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domenica | 22-06-2025

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Alzheimer, parola composta da lettere dure

Una pièce teatrale per ricordare le oltre 10 mila famiglie coinvolte.  Venerdì 23 maggio ore 21.00 – Teatro Mario Spina. L’Alzheimer raccontato da chi lo ha affrontato nella vita reale. Questo venerdì allo Spina di Castiglion Fiorentino, di scena la compagnia teatrale dei ragazzi del progetto “Viva” e “Dopo di Noi” per raccontare la vita delle oltre 10 mila famiglia aretine che affrontano la malattia. “Alzheimer: parola composta da lettere dure” per la regia di Antonella Ganino e la partecipazione di Elisabetta Farsetti della Associazione culturale Danza Ads di Camucia.

Si tratta di una performance teatrale frutto di un percorso laboratoriale che esplora il profondo e delicato tema dell’Alzheimer in modo sincero e che vuole offrire al pubblico un’esperienza emotiva toccante. Un viaggio commovente presentato attraverso il teatro e la danza. Ricordi che sfumano o come colori che sbiadiscono lentamente nel tempo le sofferenze che questa malattia composta da “lettere dure” porta a vivere. La narrazione non è incentrata sul racconto della malattia ma su chi l’ha affrontata.

Raccontano i protagonisti, i ragazzi del progetto VIVA: “la nostra performance è il frutto di un percorso laboratoriale che esplora il profondo e delicato tema dell’alzheimer in modo empratico e sincero e che vuol offrire al pubblico un’esperienza emotiva toccante, un viaggio commovente presentato attraverso il teatro e la danza. Sono storie d’amore e consapevolezza che puntano all’obiettivo ambizioso di creare bellezza anche nell’affrontare un tema così drammatico e difficile”.

“Attraverso il laboratorio teatrale introduciamo tutte quelle consapevolezze individuali, per dare la possibilità ad ogni ragazzo e ragazza di potersi esprimere liberamente su quelle che sono le proprie emotività ed il proprio pensiero e i propri ricordi, senza avere paura” dichiara Stefania Battaglini,  responsabile del progetto “Viva” e “Dopo di noi”.

Lo spettacolo sarà preceduto da un confronto che vedrà la partecipazione di Stefania Franceschini, assessora del Comune di Castiglion Fiorentino; Mario Felici, Direttore sanitario Koinè; Eleonora Sondrelli. Rotary Club Cortona Valdichiana; Maria Giovanna Fabianelli, Unitre Castiglion Fiorentino; Giuletta Tavanti, Fidapa Valdichiana; Luca Gori, Aima Firenze, responsabile del Centro ascolto alzheimner dei Comuni della Valdichiana aretina.

Nella provincia di Arezzo si contano oltre 7 mila casi registrati e conclamati di persone over 65 con forme di demenza, decadimento cognitivo e Alzheimer e 135 casi dai 35 ai 64 anni. Oltre a loro, altre 5.000 persone registrano segnali inequivocabili di avvio verso questa malattia.

Oltre 12.000 persone, e conseguentemente 12.000 famiglie che sono l’8% della popolazione aretina.

“Un ringraziamento doveroso a chi ha avuto la sensibilità di organizzare un evento che da un lato consente di riflettere profondamente sulla tematica e dall’altro contribuisce ad aiutare chi lavora a favore di anziani e famiglie. Portare sulle scene un tema difficile, che incute più di un timore in una società che tende ad essere estremamente longeva, può essere e forse è la chiave per comprenderlo meglio e, magari, guardarlo con meno angoscia. Ancora complimenti per il progetto. Un pensiero, infine, a tutte quelle famiglie, che vivono la malattia e che vedono i propri cari perdersi nell’oblio, che se lasciati soli e senza adeguate reti socio-assistenziali di supporto si sentono persi difronte alla voragine dell’Alzheimer” conclude l’assessore alla Sanità e Politiche Sociali, Stefania Franceschini.

L’evento del 23 maggio è organizzato da Koinè, Viva e Dopo di noi Valdichiana con il patrocinio del Comune di Castiglion Fiorentino.

 

 

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