Controlli antidoping, tutti negativi i test effettuati sui cavalli della Giostra del Saracino

. Inserito in Giostra del Saracino

Tutti negativi gli esami antidoping effettuati sui cavalli accreditati dai quartieri per la 140esima edizione della Giostra del Saracino.

Ad essere sottoposti ai test sono stati i cavalli vincitori della Prova Generale (Alex e Farfalla di Porta Santo Spirito) i cavalli vincitori della Giostra del Saracino (Pia e Carlito Brigante di Porta Crucifera), Nuvola (Porta del Foro) e Calletto (Porta Crucifera) sorteggiati dopo le sessioni di prova dei giostratori e Doc (Porta Santo Spirito) sorteggiato a conclusione della Giostra del Saracino. L’ennesima conferma dell’attenzione che i quattro quartieri pongono alla tutela del benessere del cavallo.

Il controllo antidoping è una prassi a cui vengono sottoposti i cavalli per ottemperare alla normativa e per la quale ringraziamo la Asl per la proficua collaborazione – spiega il veterinario della Giostra del Saracino Roberto Gottarelli - ma sarebbe completamente superfluo in quanto il lavoro svolto dai quattro quartieri, da questi rettori e da questi veterinari si basa sulla correttezza e sulla volontà di perseguire obbiettivi sani, per cui le regole vengono rispettate in maniera implicita. Ho assistito a tante gare, in tante città d’Italia, e devo dire che è rarissimo trovare esponenti dei quartieri che abbiano così tanto a cuore il benessere e la crescita della propria manifestazione, non a caso la città di Arezzo, ben prima delle normative ministeriali, si è data la propria regolamentazione predisponendo controlli antidoping e facendo storia in questo senso. Non è certo da ricercare qui chi bara o maltratta gli animali”.

Una cultura del benessere del cavallo che è sempre stata uno dei pilastri sui quali si fonda la Giostra del Saracino e che è dimostrata dalla condizione del parco cavalli di tutti i quartieri. “Soprattutto negli ultimi anni c’è stato un forte miglioramento della condizione ortopedica e tecnica dei cavalli – spiega Gottarelli – di tutti i cavalli anche di quelli debuttanti che realizzano ottime prestazioni risultando ben coordinati perché alle scuderie viene svolto un lavoro omogeneo e di preparazione senza eguali. Un modus operandi comune a tutti i quartieri che si basa su capacità, correttezza e solide regole deontologiche”.

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