Cinquant’anni dalla “Luna”: al Planetario di Stia “Inizia l’avventura, dal Somnium allo Sputnik”

Un’aspirazione realizzata in pochissimo tempo se si pensa che il primo volo di un marchingegno meccanico chiamato aeroplano era avvenuto soltanto 66 anni prima,  nella spiaggia di Kitty Hawk, Stati Uniti, ad opera dei fratelli Wright.
In questi pochi anni si è passati dagli aerei a propulsione umana (a pedali) ai jet, nella pazza logica che vede in tempo di guerra una accelerazione nei più disparati settori tecnologici. E in sessantasei anni, di guerre, “mondiali”, ne abbiamo avute ben due.
Sulla luna, sino a quel giorno, l’umanità vi era giunta solo e soltanto con la fervida immaginazione di alcune persone illuminate: da Ludovico Ariosto – secondo il quale il nostro satellite era il posto in cui finivano tutte le cose gettate via sulla terra, compreso il senno perduto da Orlando, “furioso” perché tradito da Angelica – a Giulio Verne.
Fino a circa la metà dell’Ottocento la luna fu usata soprattutto come espediente per parlare “d’altro”: come posto più lontano di tutti. Con l’avvicinarsi del Novecento, nei circa cento anni precedenti all’allunaggio, le storie iniziarono a farsi pian piano sempre più scientificamente plausibili e riguardarono nuove forme di racconto, come quello cinematografico.
Il Planetario del parco nazionale delle Foreste Casentinesi intende celebrare i 50 anni della missione Apollo 11. Attraverso una serie di conferenze dedicate sarà ripercorsa la corsa allo spazio e alla conquista della Luna: dalle origini del volo al primo satellite artificiale, lo Sputnik (sabato 22 giugno); dai primi progetti spaziali sovietici e americani con equipaggio umano (domenica 7 luglio) al programma Apollo, con il grande balzo verso la Luna (sabato 13 luglio) per giungere, infine, alla Notte della luna (sabato 20 luglio).
Una appendice, riguardante i risultati scientifici nella conoscenza del nostro satellite naturale ottenuti grazie alle missioni Apollo, avrà luogo sabato 5 ottobre.
Gli incontri, con inizio alle 21, saranno accompagnati da filmati d’epoca, musiche, curiosità e altre sorprese.
Al termine della conferenza ci saranno una visita guidata alla struttura e l’osservazione del cielo con esperti astrofili, sia ad occhio nudo che con i telescopi messi a disposizione dal Planetario del Parco.
Il costo per la partecipazione all’evento è di cinque euro, gratuito per i bambini sotto i 7 anni. Per informazioni e prenotazioni si può contattare la cooperativa Oros (0575.557247, 335.6244537, info@orostoscana.it) oppure l’ufficio promozione del Parco nazionale (0575.503029, promozione@parcoforestecasentinesi.it).

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