La peste del XIV° secolo in Europa e le conseguenze per Arezzo

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Tra il 1347 e il 1351 l'epidemia nota come Peste Nera decimò la popolazione europea, scavando un solco profondo fra il prima e il dopo.

Alberto Luongo, giovane medievista, ha ricostruito quelle che furono le conseguenze per Arezzo, da un punto di vista economico e sociale. Il suo libro, pubblicato nel 2019 dalla casa editrice dell’Università di Pisa, sarà presentato questo martedì 15 novembre, alle ore 17,30 all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, per iniziativa della Società storica e con il patrocinio del Comune di Arezzo. Protagonisti dell’evento saranno, oltre all’autore, Andrea Barlucchi e Franco Franceschi, entrambi docenti di Storia medioevale presso la sede di Arezzo dell’Università di Siena, mentre Luca Berti coordinerà l’evento.

Nonostante le numerose teorie che sono state elaborate dagli studiosi sulle sue conseguenze economiche e sociali, non sono molte le ricerche specifiche sull'argomento che abbiano come oggetto la realtà italiana. La città di Arezzo ha conservato un buon numero di registri notarili e commerciali risalenti alla seconda metà del Trecento, fonti che consentono di conoscere con un buon livello di dettaglio la vita economica dei suoi abitanti. Il volume di Luongo ricostruisce le parabole di imprenditori, artigiani e salariati aretini che si resero protagonisti di percorsi di mobilità sociale nel contesto dei profondi mutamenti legati all'improvviso crollo demografico avvenuto a metà secolo. Emerge così un quadro vivace e dinamico fatto di nuove produzioni tessili, commerci su scala italiana e mediterranea e investimenti fondiari, che costituirono alcune delle più importanti risposte della comunità all'epidemia.

Alberto Luongo si occupa prevalentemente di storia sociale, economica e istituzionale dei Comuni italiani nei secoli centrali del basso medioevo. Ha svolto attività di ricerca presso le Università di Pisa e di Siena e l’Istituto storico germanico di Roma.

“Una città dopo la peste: impresa e mobilità sociale ad Arezzo nella seconda metà del Trecento” – questo il titolo completo del libro – è aperto dalla prefazione di Giuseppe Petralia e consta di 276 pagine, con indicazione di fonti, bibliografia ed indice dei nomi di persona e di luogo. Diciannove euro il prezzo di copertina, ma nel corso della presentazione il libro sarà ceduto ad un prezzo promozionale.

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