"L'approccio relazionale al conflitto", il cuore del "metodo Rondine" nel nuovo libro di Franco Vaccari

La collana, che prevede altre tre sezioni: “Formazione”, “Scuola” e “Diplomazia, cultura politica e progetti internazionali”, è diretta da Rondine Cittadella della Pace.

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Con questo libro si parte dal cuore del Metodo Rondine: la relazione, significativamente identificata come un big-bang energetico, per la sua dirompenza. “L’indagine su un qualsiasi tipo di relazione cambia la mentalità di una persona che, resa capace di aprirsi al nuovo, sa convivere con l’ambivalenza suscitata dai comportamenti altrui. Solo in questo modo è possibile rendere stabili le relazioni negli inevitabili momenti conflittuali e dolorosi”.

Liliana ha 14 anni quando una guardia nazista in fuga perde davanti ai suoi occhi la pistola. È Il giorno della sua liberazione, al termine della cosiddetta «marcia della morte». Una bambina davanti al suo torturatore ora disarmato. Le mani, piccole ma già piene – nonostante l’orrore vissuto – di quella bellezza che ancora oggi vediamo in Liliana Segre non toccano quell’arma, che resta a terra.

Di quel mancato gesto dirà sempre che si trattò della scelta di vita che, a 14 anni, la rese una persona libera.

Il noto episodio è ricordato (e non sarà mai troppo, ricordarlo) in Presentazione nel libro di Franco VaccariL’APPROCCIO RELAZIONALE AL CONFLITTO” che con partecipata gioia della casa editrice inaugura la nuova collana “Rondine. Esperienze, studi e ricerche” nella sezione “Metodo”.

La collana prevede altre tre sezioni: “Formazione”, “Scuola” e “Diplomazia, cultura politica e progetti internazionali”, queste ultime due in Open Access) è diretta da Rondine Cittadella della Pace, un’organizzazione - nata nell’omonimo borgo medievale non lontano da Arezzo - che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione della propria metodologia per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto. La Collana, curata dal comitato editoriale composto da Raffaella Iafrate, Giuseppe Cassini, Vittorio Emanuele Parsi, Sergio Valzania, Guido Stratta e Ivo Lizzola e pubblicata dalla casa editrice FrancoAngeli con il sostegno di FAI – Fondation Assistance Internationale, propone testi elaborati secondo un nuovo paradigma culturale a partire dall’esperienza educativa ultraventennale compiuta da Rondine Cittadella della Pace con giovani provenienti da luoghi di guerra.

Fondatore e presidente è Franco Vaccari, autore di questo volume, cresciuto nell’incontro con alcuni autorevoli interpreti di un pensiero cristiano aperto, grazie anche al segno che in lui giovanissimo lascia l’esperienza del padre: generale dell’esercito, viene catturato dagli inglesi agli inizi della Seconda guerra mondiale e trasferito in India in un campo di prigionia per sei anni. Un’esperienza d’intenso dolore, che però viene rielaborata senza rancore e nel segno della mitezza.

Con questo libro si parte dal cuore del Metodo Rondine: la relazione, significativamente identificata come un big-bang energetico, per la sua dirompenza. “L’indagine su un qualsiasi tipo di relazione cambia la mentalità di una persona che, resa capace di aprirsi al nuovo, sa convivere con l’ambivalenza suscitata dai comportamenti altrui. Solo in questo modo è possibile rendere stabili le relazioni negli inevitabili momenti conflittuali e dolorosi”.

Le “quattro lezioni” indicate nel sottotitolo e coincidenti con i capitoli del volume (ai quali segue la Postfazione di Raffaella Iafrate) toccano ogni aspetto dell’approccio relazionale (la fiducia, l’ambivalenza dell’altro nella relazione, i filoni filosofico e psicopedagogico, la visione del nemico, il dolore e la condivisione, il difficile argomento del perdono) nell’ottica – importante dirlo oggi – che privilegia il rapporto in presenza, drammaticamente ostacolato dalla crisi pandemica. In questo senso il volume acquista ulteriore importanza anche per il più ampio pubblico, che – pur estraneo all’approccio sociale e politico del mantenimento della pace – vi troverà l’occasione per pensare o ripensare all’importanza di ogni relazione umana.

Particolarmente interessante il momento di cosiddetta “decostruzione del nemico”, la vera prova del nove della teoria: “le persone bloccate dagli shock relazionali possono ritrovare la fiducia necessaria per cercare nel proprio amico/nemico la persona sofferente, e ciò grazie alla mediazione ambientale che opera per rendere collaborativi gli ex nemici e attingere all’energia vitale prodotta dall’incontro tra differenze. Vedremo come la cura delle relazioni non possa mai prescindere dal peso delle appartenenze. Comunicarsi a vicenda il proprio dolore è il momento della svolta che avviene in due sequenze ravvicinate: in una sorta di varco fuoriesce dalla parete refrattaria il contenuto “sanguinante” del dolore, diventando un filato per tessere il dialogo con l’altro, a prescindere dalle appartenenze accanite. Dopo questo sblocco della comunicazione, necessario per scardinare il tipico muro della violenza – “noi di qua e loro di là” – segue il ponte rigenerativo, un passaggio all’incontro effettivo su uno spazio relazionale nuovo”.

La Cittadella della Pace ospita lo Studentato Internazionale World House, per giovani provenienti da luoghi di guerra o situazioni conflittuali nel mondo. Persone che scelgono di mettersi in gioco per rompere uno schema identitario (familiare, religioso, politico) e affrontare un percorso formativo e di convivenza, illustrato nel testo, che li prepari a promuovere nei propri Paesi una cultura capace di superare la logica del nemico e contribuire allo sviluppo e alla risoluzione del conflitto.

Lo sguardo è alla società e al mondo, ma parte da una grande cura per l’individuo ed il proprio vissuto: Vaccari è psicologo, formatore e insegna psicologia all’Istituto Superiore di Scienze religiose della Toscana.

A Rondine assume altissimo valore la parola, che diviene prima portatrice di pace. Cinque le parole chiave del Metodo: Relazione, Persona, Comunità, Politica, Festa. Quest’ultima definita come “esperienza quasi magica […] In questo mix di bellezza e forza, ben diverso dalla vacanza o dal tempo libero, sta il motivo per pensare alla memoria festiva pur in presenza del dolore, dimensione ineliminabile dell’esistenza”.

Il volume si rivolge innanzitutto a chi studia e lavora nell’ambito della risoluzione dei conflitti, ma anche a educatori e formatori, e come supporto ai corsi di Rondine Academy.

Ma chiunque volesse aprirlo e assaporarne i contenuti non riuscirà ad evitare la domanda: se riesce chi ha quei terribili vissuti alle spalle, com’è che io casco nella gestione di stupide diatribe e banali sgarbi?

Un libro che, pur affrontando con approccio scientifico la questione del conflitto, offre una bellissima occasione di riflessione a tutti noi.

 

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