Bibbiena, l’edizione estiva del Carnevale Storico con il “Il Banchetto del Tarlati”

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Dopo lo stop per la pandemia, ritorna il Carnevale storico di Bibbiena, uno dei più antichi d’Italia e visto il successo del 2019 ripropone la cena spettacolo “Il Banchetto del Tarlati”, in programma sabato 31 luglio e domenica 1° agosto presso i giardini di piazza della Resistenza a Bibbiena, riservati per l’occasione solo ai commensali.

L’evento consiste in una cena medievale con piatti elaborati insieme al noto gastrosofo Alex Revelli Sorini, nell’intento di calare i partecipanti nei sapori e nello spirito dell’epoca, mantenendo però il buongusto odierno. Il tutto condito da stornelli, musiche e spettacoli di giullaria medievale, al centro del banchetto, mentre tra una scena e l’altra il pubblico si gode la prelibatezza dei piatti e del vino rosso.

Con l’uso di stoviglie e posate dell’epoca, i commensali torneranno al 1337, quando la potente famiglia dei Tarlati era signora di Bibbiena, tant’è che a tavola siederanno anche il Conte Tarlati e la sua sposa. Presenti all’evento anche Cecco e l’immancabile Mea, interpretata da Noemi Gangi. La cena, fin dall’ingresso ai giardini, sarà scandita da momenti di vita dell’epoca, come il rito del lavamani. Niente è lasciato al caso, l’evento è frutto di una continua ricerca sugli usi e costumi medievali, compiuta da anni dall’associazione Carnevale Storico di Bibbiena. L’intrattenimento è invece frutto della collaborazione con numerose associazioni del Casentino e con la Combriccola dei Lillipuziani.

I posti sono limitati, vengono raccolte le prenotazioni al numero 333/4812206 del Presidente Alessandro Giovannini che auspica una grande partecipazione: «L’impegno profuso per la riuscita di questo evento, unico nel suo genere, è stato molto, perché si tratta di una cena spettacolo con antipasto e cinque portate, tutte di epoca medievale, servite al tavolo. Inoltre, i nostri ospiti saranno intrattenuti per tutta la serata dalle numerose esibizioni in programma».

Ma non finisce qui. Visto il successo della “Ludo-Mea”, che il 21 luglio ha visto la partecipazione di ben 52 bambini, sabato pomeriggio in piazza Tarlati i piccoli si sono di nuovo sfidarsi con i giochi di una volta, fatti di legno, corda e ferro. Poi gli spettacoli degli spadaccini e della Combriccola dei Lillipuziani. La domenica ritorna immancabile la disfida del tiro del Carraccio, in cui i “fondaccini” (ossia i popolani) cercheranno di riportare l’ambita pala nel rione del Fondaccio, dopo la vittoria dei “piazzolini” (i nobili) nel 2019.

«Nell'Italia del XIV secolo – spiega Revelli nei suoi “Taccuini Gastrosofici” - c'erano tutte le migliori premesse per una rinascita “gastronomica”. Gli eruditi ripresero a studiare i vecchi libri di cucina come quelli di Apicio, che generazioni di monaci avevano pazientemente ricopiato, mentre si recuperavano le ricette e i metodi di cottura dell'antica Roma con un gran piacere della sperimentazione. I cuochi, poi, iniziarono a imitare la cucina araba seguendo le indicazioni dei loro signori, che avevano conosciuto l'ospitalità orientale a Damasco o ad Alessandria. Tuttavia, alla radice della rinascita gastronomica italiana c'era pur sempre il medesimo, smisurato appetito che aveva caratterizzato i ricchi del Medioevo».

L’evento si svolge con il patrocinio del Comune di Bibbiena.

 

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