L’armonia e la raffinatezza della coralità: Arezzo torna capitale della polifonia

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Il Polifonico cambia veste e per il 2021 da concorso diventa Festival. Il Sindaco di Arezzo e Presidente della Fondazione Guido d’Arezzo Alessandro Ghinelli: "Un Polifonico che per questa edizione si presenta in veste di festival e non di concorso, con un programma ricchissimo".

Il Polifonico cambia veste e per il 2021 da concorso diventa Festival: dal 20 al 28 agosto infatti si svolgerà ad Arezzo Il Polifonico - Festival Corale Internazionale Guido D’Arezzo.  Nell’ottica di non rinunciare a un evento così sentito e importante per la comunità artistica aretina, nazionale e internazionale, il Polifonico ha deciso di salire in scena come Festival e permettere così lo svolgimento dei lavori nonostante le difficoltà che ancora persistono rispetto al Covid-19. Il Festival sarà dunque dedicato a due illustri musicisti: Josquin Des Prez e Philippe De Monte con una serie di incontri e approfondimenti che si svilupperanno in convegni, masterclass e concerti.

Ricco il programma previsto per la settimana del Festival Corale Internazionale Guido D’Arezzo con appuntamenti fissi come quello tradizionale con la scuola per direttori di coro che vedrà anche ospiti internazionali; poi ogni mattina il “buongiorno polifonico” con brevi seminari dedicati agli ospiti presenti.

Alle 14,30 spazio per “Un caffè con…”, un momento per interviste e confronti con alcuni dei grandi nomi che saranno presenti ad Arezzo; e ancora per tutta la durata del Festival concerti serali a partire dalle 21, con quattro finali affidati a cori professionali. 

Inoltre il 27 agosto, ricorrenza della morte di Josquin Des Prez, ci sarà il Josquin Day con una serie di eventi pensati ad hoc per onorare il grande artista. Non mancherà poi lo spazio dedicato alla didattica come quello del Convegno Internazionale di Musicologia.

Il libretto del Festival 

"L’armonia e la raffinatezza della coralità tornano ad Arezzo - dichiara Alessandro Ghinelli -  dopo il faticoso periodo di silenzio cui è stata costretta dalla pandemia. Un’incognita pesante, quest’ultima, che ancora condiziona le nostre vite e le nostre attività, ma che non deve più ostacolare il risveglio dell’arte, la cui bellezza è elemento sostanziale per una più generale ripartenza. La musica, e nello specifico la coralità, saranno compagne privilegiate di questa ripresa, a partire dal ritorno di una manifestazione, il Polifonico, che per noi è storia e identità, tradizione primaria che caratterizza profondamente la Città e che ha contribuito a renderla famosa in tutto il mondo. Un Polifonico che per questa edizione si presenta in veste di festival e non di concorso, con un programma ricchissimo in cui si alternano concerti e incontri, convegni e masterclass, e con l’omaggio esclusivo a due grandi compositori quali Josquin Desprez e Philippe De Monte. Con entusiasmo, e con la competenza indiscussa che le deriva dalla sua lunghissima storia e dall’esperienza legate alla polifonia, la Fondazione Guido d’Arezzo si è impegnata al massimo per non far mancare ad Arezzo l’eccellenza del canto. A tutti i protagonisti, il mio saluto e il mio grazie più sincero.

“Il Polifonico” vive e respira", dichiara Lorenzo Donati, direttore artistico delle attività corali della Fondazione Guido d’Arezzo". "Respira e canta. Nell’anno in cui si doveva celebrare la sessantanovesima edizione del Concorso Internazionale Guido d’Arezzo, l’anno della rinascita dopo le problematiche legate agli eventi pandemici, la Fondazione Guido d’Arezzo, nonostante il permanere delle difficoltà nell’organizzazione di eventi e nelle iscrizioni dei cori stranieri alle competizioni, è riuscita ad organizzare una settimana di eventi musicali straordinari. Un festival che mantiene il contatto con i “polifonici” del passato, portando cori stranieri di grande prestigio e cori professionali italiani a cantare nei luoghi del centro di Arezzo e in tutta la Provincia. Un festival che mette in risalto la musica polifonica in tutte le sue sfaccettature, dalle origini della monodia gregoriana alla musica contemporanea, dalla polifonia antica ai percorsi polifonici della musica popolare. Da mattina fino a notte ogni giorno questo festival offrirà la possibilità di conoscere nuove musiche, ricerche musicologiche di esperti internazionali, timbri e melodie di tutto il mondo, generi musicali vari, tutti contraddistinti dall’uso della voce in polifonia. Il centro e il fulcro del Polifonico 2021 sarà la figura di Josquin Desprez, compositore fiammingo vissuto anche in Italia, di cui il 27 agosto si celebreranno i 500 anni dalla scomparsa con una giornata interamente dedicata alla sua musica. Masterclasses, convegni, concerti, seminari, interviste, in attesa del settantesimo compleanno Arezzo con “Il Polifonico” 2021 celebra la polifonia e la propria storia".

 

 

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