Bekaert, il Ministero si impegna ad approvare il decreto per la cassa integrazione ai dipendenti

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A Roma un passo in avanti c'è stato, ma il testo promesso dal governo, quello che permetterebbe di reintrodurre la cassa integrazione per cessazione, ancora manca. Riconvocate le parti entro il 3 ottobre. In 180, arrivati con 3 autobus, hanno manifestato di fronte al Ministero

È stata una riunione interlocutoria a Roma al Ministero dello sviluppo economico sulla Bekaert di Figline e Incisa Valdarno, dove da luglio tutti e 318 i lavoratori dello stabilimento che produce filo d'acciaio per pneumatici rischiano di essere licenziati dopo che la multinazionale belga, proprietaria dalla fabbrica e lì solo da un paio di anni (ma lo stabilimento ha una storia lunga sessanta anni), ha deciso improvvisamente di chiudere e delocalizzare le produzioni.

L'incontro si è svolto alla presenza del vicecapo di gabinetto Giorgio Sorial, del sindaco di Figline Valdarno - Incisa Giulia Mugnai, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, del consigliere del presidente per i problemi relativi al lavoro, Gianfranco Simoncini, oltre ai sindacati e l'advisor Sernet, nominato dalla multinazionale belga per attuare il piano sociale relativo dismissione dello stabilimento di Figline.

"C'è un'ipotesi di lavoro, da concretizzare ma percorribile – spiega il presidente della Toscana Enrico Rossi, che ha partecipato all'incontro ieri tra sindacati e azienda - . Aspettiamo però ancora il decreto, che chiaramente è una questione dirimente perché permetterebbe di garantire la cassa integrazione ai dipendenti. Il ministero ha ribadito l'impegno ad approvarlo velocemente, ma ancora non c'è".

Il Mise ha riconvocato le parti entro il 3 ottobre, dopo la pubblicazione del Decreto sulla cassa integrazione sulla Gazzetta Ufficiale. La multinazionale belga ha dichiarato la propria disponibilità, se l'accordo verrà siglato, a continuare l'attività fino al 31 dicembre e a lavorare per la reindustrializzazione del sito produttivo di Figline  e al "ricollocamento dei lavoratori con la partecipazione attiva, nel rispetto delle reciproche competenze, di tutti i soggetti coinvolti (Azienda e Associazioni datoriali, Istituzioni, Sindacati e Dipendenti)".

Durante l'incontro, circa 180 lavoratori della Bekaert hanno manifestato di fronte al Ministero.

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