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domenica | 13-07-2025

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Montevarchi, furti in due esercizi commerciali: tre denunciati, due sono minorenni

Le “gazzelle” della Compagnia di San Giovanni Valdarno erano intervenute pochi giorni fa, presso un noto negozio del popoloso centro valdarnese. In questo caso, era intervenuta la gazzella del Nucleo Radiomobile, a cui la Centrale Operativa aveva girato una segnalazione proveniente dal personale dipendente del negozio, che riferiva della presenza di due soggetti che si aggiravano con fare sospetto tra gli scaffali. Una volta giunti sul posto, i Carabinieri appuravano che le due ragazze – ancora minorenni – avevano tentato di impossessarsi di svariate confezioni di cosmetici, dopo aver rimosso i relativi dispositivi antitaccheggio. L’ascolto dei testimoni e la disamina delle telecamere di videosorveglianza consentiva ai Carabinieri di accertare che le ragazze avevano cercato di occultare la refurtiva all’interno dello zainetto di una delle due. Non appena identificate e bloccate le autrici del furto (aggravato da violenza sulle cose, essendo stati asportati i dispositivi antitaccheggio), i Carabinieri hanno condotto le due giovani presso la caserma della Compagnia di San Giovanni Valdarno, per gli accertamenti di rito, al termine dei quali hanno proceduto a deferirle in stato di libertà alla Procura della Repubblica dei Minorenni per tentato furto aggravato in concorso.

Sempre Montevarchi è stato il teatro dell’altro caso risolto negli ultimi giorni da parte, stavolta, dei Carabinieri del Comando Stazione di quel centro. Stavolta, ad essere presa di mira dai ladri era stata la locale Casa del popolo, di via Burzagli. In particolare, in base a quanto denunciato dai responsabili, pochi giorni fa, in pieno giorno, ignoti, tra le ore 10:30 e le ore 11:00 circa del mattino, eludendo la sorveglianza del barista, si erano introdotti all’interno di un locale privato dell’esercizio, da cui asportavano la somma contante di Euro 600, custodita sostanzialmente a titolo di fondo cassa. Anche in questo caso si è rivelata decisiva la prontezza dell’intervento e l’accuratezza del sopralluogo, che ha consentito di sviluppare le indagini, incentrate sulla disamina del circuito di videosorveglianza interna e sul pedinamento elettronico del sospetto tramite rete di videosorveglianza urbana. Il sospetto è stato infine identificato in un 30enne di origini straniere, gravato da svariati precedenti di polizia. L’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per furto aggravato.