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martedì | 18-11-2025

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Attualità

“Nessuno pensi di lasciare gli anziani chiusi in casa”, il monito dei sindacati

“E’ un’ipotesi discriminatoria che penalizza, ancora una volta, la fascia più debole della popolazione. Lo Spi lo ha ricordato infinite volte:  gli anziani non sono semplici numeri ma uomini e donne in carne ed ossa con esigenze fisiche, psicologiche e sociali come tutti. Il governo non può pensare di procedere in questa direzione senza peraltro confrontarsi con sindacati e associazioni del volontariato che rappresentano milioni di anziani”.

Se questa ipotesi prendesse campo, gli anziani verrebbero sottoposti ad un doppio stress, come ha ricordato il Coordinamento donne dello Spi: da una parte rimanere chiusi in casa e dall’altra tentare di provvedere comunque alle esigenze delle famiglie dei figli che hanno bambini e non a scuola.

“E non voglio soffermarmi – sottolinea Gambineri – sul dramma degli anziani nelle Rsa: questo Paese dovrà decidersi ad affrontare seriamente il tema di una popolazione che invecchia senza aver alcun rispetto per gli anziani”.

Lo Spi conferma le sue richieste: servono protezioni, tamponi e test sierologici in modo diffuso. Sono indispensabili giudizio, attenzione al tessuto sociale e comprensione della complessità della nostra società. Bisogna mettere in sicurezza il paese per permettere a tutti indiscriminatamente dalla propria età di riprendere progressivamente la propria vita.