Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo: la dotazione sale a 18 milioni

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Nel 2022 sono 18 milioni di euro le risorse che il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla Presidenza della Banca, potrà erogare a enti del Terzo settore per contrastare situazioni di difficoltà rese ancora più gravi dalla crisi sanitaria, economica e sociale di questi anni.

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, commenta: “Un Paese in cui il divario sociale continua ad ampliarsi non è un Paese che può crescere serenamente. Questo è il presupposto fondante da cui muove l’impegno di Intesa Sanpaolo per venire in aiuto alle persone e alle famiglie in difficoltà, un impegno che nel Piano di Impresa 2022-2025 è stato raddoppiato nel numero di interventi. Il Fondo di Beneficenza contribuisce a questo obiettivo e più in generale ai problemi legati alle fragilità e alle disuguaglianze, un compito reso tanto più urgente e necessario dalla pandemia e dal conflitto che la Russia ha voluto muovere nei confronti dell’Ucraina. Una necessità e un’urgenza riconosciuta dall’Assemblea degli Azionisti della Banca che pochi giorni fa ha deliberato un aumento della dotazione del Fondo”.

Confermate le tre tematiche prioritarie di intervento, come stabilito dalle linee guida per il biennio 2021-2022: il sostegno psicologico per i malati di Covid-19 e i soggetti maggiormente colpiti dalla pandemia, la formazione e l’inserimento lavorativo di soggetti fragili, con particolare attenzione per le nuove povertà, e il supporto alle fragilità di adolescenti e giovani.

Nel quadriennio del Piano d’Impresa 2018-2021 appena concluso il Fondo ha erogato circa 55 milioni di euro al sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona.

Nel 2021 oltre 14 milioni di euro sono stati destinati al sostegno di 826 progetti realizzati da enti non profit, con la quasi totalità delle risorse (99%) destinate a interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione. Il 90% delle risorse è stato destinato all’Italia. Inoltre, anche lo scorso anno è proseguito l’apporto determinante al raggiungimento degli obiettivi sociali del Piano di Impresa per il 2021 assicurando 1,2 milioni di pasti (pari a circa 34.000 pasti al giorno) e raggiungendo circa 470.000 beneficiari diretti, al netto dei progetti di ricerca.

A seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo ha già erogato 300.000 euro per garantire continuità di supporto a due enti sostenuti nel Paese negli ultimi due anni:

  • Soleterre, presente in Ucraina sin dal 2003 con interventi in favore dei bambini colpiti dal cancro e le loro famiglie, si è immediatamente attivata per mettere in sicurezza i destinatari dei suoi progetti. Con il supporto del Fondo di Beneficenza si intende garantire l'accoglienza e la continuità assistenziale a bambini oncologici ancora nel Paese, favorire l'evacuazione rapida e sicura e attivare la collaborazione con gli ospedali in Italia che si sono resi disponibili al ricovero dei minori ospedalizzati.
  • Medici Senza Frontiere si sta operando per spedire forniture mediche di emergenza, donare forniture e addestrare gli ospedali di Kiev per curare i feriti di guerra e affrontare incidenti di massa. Sta, inoltre, aiutando gli ospedali a prepararsi per la cura dei feriti grazie a training, supporto per il triage e stabilizzazione dei pazienti. Ha inviato medici esperti di emergenza e specializzati per supportare le squadre esistenti, sostenere ospedali e medici a distanza, anche attraverso la formazione sulla cura del trauma grazie alla telemedicina. Sta, infine, potenziando la risposta medica e umanitaria nei paesi limitrofi (Polonia, Ungheria, Moldavia, Bielorussia, Slovacchia e Russia).

L’impegno si aggiunge alla donazione di 10 milioni di euro da parte del Gruppo e ad altre misure di solidarietà e accoglienza a sostegno della popolazione ucraina prontamente attivate dalla Banca.

