale sulla violenza di genere. 

Le iniziative in provincia di Arezzo

Arezzo

Tre iniziative organizzate dall’assessorato alle pari opportunità del comune di Arezzo. Lo scorso 18 novembre e lo spettacolo al Teatro Petrarca “Diritti o rovesci ma pari!” con Katia Beni e Benedetta Giuntini. Sabato 25 novembre è la volta di “Sante donnacce” di e con Maria Cassi e Leonardo Brizzi al pianoforte, sempre al Teatro Petrarca. Uno spettacolo comico che ironizza sulle donne, sugli equilibrismi per conciliare carichi domestici e vita lavorativa, sugli stereotipi che ancora imperversano. “Sante Donnacce” è pensato e prodotto in stretta collaborazione con Artemisia, l’associazione che opera a supporto delle donne vittime di violenza.

L’ultimo appuntamento si svolgerà martedì 28 novembre al Teatro Pietro Aretino. Un progetto musicale dal titolo “Spiriti Guida” in versione live firmato Cristina Donà e Saverio Lanza: un itinerario evocativo dove le canzoni scritte sovente a quattro mani lasciano affiorare i brani degli artisti di riferimento: da Lucio Battisti ai Bee Gees, da Claudio Monteverdi ai Beatles passando per Sinead O’Connor, Francesco De Gregori, Bjork e David Bowie. Il duo sarà preceduto dall’esibizione della giovane cantautrice Anna Carol.

Tutti gli eventi alle ore 21. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria e ritiro del biglietto segnaposto da mercoledì 8 novembre: dalle 18,30 sul sito discoverarezzo.com o ancora dalle 17,30 alle 19,30 e sempre e solo di mercoledì alla biglietteria del Teatro Petrarca. Nel giorno dello spettacolo la biglietteria del Petrarca sarà aperta dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 21 mentre quella del Teatro Pietro Aretino dalle 20.

Fraternita dei Laici – Sala Pieve del Palazzo di Fraternita in Piazza Grande ad Arezzo

Una riflessione sul cammino delle donne, verso la parità di genere. Un cammino accidentato, difficile, pieno di ostacoli che non si è mai concluso. A questi temi sarà dedicato l’evento organizzato dalla Rettrice Michela Senesi, delegata alle attività Sociali della Fraternita dei Laici, il 25 novembre 2023, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle Donne. Lo spettacolo, intitolato MAD24 – Tragedia di una mistica del Seicento, prende spunto dal libro, la cui autrice è Cinzia Della Ciana (Edizione Helicon 2022). Attraverso la lettura scenica del testo teatrale, le voci interiori della coscienza femminile, vengono esaltate dalla sonorizzazione della Musicista Roberta Vacca. L’esibizione rappresenta un conflitto fra una donna di oggi, Cecilia, e le sue inquietudini, accanto al suo terapeuta. Viene così intrapreso un viaggio in cui affiora, in modo energico, l’immagine luminosa di una mistica del Seicento, Maddalena Ventiquattro, al secolo Apollonia, un personaggio realmente esistito e che ci ha lasciato un diario, oggetto di un saggio di Silvia Mantini, che le fu estorto dagli inquisitori. La particolarità di questa mistica è che scelse, con precisa strategia, la religione, come momento di libertà per autodeterminarsi e fondò un suo oratorio per dare conforto spirituale alle donne in difficoltà. I personaggi e gli interpreti in scena di MAD24 sono Cinzia Della Ciana, Andrea Matucci e Cecilia Roberta Vacca, che la Fraternita dei Laici ringrazia pubblicamente. Nella cornice delle Tenute di Fraternita, dopo lo spettacolo, avrà luogo un apericena con i prodotti del territorio abbinati ai Vini di Fraternita e dedicati alle donne che hanno fatto parte della Storia della Fraternita dei Laici.

Domenica 26 novembre, ad Arezzo, la camminata in rosso contro la violenza sulle donne

L’evento, promosso dall’associazione “Senza Veli sulla Lingua”, è in programma a partire dalle ore 9 e sarà l’occasione per ribadire l’importanza dell’impegno civico e civile contro la violenza sulle donne. 

Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Sansepolcro ricorda le sue vittime

In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, sabato 25 novembre l’Amministrazione comunale ha organizzato un appuntamento in ricordo delle vittime della Valtiberina.

