Vecchia Tiberina 3 bis, stato di impasse. E il Sindaco di Pieve Santo Stefano scrive al Ministro

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Claudio Marcelli scrive al Ministro alle Infrastrutture Giovannini: "Inesistente Viabilità Alternativa alla S.G.C. E45 nel tratto Toscano del Comune di Pieve S. Stefano". La missiva recapitata per conoscenza ai tre presidenti di Regione Toscana, Emilia Romagna e Umbria

Il Sindaco di Pieve Santo Stefano in data 31 marzo ha scritto una raccomandata al Ministro alle Infrastrutture, Dott. Proff. Enrico Giovannini, per conoscenza ai tre presidenti di Regione Toscana, Emilia Romagna e Umbria con il seguente oggetto: Inesistente Viabilità Alternativa alla S.G.C. E45 nel tratto Toscano del Comune di Pieve S. Stefano.

La missiva fin dalle prime righe evidenzia subito il reale problema che si intende denunciare con la stessa.

Infatti inizia così: “Spett.le Sig. Ministro Proff. Giovannini, scrivo la presente per significarle direttamente, in qualità di Ministro, la preoccupazione della comunità che mi onoro di rappresentare, Pieve S. Stefano, a proposito del perdurare della situazione di stallo dei lavori di ripristino della vecchia viabilità, Ex Tiberina 3Bis, alternativa alla E45.”           

Poi nel corpo della stessa viene ripercorso a grandi linee la storia della vecchia Tiberina 3Bis, del come mai fu lasciata a “Mulattiera”, di come fin dall’inizio di questa vicenda le Amministrazioni comunali, che si sono succedute, hanno cercato periodicamente di riportare l’attenzione sullo stato della vecchia arteria, senza successo..

Il Sindaco è passato poi ad illustrare la storia che vedeva in essere una convenzione, fra Comune ed ANAS, per intervenire con fondi del Ministero fin dal 2017 dal finanziamento di oltre 1,6 miliardi di euro per la E45, due anni prima della vicenda “Puleto”, per tentare un primo ripristino e di come tale Convenzione fu totalmente disattesa da ANAS.

Poi nella missiva si arriva al Gennaio 2019: “Come ha raccontato la cronaca, nel gennaio del 2019, la Procura di Arezzo ordina la chiusura della E45 nel tratto corrispondente al Viadotto “Puleto” nel nostro Comune. Tale iniziativa provocò l’interruzione del collegamento fra la Toscana e l’Emilia Romagna, con riflessi Economico/Sociali che non sono a oggi pienamente misurabile.”

Infine viene riproposto quanto è successo dal 16 Gennaio 2019, le promesse di intervento, la nuova convenzione, approvata in tempi record dal Comune per essere consegnata ad ANAS, il lungo iter progettuale tutto seguito dal Comune di Pieve santo Stefano: “all’articolo N°3 “gli impegni delle parti”, attribuendo al Comune il “Conseguimento di tutte le autorizzazioni necessarie”, impegno al quale il Comune ha aderito e onorato con due distinte autorizzazioni, la prima in data 25/07/2020, dopo un’estenuante presentazione di documentazione integrativa ai vari Enti richiamati, la seconda in data 19/01/2021 (due anni dopo il sequestro!) necessaria, a detta di ANAS, perché la prima non completa.”

Per aiutare il Ministro nell’orientarsi in questa vicenda il Sindaco ha allegato due fascicoli contenenti varia documentazione che conferma quanto scritto, il N°1 riguardante il periodo ante 2019, il N°2 riguardante il post 2019.

La lettera al ministro si conclude cosi: “Sig. Ministro Giovannini, è evidente che rimane per me difficile, in una lettera, rappresentare le personali difficoltà nel comprendere del “come mai” a oggi nulla è stato intrapreso da ANAS”, poi ancora con un appello,  “Come Sindaco di questa piccola comunità, che si trova a dover dirimere situazioni di cosi vitale importanza Economico/Sociale, non mi rimane che denunciare il perdurare di una gravissima situazione di stallo, le chiedo la possibilità di essere ricevuto per meglio descrivere il non scritto e per capire se c’è o no, al Ministero che lei rappresento, la consapevolezza di una situazione della cui gravità pare rendersene conto solo gli Enti Locali.”

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