Jovaccinato, non poteva cantare "penso positivo". Tavoli in Guido Monaco e degrado aretino

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Hanno fatto discutere e hanno fatto anche parecchia rabbia, le foto dello scorso fine settimana, in cui si vedevano il Prato di Arezzo e numerose strade e piazze del Centro Storico e della movida con cartacce, bottiglie, bicchieri lasciati ovunque, accompagnati da risse e con bisogni fisiologici "espletati" nei muri delle case, dando un'immagine poco edificante della nostra città.
A chi dava la colpa all'età dei colpevoli, o alla loro nazionalità, o ai bar che li rifornivano, va detto che la maleducazione non ha età, non ha cittadinanza e non si compra in giro. Per meglio avere sotto controllo la situazione, si sta pensando a delle guardie giurate che, seppur non armate e a distanza, possano intervenire per sedare eventuali risse e avvisare le forze dell'ordine. Le guardie giurate comunque fanno giustamente sapere che in caso dei bisogni fisiologici fatti in giro, non sono autorizzate a venirvi ad aiutare a scrollare il picciolo, ma semmai vi scrollano con un calcio sul culo. L'appello è comunque sempre quello di incrementare i bagni pubblici in città; la gente non può camminare per mezz'ora trattenendo bisogni, con vesciche e intestini gonfi come gavettoni.
Per riavvicinare turisti esteri alla nostra città, si sta pensando a delle App telefoniche che possano dare al turista informazioni e traduzioni istantanee su frasi di uso comune ad Arezzo è dintorni. Questa App permetterà quindi, anche ad un turista che non conosce l'italiano, la possibilità di esprimere in inglese (lingua internazionale) alcune espressioni di uso comune e utilità ad Arezzo. Ecco alcune frasi inglesi (e traduzione) estrapolate da questa App:
"YOU ARE LAPPING LIKE THE UNRIPE KHAKIS" (alappi come i cachi acerbi)"; "HOW SLEEPY!" (che bafagna!); "DO YOU KNOW THE LIZARD?" (conosci il lucertola?); "BUT WHAT ARE WE TALKING ABOUT?!" (ma de che se ragiona?!); "IF IT'S NOT SOUP, IT'S WET BREAD" (se 'unn'è zuppa è pan mollo); "YOU ARE UGLIER THAN MR. FEI, THAT HE MADE A HERD OF BEARS ESCAPE; THE SMALLEST DIED" (sei più brutto del Fei, che fece scappare un branco d'orsi; el più piccino morì); "BUT WHAT DO YOU WANT? THE COCK AND THE MONEY?" (ma che voi? Il cazzo e i guadrini?)"; "COME BACK TOMORROW" (arpassa domani; "BUT YOU GET OUT OF THE BALLS" (ma te cavi dai coglioni); ecc.
Celebrazioni per la Festa della Repubblica anche ad Arezzo, cui però si è fatta di nuovo notare l'assenza del Sindaco, stavolta in Austria per un concerto di in suo amico baritono in Carinzia. Visto che l'opera era il Barbiere di Siviglia, speriamo che abbia approfittato anche per darsi una aggiustatina ai capelli... Il nostro Sindaco è un appassionato di opera lirica e adora sentire cantare, a meno che a cantare non sia lo Staderini che a cantare invece continua, non a teatro ma davanti ai giudici.
Sempre il 2 giugno il Presidente della Regione Eu/Genio Giani aveva dichiarato che secondo i suoi calcoli la Toscana sarebbe stata in zona bianca. Non sappiamo quali siano i calcoli a cui Giani faceva riferimento, ma lui fortunatamente sta bene e quindi non erano ne calcoli ai reni o al fegato. Perché in quel caso, in bianco ,non ci va tenuta la Toscana, ma semmai il riso, e la pastasciutta.
Per il resto il 2 giugno degli aretini è scorso normalmente, con le prime gite al mare, nonostante per molti non si potesse fare il ponte, a meno che non avesse appuntamento dal dentista!
È andato a vuoto il bando per la dislocazione dei tavolini da bar da sistemare in Piazza Guido Monaco. Non si è presentato nessuno, tranne i piccioni e gli storni, che tanto con quello che hanno da fare loro, i tavolini non servono. Peccato, perché sarebbe stata una buona idea per migliorare la vivibilità di quella piazza, intorno al monumento di chi per primo usò le note musicali, a cui invece ora non rimangono che le note di biasimo a chi a quella piazza rifiuta di ridare un po' di decoro. Sempre a proposito di tavolini va segnalata la polemica di alcuni passanti che avevano notato sui scalini del Sagrato del Duomo la presenza di alcuni tavoli di un locale della zona. Il tutto è subito rientrato anche se sembra che il locale in questione avesse il permesso della Curia, dopo un accordo sull'uso in comune dell'affettatrice.
Simpatico e promozionale gesto del cantante nostrano Jovanotti, che si è immortalato mentre riceveva il vaccino, cambiando il testo della sua canzone da "Sono un ragazzo fortunato" a "Sono un ragazzo vaccinato". Ovviamente non gli è stato permesso di cantare "io penso positivo" perché col Covid ad essere positivi è pericoloso anche col pensiero. Poi pare che Jovanotti al momento di dover scegliere su che braccio fare il vaccino, abbia detto "lo potrei fare nell'ombelico del mondo?"
Per non essere da meno, anche Pupo pare che quando si è vaccinato abbia cantato "Gelato al cioccolato, anch'io so' vaccinato", mentre non potrà cantare "Su di noi nemmeno una nuvola" alla Fiera Antiquaria, dove anche stavolta per domenica è prevista pioggia. Altri vip aretini potrebbero promuovere il vaccino anti/Covid. L'Araldo della Giostra Francesco Sebastiano Chiericoni, al momento di vaccinarsi dirà "Non più parole, o mai! Vo vaccinarmi!", mentre Andrea Scanzi quando fu vaccinato poteva mettersi un casco da F1 dicendo: "io per vaccinarmi ho fatto molti sorpassi". Insomma, per dirla all'aretina, vacciniamoci tutti, per sconfiggere il baco ma soprattutto per non bacarci più i coglioni!
E per finire l'oroscopo: strani movimenti astrali dicono che se vi ubriacate e poi vi picchiate e lasciate bottiglie bicchieri e sporco in giro.. sarete cornuti a prescindere, anche se non siete dell'Ariete e del Toro o del Capricorno!
Foto credits: da pagina Facebook Lorenzo Jovanotti

Tags: Festa della Repubblica Lorenzo Jovanotti app risse

Franco Gori

Franco Gori

Ho 52 anni, sono un operaio e vivo ad Arezzo. Mi è sempre piaciuto ascoltare e  leggere chi fa satira o ironia. Il notiziario è nato sul gruppo Facebook "Sei di Arezzo se" e finora non sono mancati gli spunti e la fantasia per pubblicarne uno ogni settimana. Con la speranza, nel gruppo e fuori, di non annoiare, offendere o provocare nessuno. Fa bene scherzare sui nostri difetti, secondo me ad Arezzo abbiamo sempre faticato a farlo. Ogni tanto meglio provarci, almeno!