Banca Italia: crescita debole attività economica nel 2018. Famiglie toscane più indebitate

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L'attività economica in Toscana nel 2018 è cresciuta debolmente, a un ritmo analogo a quello nazionale, sospinta principalmente dalle esportazioni: nella seconda parte dell'anno sono emersi segnali di peggioramento, connessi col quadro macroeconomico nazionale e internazionale.

Il fatturato è aumentato, per le imprese con più di 20 addetti, dell'1,9% nell'industria e del 2,9% nei servizi. Gli investimenti sono cresciuti (6,4% nell'industria e 4,9% nei servizi) anche grazie agli incentivi di Industria 4.0. Sono alcuni dei dati del rapporto 'L'economia della Toscana' realizzato da Banca d'Italia e presentato nella sede fiorentina dell'istituto. Nel 2018 è proseguito, si legge nel rapporto, l'aumento dell'occupazione (0,7%), seppure con minore intensità rispetto all'anno precedente, sostenuto dal settore dei servizi non commerciali. Sono calate le forze di lavoro (-0,6%), soprattutto nella fascia di età più giovane e si sono ridotte le persone in cerca di occupazione (-14,9%). In calo il tasso di disoccupazione, diminuito di oltre un punto percentuale e al 7,3%. Lo sviluppo dei flussi turistici, dall'estero e italiani, ha favorito la crescita dei relativi servizi. L'attività del comparto edile ha mostrato segnali di lieve ripresa, sebbene i livelli di attività siano ancora contenuti rispetto all'avvio della crisi. L'indebitamento delle famiglie ha accelerato (3,6%), le nuove erogazioni di mutui sono tornate a salire (10,6%), dopo il calo dell'anno precedente. Si è ridotta l'incidenza delle operazioni di surroga e sostituzione di mutui pregressi.

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Guido Albucci

Guido Albucci

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