Giornata per la salute e la sicurezza sul lavoro: Arezzo maglia nera in Toscana, seguono Siena e Grosseto

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Arezzo occupa la 27^ posizione in Italia, ma è prima tra le province toscane. Viggiano, Asl: "Ribadire l’importanza della prevenzione e di un’adeguata e completa informazione sui rischi possibili". Ar24 pubblica la mappa delle province italiane

Domenica 28 aprile, è la Giornata per la salute e la sicurezza sul lavoro, istituita nel 2003 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO/BIT). La manifestazione, di respiro mondiale, ha lo scopo di focalizzare l’attenzione sull’adozione di misure di sicurezza a tutela dei lavoratori e sull’importanza della prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro e delle malattie professionali.

Nel 2018 in Italia circa 641mila lavoratori hanno subito un incidente sul lavoro: l’84,6% di questi sono avvenuti durante l’attività lavorativa, mentre il 15,4% durante il tragitto casa-lavoro.

L’aumento più significativo è quello che riguarda gli incidenti con esito mortale (+10,1% nel 2018), soprattutto quando si utilizzano mezzi di trasporto per lavorare. Guardando alle province italiane, nel biennio 2017-2018 il maggior numero di infortuni mortali si registra nella provincia di Crotone (6,3 ogni mille). Nel solo 2018, invece, è la provincia di Gorizia che fa registrare il più alto tasso di malattie professionali tumorali (22,5%). La maglia nera, però, per il numero assoluto di malattie cancerogene imputabili al lavoro spetta a Taranto. È quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro che, in occasione della Giornata mondiale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro del 28 aprile, ha analizzato gli open data Inail disegnando una mappa di province e settori produttivi in cui si è verificato il maggior numero di episodi.

In Toscana sono 41.092 gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2018, cioè uno 0,9% in meno rispetto al 2017, ma ben 58 sono stati mortali con un incremento del 16,0% rispetto all'anno prima e con una incidenza media di 1,4 infortuni mortali sul lavoro ogni mille infortuni denunciati.

Anche l’Asl Toscana sud est rappresenta uno degli attori che interviene direttamente affinché la sicurezza sul lavoro sia garantita e agisce attraverso i professionisti dell’Area Funzionale Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro (PISLL), afferente al Dipartimento di Prevenzione, diretto dal dottor Maurizio Spagnesi. 

Il PISLL svolge azioni preventive di controllo e vigilanza direttamente dove si svolgono le attività lavorative e offre anche assistenza alle imprese e ai lavoratori (dipendenti e autonomi), organizzando eventi informativi, formativi e di aggiornamento, interfacciandosi con associazioni di categoria, ordini e collegi professionali, rappresentanti dei lavoratori e comitati paritetici. Oltre agli infortuni sul lavoro, i professionisti del PISLL si occupano anche di malattie professionali, cioè patologie causate da un danno prolungato nel tempo durante lo svolgimento della propria mansione. In particolare, svolgono attività di emersione di tali malattie attraverso progetti di ricerca attiva che raccolgono informazioni relative a diversi aspetti dell’attività professionale sulle quali tratteggiano la tipologia di lavoratori maggiormente sottoposti a questo rischio; è il caso di chi rimuove l’amianto nel settore edile o di chi si espone per molto tempo ai raggi solari e ai fitofarmaci, nel campo dell’agricoltura.

“Sarà l’occasione per ribadire l’importanza della prevenzione e di un’adeguata e completa informazione sui rischi possibili. Più si parla di sicurezza e meno si parla di infortuni, per questo è fondamentale diffondere e promuovere una cultura della sicurezza e della salute sul lavoro – commenta l'ingegnere Domenico Viggiano, direttore Area Funzionale PISLL Asl Toscana sud est - Anche se a livello regionale abbiamo assistito a una lieve diminuzione degli infortuni sul lavoro nel 2018 rispetto al 2017, la formazione in materia di sicurezza gioca sicuramente un ruolo determinante. Per esempio nel miglioramento della percezione del rischio, si è visto che lavoratori che ricevono adeguata formazione percepiscono più correttamente la pericolosità di alcuni rischi rispetto a quelli che non hanno frequentato corsi”. 