Alle 10 del mattino la cittadinanza si riunirà per commemorare le tre giovani donne, vittime di violenza negli ultimi anni in Valtiberina, Alexandra, Silvia e Katia.

Questo significativo evento avrà luogo presso al Giardino di San Puccio, conosciuto anche come il Giardino delle Tre Panchine, un luogo simbolico che rappresenta la memoria e la speranza per un futuro libero da violenza. La scelta di questo luogo è un omaggio alle vite interrotte di tre giovani donne, e mira a sensibilizzare la comunità sulla persistente sfida della violenza di genere.

L’evento prevede momenti di riflessione, letture poetiche a cura di Caterina Casini dalla voce di Aliana Baldicchi, e la deposizione di fiori in memoria delle giovani donne che hanno perso la vita a causa della violenza di genere. Tutto sarà accompagnato dalla musica dei violini del M° Laureta Cuku Hodaj e la sua allieva Valentina Antonelli. Saranno presenti rappresentanti delle istituzioni locali, delle scuole e associazioni, uniti nel condannare ogni forma di violenza e nell’affermare il diritto di ogni persona di vivere libera e in sicurezza.

L’Impegno Comune: Dire No alla Violenza sulle Donne

“La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne offre un’opportunità di riaffermare il nostro impegno collettivo per porre fine a tutte le forme di violenza di genere. Questo incontro non solo onorerà le vite perdute, ma sarà anche un segno tangibile del nostro rifiuto nei confronti della violenza e dell’impegno a creare una comunità più sicura, rispettosa e inclusiva.” Queste le parole dell’assessore alle Pari Opportunità Valeria Noferi che invita i cittadini a partecipare a questo momento di riflessione e solidarietà. “La partecipazione della comunità – conclude l’assessore – è fondamentale per creare un impatto significativo e promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza.”

Il Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro inoltre ha organizzato una emozionante esibizione dedicata a questo tema prevista per sabato 25 novembre alle 18 nel cuore del Centro Storico. La sensibilizzazione passa anche attraverso l’arte e la tradizione e il comune di Sansepolcro è felice di aderire a questa iniziativa.

San Giovanni Valdarno. Legati contro la violenza

In occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulla donne, la Consulta pari opportunità del Comune di San Giovanni Valdarno ha organizzato una manifestazione in piazza Cavour: i partecipanti, uniti da una sciarpa, formeranno un cordone intorno a palazzo d’Arnolfo per rappresentare l’unione contro la violenza. Il 23 novembre sarà inoltre inaugurata a Palomar la mostra Sineddoche mentre il giorno seguente, venerdì 24 novembre, sempre alla casa della cultura, sarà presentato il libro La Portavoce della scrittrice e artista visiva fiorentina Monica Sarsini

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 in memoria delle sorelle Mirabal, tre attiviste politiche uccise in Repubblica Dominicana nel 1960. Si tratta di una data simbolica che non vuole solo richiamare l’attenzione su fenomeno diffuso e su un crimine efferato, qual è il femminicidio, ma che chiede con un urgenza obiettivi solidi.

A San Giovanni Valdarno sono diverse le iniziative organizzate per riflettere su un tema tanto delicato quanto attuale.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, contrastare la cultura dello stupro e della violenza, sostenere le donne che ne sono vittime e promuovere i loro diritti e la loro dignità.

“Una giornata importante quella del 25 novembre – le parole dell’assessore alle pari opportunità Laura Ermini – in cui è giusto e importante organizzare eventi contro la violenza sulle donne anche alle luce degli avvenimenti degli ultimi giorni che ci pongono di fronte ad un problema sociale e culturale. Ma il lavoro che dobbiamo fare deve essere più profondo, deve essere un lavoro di educazione e diffusione di un messaggio, una presa di coscienza di quella che è la situazione attuale. Conoscere e tenere a mente il significato della giornata mondiale contro la violenza sulle donne rappresenta un monito contro ogni forma di violenza, fisica e verbale, nei confronti del mondo femminile, e un passo in avanti verso l’eliminazione di ogni forma di sopruso e discriminazione”.

La Consulta per le pari opportunità della città del Marzocco organizzerà sabato alle 17,30 una manifestazione in piazza Cavour.