Resoconto attività 2021 del Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale

Nelle Linee Guida 2021-2022, l’Area di intervento privilegiata continua a essere quella Sociale, a cui è stata destinata la maggior parte dei fondi disponibili (84% delle erogazioni effettuate nel 2021), il 10% alla ricerca scientifica e il 6% a iniziative presentate da enti religiosi. L’89% dei fondi è stato erogato sul territorio nazionale, cresce il supporto per Mezzogiorno e le Isole a cui sono stati destinati il 28% delle risorse, con la Campania e la Sicilia che si attestano quali prime regioni beneficiarie nell’area e rispettivamente quarta e quinta regione ricevente in termini assoluti, entrambe con oltre € 930.000 erogati, pari al 7% circa dei fondi stanziati. Sono stati triplicati i contributi all’Umbria, più che raddoppiati quelli all’Abruzzo e raddoppiati quelli alla Puglia, in maggior parte a valere sulle erogazioni centrali.
Tra i progetti sostenuti nel 2021, si segnalano interventi contro la povertà educativa e giovanile in aree periferiche; progetti sulla dispersione scolastica per studenti di seconda generazione; interventi in favore di vittime di violenza; supporto a centri per minori e adulti con disabilità cognitive e progetti di terapia occupazionale; assistenza domiciliare per bambini malati di tumore; azioni per sviluppare la resilienza di adolescenti malati o che soffrono di disagio psico-sociale; interventi di prossimità per famiglie in difficoltà. Nell’area ricerca sono stati sostenuti 16 progetti a cura di primarie istituzioni nazionali8 incentrati prevalentemente su diagnosi e cura di tumori, malattie rare, disabilità cognitive e Covid-19. Da segnalare le iniziative in ambito disabilità – circa l’8% delle risorse erogate – che testimoniano il continuo supporto garantito a questo target sia dal punto di vista sanitario, sia sul fronte dell’inclusione socioeconomica con importanti impegni soprattutto a livello territoriale. Il Fondo di Beneficenza ha dato un apporto determinante al raggiungimento degli obiettivi sociali del Piano di Impresa per il 2021 assicurando 1,2 milioni di pasti (pari a circa 34.000 pasti al giorno), tramite il sostegno a enti caritativi e associazioni tra cui la Comunità di Sant’Egidio, Antoniano onlus, Fondazione Progetto Arca, l’Opera di San Francesco. Il Fondo ha anche portato avanti l’attività di contrasto alla povertà nel mondo con interventi in paesi con un Indice di Sviluppo Umano basso o medio. Si segnalano, in particolare, il sostegno medico garantito negli ospedali di Mumbai a seguito dell’inasprirsi dell’emergenza COVID-19 e il supporto psicosociale e  l’accesso all’istruzione offerti ai rifugiati più fragili evacuati dalla Libia in Niger.
Previsto dallo Statuto di Intesa Sanpaolo, il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale fa capo alla Presidenza della Banca e permette di stanziare una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona. In coerenza con gli obiettivi del Codice Etico del Gruppo, l’obiettivo è condividere con la comunità l'attenzione alla persona, ai diritti umani, alla solidarietà economica e sociale, allo sviluppo sostenibile, alla conservazione dell'ambiente e la promozione delle iniziative culturali a favore delle fasce svantaggiate. 

Intesa Sanpaolo 

Intesa Sanpaolo è il maggior gruppo bancario in Italia – punto di riferimento di famiglie, imprese e dell’economia reale – con una significativa presenza internazionale. Il business model distintivo di Intesa Sanpaolo la rende leader a livello europeo nel Wealth Management, Protection & Advisory e ne caratterizza il forte orientamento al digitale e al fintech. Una banca efficiente e resiliente, è capogruppo di fabbriche prodotto nell’asset management e nell’assicurazione. Il forte
impegno in ambito ESG prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati alla comunità e alla transizione verde, e contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà, posizionando Intesa Sanpaolo ai
vertici mondiali per impatto sociale. Intesa Sanpaolo ha assunto impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset management e l’attività assicurativa. Convinta sostenitrice
della cultura italiana, ha sviluppato una rete museale, le Gallerie d’Italia, sede espositiva del patrimonio artistico della intesabanca e di progetti artistici di riconosciuto valore.

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