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giovedì | 10-07-2025

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Cane in un appartamento da un anno, per il proprietario c’è il penale

Un ispettore e due agenti, arrivati nei pressi dell’abitazione, hanno constatato che dietro il portone d’ingresso, da cui non filtrava luce, un cane abbaiava costantemente. Dalle informazioni raccolte e a seguito di alcune indagini, gli operatori sono riusciti ad appurare che il proprietario dell’animale lo nutriva periodicamente per poi essere irreperibile. Il fascicolo è arrivato in procura e il magistrato ha autorizzato il sequestro del cane a seguito di maltrattamento. È stato dopo questo provvedimento che il nucleo della Polizia Municipale è intervenuto, insieme agli operatori dell’Enpa e al veterinario della Asl, grazie all’apertura, da parte dai legittimi proprietari dell’appartamento, dato antecedentemente in locazione alla famiglia del cane, un rottweiler di sesso femminile. All’interno, oltre all’assenza di luce e ad un odore viziato e sgradevole, sono state trovate feci, sporcizia e cumuli di peli, conseguenza dell’isolamento. Il veterinario ha attestato immediatamente l’enorme stress subito e la mancanza di idonee condizioni di salubrità per il benessere psicofisico del cane. Le stesse unghie si erano eccessivamente allungate a causa della limitata mobilità. Attualmente, l’animale sotto sequestro, sta ricevendo le cure adeguate. Il nucleo benessere animale, creato dal comandante della polizia municipale Aldo Poponcini su sollecito dell’assessore Giovanna Carlettini, opera da circa sei mesi e ha già all’attivo oltre cento interventi relativi alla tutela degli animali. A seguito dei quali sono state elevare sanzioni amministrative. Questo è il primo caso dove si configurano reati penali: al maltrattamento, si aggiunge il disturbo alla quiete pubblica.

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