Andreotti: «Si fa bene ad avere un diario»: ad Arezzo i figli dell'uomo che ha fatto la storia d'Italia Ar24Tv

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Fuori dai luoghi comuni su quello che è stato uno degli uomini politici più potenti della storia repubblicana: Serena e Stefano, ospiti dell'Associazione Cultura Nazionale, in occasione della presentazione del libro sul padre che svela i «segreti» dell'azione politica di Giulio Andreotti
Questa sera alle ore 21 presso la Casa dell'Energia Arezzo via L. Leoni 1 la presentazione de "I diari segreti" di Giulio Andreotti a cura dei figli Stefano e Serena, edito da Solferino. L'evento è organizzato dall'associazione Cultura Nazionale. A moderare l'iniziativa Davide Vecchi ,Direttore del Corriere di Arezzo, Corriere dell'Umbria, Corriere di Siena e Corriere di Rieti. Cristiano Romani, presidente dell'associazione Cultura Nazionale presenta l'iniziativa ai microfoni di Arezzo24.
Giulio Andreotti è stato presidente del Consiglio negli anni della solidarietà nazionale, della crisi economica e del terrorismo, culminati nel rapimento e nell'uccisione di Aldo Moro. Nel decennio seguente la sua attività politica assume una decisa connotazione internazionale, con la nomina a presidente della commissione Esteri della Camera e poi, con il primo governo Craxi, a ministro degli Esteri. Questi suoi diari inediti - che cominciano il 6 agosto 1979 e finiscono il 22 luglio 1989, quando l'autore assume la guida del suo sesto governo - diventano così la storia dall'interno non solo del nostro Paese in un periodo cruciale, ma anche degli Stati Uniti da Carter a Reagan, dell'URSS da Breznev a Gorbaciov, della rivoluzione iraniana, dell'eterno conflitto in Medio Oriente, della tormentata costruzione di un'unità europea. Allo stesso tempo, raccontano la vita quotidiana dell'uomo che per oltre mezzo secolo ha dominato la vita politica italiana. «Crediamo» scrivono i curatori Serena e Stefano Andreotti «che la lettura possa aiutare a comprendere meglio la figura di nostro padre, depurandola da alcuni luoghi comuni». Grazie al paziente lavoro dei figli - che hanno attinto anche ad altri documenti autografi - le personalità e gli eventi di un decennio prendono vita attraverso notazioni personali, giudizi pungenti, memorabili battute di spirito. Come nota Andrea Riccardi nella sua introduzione, questi diari rivelano il «segreto» dell'azione politica di Andreotti: «un'immensa tessitura di relazioni nella politica italiana, nella Chiesa e sullo scenario internazionale... Per questo il diario è un contributo originale alla storia e un testo appassionante che mostra da vicino la vita e l'impegno di un protagonista di quegli anni».

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.