Dati INAIL riferiscono che in Toscana nel 2017 ammontavano a 49.083 le denunce di infortunio sul lavoro, mentre nel 2018 sono state 48.955 (-0,26 %). Nella provincia di Arezzo, le denunce di infortunio sono passate da 4761 a 4815 (+1,13%). Per le denunce da malattia professionale invece si registra una diminuzione, passando da 698 del 2017 a 652 del 2018 (-6,59%),

“L’attività formativa che svolgiamo è dedicata in parte anche agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori, in particolare istituti tecnici. Nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro prevista durante gli anni scolastici delle superiori, organizziamo degli incontri con gli studenti per presentare in linea generale le nozioni base legate alla sicurezza nell’ambiente lavorativo, con lo scopo di favorire un primo approccio alla cultura della prevenzione, sfruttando anche il vantaggio che alcuni concetti vengono assimilati più facilmente se appresi da giovani, diventando poi da grandi un abitudine acquisita” conclude Viggiano.

Il PISLL collabora anche con le Centrali 118: in caso di incidente sul lavoro, gli operatori del 118 allertano i tecnici delle prevenzione che si recano sul posto per capire la dinamica dell’evento, controllare la regolarità delle misure di sicurezza e accertare eventuali responsabilità. 

Allarme condiviso anche dalle Acli toscane, il cui presidente Giacomo Martelli dichiara:

“C'è poca attenzione ai morti sul lavoro eppure si tratta di una strage continua, quotidiana e in aumento, pensiamo solo che in Italia ogni giorno ci sono almeno tre morti sul lavoro, sabati e domeniche comprese. Nel 2018 siamo arrivati a 1133, 104 in più del 2017, cioè oltre il 10% in più. Eppure, a parte qualche nobile eccezione, nessun politico pone al centro della propria azione questa emergenza. Anche in Toscana la situazione sta peggiorando – aggiunge Martelli citando i dati dell'Osservatorio statistico dei Consulenti del Lavoro - Perché se da una parte calano le denunce di infortuni, dall'altra aumentano i morti sul lavoro e con un tasso di crescita superiore alla media nazionale”. Abbiamo messo in fila le situazioni delle diverse realtà toscane. E' una classifica orribile in cui ai primi posti dobbiamo mettere le province di Arezzo, Siena e Grosseto, ma in cui nessuna realtà toscana può dire di essere immune da questa strage terribile quanto silenziata” conclude Martelli. 

I dati dell'Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro

Infortuni in occasione di lavoro con esito mortale ogni mille incidenti denunciati. Anni 2017 – 2018 

Posizione nazionale /posizione toscana / provincia / % incidenti mortali

27/1/Arezzo/2,22

39/2/ Siena /1,80

45/3/Grosseto/1,71

58/4/Pisa/1,41

59/5/Prato/1,35

60/6/Livorno 1,33

65/7/Massa-Carrara 1,16

78/8/Pistoia 1,04

85/9/Firenze 0,95

99/10/Lucca/0,72

Totale Toscana :

41.092 infortuni sul lavoro denunciati nel 2018 - 0,9% su 2017,

58 mortali + 16,0% su 2017

1,4 infortuni mortali sul lavoro ogni mille infortuni denunciati

Photo Credits: Siamo a New York ed è il 29 Settembre del 1932. L’ RCA Building del Rockefeller Center sta per essere completato ed i lavori sono ormai arrivati al 69° piano.  Un fotografo di 27 anni ha raggiunto il cantiere all’ultimo piano e sta fotografando gli operai ad un’altezza di 260 metri: si chiama Charles Clyde Ebbets.

Tags: Lavoro Infortuni

Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione