Fondazioni: anche la Cisl invita Tanti ad un ampio confronto con la città

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Anche la Cisl di Arezzo interviene con il proprio punto di vista sulla proposta della vicesindaco Tanti, che ieri si era espressa favorevolmente rispetto ad un confronto, di costituire una o più fondazioni che seguano il settore sociale e i servizi educativi.

Dalla segretaria provinciale Silvia Russo invita ad un ulteriore sforzo per un confronto sereno e proficuo con tutte le componenti, pubbliche e private, che si occupano di questi temi, innanzitutto, per comprendere le finalità del progetto e la modalità con cui si intende costruirlo.

“Giova ricordare, prosegue la Russo, che le fondazioni non possono essere il mezzo per esternalizzare servizi essenziali e fondamentali costituenti attività “cuore” e connotante dell’Ente pubblico tanto più in un territorio dove si è scelto di non praticare nemmeno le forme consociate più strette e previste dalle leggi regionali (Società della Salute) per la gestione del socio-sanitario con la Asl e si è invertita la tendenza, esistente già con le precedenti giunte, nel settore educativo assumendo personale qualificato senza ulteriormente delegare al privato.

Non esiste per quanto ci riguarda - continua Silvia Russo - alcun pregiudizio su fondazioni o enti strumentali che possano, in qualche modo, favorire la partecipazione di soggetti privati che potrebbero investire risorse in settori che hanno dimostrato negli ultimi anni, e durante questa pandemia in particolare, una grande necessità di ri-progettazione e ri-qualificazione per essere più vicini alle esigenze della comunità e ai crescenti bisogni dei cittadini.

Certamente, non potrà che trattarsi di un progetto trasparente gestito, controllato e programmato dall’Ente comunale con la guida politica attenta e precisa della Giunta e del Consiglio Comunale tutto, opposizione compresa.

Ricordiamo che queste tipologie di Ente sono soggette, soprattutto se  utilizzano soldi pubblici, a tutte le normative e ai controlli stringenti che caratterizzano un’amministrazione pubblica ma, soprattutto, ad una attenzione rafforzata, diremmo “ispettiva”, di tutti i corpi intermedi che rappresentano i cittadini con il sindacato confederale in prima fila: non potremo permettere alcuna sottrazione di servizi a favore di interessi privati, non accetteremo ridimensionamenti o passaggi di gestione con affidamenti a gruppi di interesse ristretti o pre-scelti; la dimensione pubblica dei bandi e degli affidamenti dovrà essere garantita a chiunque abbia i requisiti di legge.

Nel ribadire, quindi, l’invito ad un coraggioso e trasparente dibattito pubblico, anche dinamico e vivace, la Cisl chiede, quando le idee saranno più chiare e il progetto maggiormente delineato, conclude Russo, che si possa affrontare un nuovo momento di interlocuzione con tutte le forze in gioco per superare preclusioni, dubbi e fraintendimenti in settori di indubbia e stringente necessità sui quali nessuno può e deve speculare: bambini e famiglie, anziani fragili e soli, hanno diritto a quanto di meglio possiamo costruire utilizzando ogni risorsa e ogni nuova prospettiva, ma con la connotazione fondamentale che tutto sia gestito e programmato sotto un rigoroso controllo e guida pubblica”.

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