Arezzo e la Toscana nell’Italia repubblicana (1946-1990), la presentazione in due parti

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Viene presentato all’Auditorium Ducci il volume “Arezzo e la Toscana nell’Italia repubblicana (1946-1990)”, che raccoglie gli atti del convegno promosso dalla Società storica aretina in occasione del ventennale del sodalizio (ottobre 2017). L’opera si compone di ben 42 saggi, consta di 788 pagine ed è corredato da 134 immagini a colori fuori testo, oltre che da un lungo indice dei nomi di persona.

Data la consistenza del libro, non stupisce che la presentazione, fatto inusuale, si svolga nell’arco di due giornate. Martedì 9 novembre Ivo Biagianti dell’Università di Siena e Francesco Dini dell’Università di Firenze si soffermeranno sulle prime tre parti: contesto economico e demografico, politica e partiti, amministrazione pubblica. Il martedì successivo Paola Benigni della Deputazione di storia patria per la Toscana e Marco Pietro Giovannoni dell’Istituto superiore di scienze religiose della Toscana si occuperanno delle successive tre parti: urbanistica e servizi, società e costume, istituzioni e attività culturali, mondo cattolico. In entrambi i casi l’orario d’inizio è fissato per le ore 17,30.

Il convegno alla base del libro fu organizzato dalla Società storica nell’arco di tre intense giornate di lavoro, in collaborazione con la Deputazione di storia patria per la Toscana e l’Archivio di Stato di Arezzo, il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Arezzo, mentre alla pubblicazione degli atti ha contribuito la Chimet spa.

Il libro, il trentaseiesimo promosso o pubblicato dalla Società storica nell’arco di appena venti anni, è stato curato da Luca Berti, Giovanni Galli e Giorgio Sacchetti ed ha coinvolto non soltanto storici di professione e ricercatori, ma anche i protagonisti degli eventi. Viene tracciata, per la prima volta in modo dettagliato, la storia aretina del secondo Dopoguerra (fino al 1990 ed anche oltre), attraverso la ricostruzione post-bellica (la città subì gravissimi danni durante il conflitto), il ‘boom’ economico degli anni Sessanta, preceduto e accompagnato da un vasto esodo rurale e dalla conseguente espansione edilizia, il forte sviluppo del ‘manifatturiero’ nei settori orafo e delle confezioni, con industrie di livello internazionale (UNOAERRE, Lebole), il rinnovamento sociale e dello stile di vita e infine l’inizio della cosiddetta epoca post-industriale. Alcuni saggi dedicati alla Toscana consentono di contestualizzare in ambito regionale le dinamiche locali. Nelle intenzioni dei promotori, il libro vuole aprire la strada all’approfondimento delle vicende degli ultimi decenni che, per la loro vicinanza alla contemporaneità, sono stati ancora poco frequentati dagli storici.

“Arezzo e la Toscana nell’Italia repubblicana” conclude un progetto storiografico di più ampio respiro. Convegno e libro sono stati infatti preceduti da analoghe iniziative dedicate agli ultimi Medici e alla Reggenza (1670-1765), al periodo lorenese (1765-1859) e all’epoca post-unitaria (1861-1946), oltre che dai due volumi “Protagonisti del Novecento aretino”. Trenta euro il prezzo di copertina, ma nelle giornate della presentazione il libro sarà ceduto ad un prezzo promozionale.

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