“Un cordone di persone – spiega la presidente della Consulta pari opportunità Alessandra Failli – fisicamente collegate da una sciarpa portata da casa, si snoderà intorno a Palazzo d’Arnolfo che sarà il centro dell’iniziativa. I nomi delle donne uccise per femminicidio, dall’inizio dell’anno ad oggi, verranno letti dai componenti della Consulta”.

Interverranno il sindaco Valentina Vadi e l’assessore alle pari opportunità Laura Ermini.

Alcuni studenti degli istituti di istruzione superiore di San Giovanni Valdarno, Isis Valdarno e Licei Giovanni da San Giovanni, leggeranno dei brevi brani autoprodotti o tratti da testi esistenti.

Sciarpe e braccialetti realizzati da studentesse della sezione moda dell’ISIS Valdarno ed altri braccialetti/monili realizzati da membri della Consulta saranno consegnati ai passanti dietro offerta libera. I fondi eventualmente raccolti saranno utilizzati per attività legate alle finalità della Consulta.

Nella piazza sarà inoltre presente un punto informativo del Centro anti violenza del pronto donna per far conoscere le attività che svolge e sull’aiuto che viene fornito alle donne che lo richiedono.

Nell’occasione sarà inoltre presentata la quarta edizione del concorso di scrittura e arti figurative 2023/2024 “ O’pport’unità “ dal tema” Il coraggio di essere…” .

La consegna degli elaborati potrà essere effettuata dal 25 novembre 2023 al 15 gennaio 2024.

Per tutte le informazioni è possibile collegarsi al link: https:/www.comunesgv.it/consulta-comunale-pari-opportunita/

A Palomar, la Casa della cultura, giovedì 23 novembre è stata inaugurata la mostra Sineddoche organizzata dal Comune e dall’associazione Liberarte con le opere di Monica Zeoli. Olii, acquerelli, disegni a carboncino o grafite, un progetto nato nel 2022 e ancora in divenire. L’autrice non fa distinzione tra bellezza e difetti estetici, se vogliamo chiamarli così, anzi cancella la differenza che abitualmente e conformisticamente viene posta in questo senso, per concentrarsi unicamente sulla condizione umana, così come appare nella sua immediata fisicità. Allo stesso modo, l’artista non separa il colore dal bianco e nero, scegliendo quasi sempre un monocromatismo che, anziché portare all’astrazione, fa ulteriormente appello alla realtà umana in modo vero ed essenziale, senza disperdere energie nella ricerca del colore, poiché il suo intento è quello di guardare in faccia in modo semplice le persone, per scrutare con schiettezza e comprensione le molte pieghe dei loro corpi terreni. Un modo per riflettere su quanto le imperfezioni del corpo, o quanto ciò che consideriamo i punti di forza influenzano la percezione di noi stessi, come condizionano nella quotidianità e nel rapporto con gli altri. L’esposizione resterà visitabile negli orari di apertura di Palomar fino al 15 dicembre.

Per la giornata di inaugurazione erano presenti Antonella Morali, presidente dell’associazione Liberarte, Anna Tani, curatrice della mostra e l’autrice Monica Zeoli. La performance letteraria sarà curata da Bettina Borri.

Anche la sezione soci Coop di San Giovanni Valdarno, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha organizzato, insieme al Comune, la presentazione del libro La Portavoce della scrittrice e artista visiva fiorentina Monica Sarsini. Appuntamento venerdì 24 novembre alle 17,30 sempre a Palomar.

L’antologia raccoglie i racconti che sono stati scritti nel tempo durante i corsi di scrittura creativa che la stessa curatrice tiene da anni nella biblioteca della sezione femminile del carcere di Sollicciano.

La portavoce del titolo è Cosetta, che si è presa, quasi senza volerlo, il compito di raccontare la sua storia e quella delle sue compagne di detenzione. La voce di Cosetta si fa coro, testimonianza della vita senza tempo e apparentemente senza speranza che si conduce all’interno di Sollicciano. Cosetta ascolta i racconti delle compagne, li ricorda, li raccoglie, ne annota alcune parti e restituisce loro vita con la sua scrittura sobria, attenta, precisa, empatica. Spesso si tratta di vite spezzate fin da subito, storie di abbandono, di violenza come unica alternativa, di ritratti intensi, a volte drammatici, di gesti estremi, di abusi che si fa fatica ad ascoltare. Ma la bellezza de La Portavoce è che in mezzo alle tragedie, passate e presenti, che lo “zoo di Sollicciano” propone quotidianamente, si leva anche potente una voce di speranza in un futuro e il desiderio di cambiare rotta rispetto a quella apparentemente ovvia dell’autodistruzione.

