“Divina”, l’avatar che traduce i volti in terzine

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Per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Nelle sale del percorso “I colori della Giostra” arriva “Divina”,  l’avatar che traduce i volti in terzine. Parte da Arezzo il “viaggio” dell'installazione che toccherà anche i Comuni di Pisa, Montecatini, Lucca, Massa. In città fino al 10 settembre

AREZZO - Si chiama “Divina” e legge i volti per creare terzine di un'inedita versione della Divina Commedia. Parte da Arezzo, con l'adesione e la collaborazione organizzativa del Comune e della Fondazione Arezzo Intour, il “viaggio” dell'originale installazione che il Consiglio Regionale della Toscana ha inserito quale evento nel cartellone delle iniziative programmate per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. L'avatar, progetto di intelligenza artificiale e tecnologia avanzata realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa, prodotto dal Laboratorio ASTRO dello stesso dipartimento e ideato da Foll.ia Lab. e ACAS3D (spin-off dell’Università di Pisa) sarà “ospite” dal 3 al 10 settembre nella sale del percorso espositivo “I colori della Giostra” in Palazzo Comunale, mostra che per l'occasione in quei giorni sarà ad ingresso gratuito. Aretini e turisti quindi non soltanto potranno farsi protagonisti di una Commedia del tutto originale, ma visitare al contempo il museo che custodisce la storia della Giostra del Saracino, la cui Lancia d'Oro di questa edizione 2021 che si correrà domenica 6 settembre è dedicata proprio a Dante Alighieri.

“Divina” è una riflessione sull'importanza della lingua e della sua diffusione. Un'installazione artistica dove l'individuo è allo stesso tempo generatore e custode dell'innovazione linguistica di fronte ad un panorama interpretato dalla tecnologia in costante e veloce evoluzione. Ispirati dall'immortale storia della Divina Commedia, dalla sua struttura e dal suo forte legame "matematico”, l'installazione artistica immagina un Dante contemporaneo riportando la situazione linguistica italiana del XIV secolo al presente.

L'opera, sviluppata da un pool di ingegneri, makers e dall’artista digitale BluPXLs, unisce insieme un secolo di tecnologia in un dialogo inedito e apparentemente impossibile che comincia grazie alla presenza umana. Un sensore di depth scanning del 2021 e una telescrivente del 1940 collaborano insieme a 30 televisori, una stampante, un videogioco e 5 computer in una mediazione linguistica a base binaria. La ricerca della radice del loro linguaggio ne permette la comprensione e la relazione altrimenti impossibile andando così a raccontare l'importanza di preservare, conservare e mantenere le radici nel percorso evolutivo e di innovazione.

“Senza dubbio un modo quanto mai contemporaneo per celebrare il Sommo Poeta – ha sottolineato il Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli all'inaugurazione. - Abbiamo volentieri aderito al progetto, sia per la sua originalità, sia per la fortunata coincidenza temporale con la Giostra del Saracino, la cui edizione di settembre è dedicata proprio a Dante. Arezzo non è sfuggita al genio dell'Alighieri che ben conosceva la città di allora, e in più parti della Commedia ritroviamo il nostro territorio. Sono certo che, nel rispetto delle modalità di accesso dettate dalle norme anti-covid, in tanti vorranno sentirsi dedicare una terzina da questo modernissimo Dante”.

“Siamo lieti di ospitare 'Divina' nello spazio espositivo dedicato alla Giostra del Saracino, torneo celebrato anche da Dante Alighieri - ha detto il Presidente della Fondazione Arezzo Intour Simone Chierici. - Siamo certi che questa iniziativa che coniuga in maniera assolutamente originale passato e futuro, riscuoterà un enorme successo. E per l'occasione, la Fondazione Arezzo Intour ricorda a tutti che la visita al museo sarà gratuita".

“Il viaggio dell’avatar inizia da Arezzo perché spiega il senso dei nostri 100 giorni di iniziative tutte dedicate a Dante ‘Tosco’ come lui stesso ha modo di definirsi nella Divina Commedia, - dichiara il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo -. Partire da Arezzo rafforza il nostro impegno a diffondere Dante in tutta la Toscana ed esalta un altro elemento del nostro programma: coniugare tradizione e innovazione. Il Medioevo e il Terzo Millennio dialogano in questa stanza e rendono Dante un nostro contemporaneo che ci sfida a conoscenze e conquiste sempre nuove - continua il presidente. - A pochi giorni dalla Giostra cantata anche da Dante inauguriamo un’installazione tecnologica che anticipa il futuro. L’avatar di Dante è infatti capace di instaurare un dialogo personale producendo la terzina che meglio corrisponde ai singoli visitatori. Spero – conclude Mazzeo - che alla fine di questo viaggio tante cittadine e cittadini della Toscana ma anche turisti possano tornare a casa con la loro terzina e avere un ulteriore modo di apprezzare e sentire propria la Divina Commedia”.

Con "Divina" - spiegano Marco Cisaria e Michella Belli di Foll.ia Lab – abbiamo voluto celebrare l'importanza della comunicazione e della creazione di un linguaggio comune. Divina Commedia, e Dante Alighieri, sono rimasti immortali per 7 secoli. Oggi, invece, viviamo un mondo così veloce dove la tecnologia di solo un decennio fa, fatica a dialogare con l'attuale. Il problema della compatibilità 'linguistica' genera continuo aggiornamento che travolge le generazioni facendo dimenticare spesso le radici. Così questa installazione celebra la base che lega tutte queste tecnologie e l'importanza del 'motore umano' che le ha create e le muove. L'opera, realizzata con la preziosa collaborazione con BluPxls, artista digitale a cui siamo profondamente legati, unisce l'approccio artistico con quello scientifico, elementi caratterizzanti dei modi con cui amiamo creare, riportando il pubblico sempre ad un’esperienza analogica, reale. Anche quando la componente 'tecnologica' risulta preponderante”.

Per ASTRO hanno lavorato Gabriella Caroti e Andrea Piemonte, insieme al collega Federico Capriuoli di ACAS3D soluzioni digitali spinoff Unipi: “Un progetto appassionante e travolgente che ci consente di reinterpretare l’opera di Dante Alighieri alla luce dei nuovi principi di rilevamento e di trattamento informatico dei dati. Un collegamento tra tradizione e innovazione che si traduce in un’esperienza immersiva: nell’opera, nata dalla collaborazione con lo ACAS3D e Foll.ia Lab, il visitatore diventa protagonista creando una ‘terzina’ personalizzata che rimarrà per sempre associata al proprio Face ID”.

L’opera ha potuto prendere forma anche grazie alla consulenza scientifica del professor Giuseppe Patota, professore ordinario di Linguistica italiana presso l’Università di Siena-Arezzo.

Dopo Arezzo, “Divina”, farà tappa a Pisa, Montecatini, Lucca, Massa. Dal 3 al 10 settembre è visitabile presso il percorso espositivo “I colori della Giostra” con in seguenti orari: dal lunedì al venerdì, 10 – 13 / 14 – 18; sabato e domenica, orario continuato 10 – 18. Ingresso gratuito e contingentato ai sensi della normativa anti-Covid. Per l'accesso sarà necessario esibire il green pass come stabilito dalle norme vigenti.

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