Premio Marcantoni, intitolazione a tre uomini di cultura aretini

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Le tre Sezioni in cui si articola il Premio Marcantoni sono state intitolate ad altrettanti uomini di cultura aretini distintisi nello studio e nella ricerca storica. In particolare, il premio riservato alle tesi di dottorato è stato dedicato a Giovanni Cherubini (1936-2021), medievista di fama internazionale, per molti anni docente di storia medievale all’Università di Firenze, che, originario di Partina in Casentino, visse ed insegnò anche nelle scuole della nostra città.

Il premio per le tesi magistrali e specialistiche è stato legato alla figura del professor Alberto Fatucchi (1925-2017), ben noto in Arezzo per i suoi studi sull’età tardo-antica e l’alto medioevo e per essere stato per oltre 20 anni presidente e anima dell’Accademia Petrarca di lettere, arti e scienze. Infine, il premio per le tesi triennali è stato intitolato a Luigi Armandi (1946-2022), recentemente scomparso, autore di numerosi studi e divulgatore di fonti sulla storia aretina dell’Otto e del Novecento, sempre impegnato nella giuria del concorso. Tutti e tre erano stati nel 1997 soci fondatori della Società storica aretina.

Come è noto, il Premio è organizzato dalla Società storica, d’intesa e in collaborazione con la redazione di Arezzo del quotidiano “La Nazione”. Nei mesi scorsi è stata indetta la XI edizione, grazie alla sponsorizzazione di Atam (Azienda Territoriale Arezzo Mobilità), Fraternita dei Laici e Chimet SpA e sono già pervenute le prime domande di partecipazione.

Oltre a proporsi di onorare la memoria e conservare il ricordo di Aurelio Marcantoni (1958-2002), il Premio vuole favorire lo sviluppo della ricerca storica e la conoscenza della storia locale, dare a giovani meritevoli un riconoscimento e un incentivo a proseguire gli studi, rafforzare l'immagine e la tradizione di mecenatismo della città di Arezzo. Il premio è infatti destinato ai giovani che abbiano discusso tesi di laurea - triennali, magistrali o specialistiche - e tesi di dottorato aventi per argomento la storia della Toscana o di una sua città o territorio, in ogni suo aspetto (politico, istituzionale, sociale, economico, culturale, artistico, religioso, ecc.), in qualsiasi Università, Dipartimento o Facoltà, italiana o straniera.

Possono partecipare a questa edizione tutti i giovani nati a partire dal 1 gennaio 1988, con tesi discusse fra il 1 agosto 2020 e il 31 luglio 2024. Il premio è articolato in tre sezioni: la prima è riservata alle tesi di dottorato (Sezione A); la seconda alle tesi magistrali e specialistiche (Sezione B); la terza alle tesi triennali (Sezione C). È prevista l’aggiudicazione di un premio per ciascuna sezione, rispettivamente dell'importo di 1.200, 800 e 600 euro, al lordo delle ritenute di legge. È inoltre prevista l’assegnazione di un ulteriore premio dell’importo di 600 euro lordi, dedicato alla memoria di Massimo Benigni, giornalista de “La Nazione e socio della Società storica aretina, che la commissione giudicatrice attribuirà, a sua discrezione, ad una tesi delle tre sezioni. Saranno di conseguenza quattro i giovani universitari premiati.

Le domande di ammissione al concorso dovranno essere inviate in formato digitale alla PEC della Società storica aretina (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), entro e non oltre la mezzanotte del 30 settembre 2024. Della commissione giudicatrice faranno parte sia i promotori del concorso che i tre sponsor. La premiazione avverrà il giorno 6 gennaio 2025, nel corso di una pubblica cerimonia.

Nelle foto: 1. Giovanni Cherubini; 2. Alberto Fatucchi; 3. Luigi Armandi.

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