Castiglion Fiorentino. “Io credo… nell’amore”

Sabato 25 novembre, giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne, spettacolo teatrale scritto e interpretato dai ragazzi e ragazze che frequentano

il Progetto Viva – Vita Indipendente Valdichiana e DopoDiNoi Valdichiana.

Nella Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sabato 25 novembre ore 9.30 al Teatro Spina, il Progetto Viva – Vita Indipendente Valdichiana, Unitre Castiglion Fiorentino, Associazione Prontodonna e la sezione Valdichiana Fidapa BPW Italy presentano “IO CREDO NELL’AMORE”

“Io Credo nell’Amore” è un progetto teatrale, che vede il patrocinio del comune di Castiglion Fiorentino, il cui obiettivo è quello di mettere in luce i rapporti umani sotto il profilo sentimentale e si sofferma principalmente sulla sopraffazione del sesso maschile su quello femminile e sulle relazioni squilibrate. “Il tema della violenza di genere” – fanno sapere gli organizzatori – “ci riguarda tutti e va combattuto con tanti strumenti, ma, sicuramente con la diffusione di una maggiore coscienza e consapevolezza. Speriamo che questo nostro lavoro possa gettare un seme che germogli interesse e consapevolezza. L’esperienza che il gruppo ha vissuto ci ha connesso in un’unica emozione e come è accaduto a noi, vorremmo che possa far aprire una serie di domande, di interrogativi, a cui, insieme, poter dare delle risposte. L’idea è quella di coinvolgere e sensibilizzare sul tema numerose realtà del territorio”. La giornata si articolerà fra lo spettacolo teatrale che vede coinvolti direttamente i ragazzi del Progetto Viva e DopodiNoi e una tavola rotonda sul tema e dibattito ed interventi del pubblico e di tutti i partecipanti.

“Le tragedie che si sono consumate in queste ultime ore obbligano le Istituzioni a fermarsi e riflettere per individuare strade percorribili di sensibilizzazione sia per i giovani che per le famiglie ma anche per la scuola affinchè si sviluppino progetti di educazione all’affettività e al rispetto per gli altri” conclude l’assessore alle Politiche Sociali e Istruzione, Stefania Franceschini.

Cavriglia. Due giorni di eventi in collaborazione con “Materiali Sonori” e con l’Associazione “LiberiLibri”

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne l’Amministrazione Comunale ha messo a punto un calendario di iniziative ed eventi in partnership con realtà culturali ed associative di rilievo del territorio.

Il primo evento, realizzato in collaborazione con “Materiali Sonori” è contenuto all’interno della Rassegna “Materiali in Scena” di cui rappresenta uno degli spettacoli: la sera di venerdì 24 novembre alle ore 21 e 30 andrà in scena, difatti, la piéce “Qualcosa in cui credere ancora” con Letizia Fuochi.

La cantautrice fiorentina Letizia Fuochi ritorna al Teatro di Cavriglia con il chitarrista Francesco Frank Cusumano, con un recital per portare in scena memorie partigiane e storie al femminile.

L’iniziativa successiva sarà realizzata, invece, in collaborazione con l’Associazione LiberiLibri la mattina del 25 novembre, quando, alle ore 10 e 30 sarà inaugurata la nuova sezione “Diversamente Pari”, allestita all’interno della Biblioteca Comunale “Venturino Venturi” di Cavriglia. Per l’occasione sono stati acquistati nuovi volumi sia per lettori adulti che per bambini che andranno ad ampliare la già nutrita raccolta della Biblioteca e saranno inseriti nella nuova sezione.

Infine, la giornata si concluderà alle 16 e 30 con la presentazione del libro “Scommettere sui sogni” di Fiorenza Biloghi e Lorenza Posfortunato, sempre in collaborazione con LiberiLibri: “due donne, due storie, due punti di vista sullo stesso tema: mai rinunciare ai propri sogni. Teresa e Anna si conoscono nella scuola dove entrambe insegnano e le vite che le hanno condotte a questo incontro si intrecciano con la trama pubblica della Toscana tra gli anni Cinquanta e Ottanta. Teresa e Anna sono le autrici di questo libro, ma potrebbero essere chiunque, in qualsiasi tempo e luogo, coi propri sogni, le stesse paure, le stesse difficoltà, la stessa ricerca di una serenità. È la loro normalità a renderle speciali”.

