Rimborsi ai truffati dalle Banche, Giorgianni: "Conte non è in grado di fare quello che promette"

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Nell'ultimo Consiglio dei Ministri non c'è traccia del nuovo testo del provvedimento promesso lunedì scorso nel corso dell'incontro con le associazioni dei risparmiatori. Letizia Giorgianni dura: "Torneremo in piazza a manifestare"

"Dopo l’ennesima convocazione a Palazzo Chigi - spiega Letizia Giorgianni, dell'Associazione Vittime del Salvabanche - dove, insieme a Tria, è stato il premier Conte in persona a spiegarci che la nuova proposta di riscrittura della legge era “l’unica soluzione possibile”, ottenendo così il consenso della quasi totalità delle associazioni dei risparmiatori (esasperate e umiliate da mesi di propaganda elettorale sulla pelle di 300.000 famiglie) registriamo increduli come neppure nell’ultimo Consiglio dei ministri ci sia traccia del nuovo testo del provvedimento.

Indiscrezioni di stampa parlano di divisioni nell’esecutivo tra chi vorrebbe una prova di forza contro l’Europa e il Presidente del Consiglio, spalleggiato dal Ministro Tria.

A questo punto però, riteniamo di avere tutto il diritto di ottenere delle risposte chiare e senza più fraintendimenti:

- chi vuole davvero bloccare ancora l’accordo raggiunto dalla maggioranza delle Associazioni con Tria e Conte?

- Ci piacerebbe anche capire di chi sia la responsabilità morale e politica di averci, in tutti questi mesi, inchiodati su una soluzione “impossibile" dal momento che a Plazzo Chigi, alle Associazioni è stata proposta “l’unica soluzione possibile” in un testo da riportare davanti al Parlamento. Era più utile forse per qualcuno utilizzare una formula che si prestasse meglio per fare una buona campagna elettorale per le europee?

- Vogliamo inoltre chiarire che il tempo del confronto si sta esaurendo, anche in considerazione del fatto che, anche rendendo al più presto il decreto operativo, avremmo comunque perduto lo stanziamento dei 500 milioni per il 2019, mentre lo scorrere delle settimane inizia a minacciare anche le risorse messe a disposizione per il 2010.

Di fronte al permanere di un clima di incertezza non rimarrà che tornare in piazza, manifestando in massa contro il governo".

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