Per sempre il nostro guerriero. A San Giovanni l’ultimo saluto a Ruben è straziante Video

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Video: dalla pagina Facebook ASD Sangiovannese 1927
Un giorno triste, tristissimo. Si sono svolti, questo pomeriggio, alla Chiesa della Gruccia, la Croce dei Papi, i funerali di Ruben Bindi, il sedicenne deceduto nel pomeriggio di martedì per i postumi di un grave incidente stradale del dicembre del 2019 dal quale non si era mai ripreso. Prima della cerimonia, centinaia di persone lo hanno voluto salutare per l’ultima volta, con la camera ardente che è stata allestita questa mattina all’interno del Virgilio Fedini, lo stadio comunale di San Giovanni Valdarno che Ruben conosceva molto bene perché prima della sua breve avventura nell’Atletico Leona Levane aveva vestito, per alcuni anni, proprio la casacca azzurra della Sangiovannese. E sulla bara bianca c’erano proprio le maglie della società azzurra, dell’Atletico Leona e quella della Fiorentina, le sue squadre del cuore, oltre a tantissimo affetto che decine e decine di giovani gli hanno riversato, non solo oggi, ma in tutto questo calvario durato un anno e mezzo. È stato addirittura improvvisato una sorta di “flash mob” assieme a una partita tra gli amici più cari dello sfortunato sedicenne. Erano presenti, oltre che l’intero staff dirigenziale e della prima squadra della Sangiovannese, il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, Lorenzo Pierazzi, dirigente dell’Istituto scolastico che frequentava Ruben, oltre al collega Leonardo De Nicola e al dirigente azzurro Omar Targi, con questi due che hanno lasciato un toccante ricordo, seguito, poco dopo, da quello del fratello maggiore Morgan. Con la voce rotta dalla commozione, Maurizio Minghi, presidente Marzocco Sangiovannese, ha espresso il pensiero dei tanti amici, parenti e calciatori presenti: “Sono cose più grandi di noi, una tristezza infinita. Noi siamo una comunità con un cuore grandissimo, ma siamo una piccola comunità. E tutti sono un pezzetto della nostra vita. E Ruben era un pezzo di noi. E lo rimarrà sempre. Il nostro guerriero“. Attorno alle 14:30 la salma, come detto, ha raggiunto la chiesa sita in località La Gruccia, dove si è svolto il rito funebre celebrato dal Vescovo di Fiesole Mario Meini. Un altro piccolo angelo è salito dunque in cielo, sono queste in assoluto le pagine più tristi che non vorremmo mai scrivere.