Come ogni anno l’Amministrazione Comunale ha posto in essere un calendario di iniziative dedicate ad un tema, purtroppo, quanto mai attuale come quello della violenza sulle donne. Le pagine dei quotidiani e le immagini dei notiziari ci consegnano, difatti, ogni giorno un bollettino di violenze, morti e soprusi di cui le donne sono vittime. Dobbiamo pertanto impegnarci tutti nel sensibilizzare il più possibile al fine di prevenire una tale piaga dei nostri giorni” – dichiarano il Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni e l’Assessore con delega per le Pari Opportunità Sonia Tognazzi.

A Ortignano Raggiolo un evento in collaborazione con lo Sportello Pronto Donna, per dare voce alle vittime di violenze.

Sabato 25 Novembre in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’amministrazione comunale di Ortignano Raggiolo si ritroverà alle ore 18 vicino alla panchina rossa in piazza San Pietro in Frassino, vicino alla chiesa, per depositare una rosa rossa in memoria di tutte le donne che sono state uccise per femminicidio.

Successivamente nella sala polifunzionale, sopra la scuola elementare di San Piero, sono previsti degli interventi del personale dell’associazione Pronto Donna di Arezzo che si occupa di aiutare e accogliere le donne che hanno subito violenza. Ci saranno anche testimonianze del personale del 118 che accoglie le vittime di violenze che si rivolgono al Pronto Soccorso.

All’evento saranno presenti anche le forze dell’ordine e la scrittrice, giornalista Marina Martinelli che leggerà due brani da lei scritti sul tema.

“In Italia ogni tre giorni una donna è vittima di femminicidio e il 90 per cento dei casi di percosse, maltrattamenti, stupro e stalking non viene denunciato – ha dichiarato Tiziana Mucci, consigliere del comune di Ortignano Raggiolo – ma la violenza è anche quella verbale che genera discriminazione sul lavoro o in casa. La violenza sulle donne troppo spesso è invisibile, diamole voce. Rimane tanto e molto da fare su questo tema, dovremmo educare soprattutto le giovani generazioni partendo dalle scuole”.

Castel Focognano. Una panchina rossa nella frazione di Carda
 
Per celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, domenica 26 novembre alle ore 11,30, verrà posizionata una panchina rossa a Carda, in prossimità del circolo Arci, in segno di solidarietà alle vittime dei femminicidi e di impegno civile per dire basta alla violenza di genere che travolge intere famiglie unite dallo stesso tragico destino: mamme, sorelle, figlie, fidanzate, mogli, donne giovani e meno giovani.
 
L’Amministrazione di Castel Focognano, convinta dell’importanza di avere, nella propria comunità, un simbolo forte per dire no alla violenza sulle donne, aveva già collocato una panchina rossa nelle altre frazioni del comune: nei giardini Martiri delle Foibe nel borgo storico di Rassina, nella piazza di Pieve a Socana, all’ingresso di Salutio e di Castel Focognano.
Quest’anno ha voluto posizionarne una anche nella frazione di Carda per ribadire forte un NO deciso ad ogni forma di prevaricazione, di violenza fisica, sessuale e psicologica, di aggressione, minacce, maltrattamenti e stalking contro le donne.
 
“È necessario proteggere le nostre figlie ed educare i nostri figli educarli al rispetto, in famiglia, nelle scuole, sempre…. diffondere attraverso l’informazione e la prevenzione, la cultura del rispetto e della consapevolezza perché l’amore, come è scritto in questa panchina rossa, NON ALZA LE MANI, MA TI PRENDE PER MANO l’amore non è possesso. Tutto questo deve arrivare ai nostri ragazzi che saranno gli uomini di domani. Ringraziamo coloro che vorranno partecipare per testimoniare con la loro presenza l’interesse e la sensibilità verso un tema di così grande e tragica rilevanza sociale…Che le donne che subiscono violenza possano uscire dal silenzio, denunciare con la forza che da sempre le contraddistingue e con l’aiuto di tutta la comunità, per questo vogliamo ricordare il numero 1522 che è del centro antiviolenza attivo 24h su 24.” questo il commento del sindaco Lorenzo Ricci e dell’Assessore alle pari opportunità Katia Agostini.

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