Territorio, Coldiretti Arezzo incontra i soci per il futuro delle imprese nel post Covid

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Partiti ieri e proseguiranno per tutto il mese, gli incontri territoriali che Coldiretti organizza in tutta la provincia, confronto con oltre 4000 associati

E’ forte la preoccupazione per le aziende, specialmente quelle agricole, secondo il centro studi di Coldiretti Arezzo che traccia alcuni dati nel post Covid dai quali emerge, che per il 60% delle imprese, la caduta dei consumi e il forte aumento del debito pubblico, rappresentano i principali cambiamenti determinati dall’emergenza sanitaria. Accanto a questi c’è la percentuale, quasi analoga, del 57,5% delle imprese, che teme quale principale cambiamento la riduzione degli esercizi commerciali. Un dato, quello relativo alla caduta dei consumi determinato dall’emergenza Coronavirus, riscontrato anche nelle elaborazioni Coldiretti su dati Istat. Stando a tale elaborazione, che prende in esame il mese di aprile 2020, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ad aumentare le vendite sono solo i beni alimentari, che registrano una crescita del 6,1%.

“Occorre dare ossigeno alle aziende con sburocratizzazioni e liquidità – commenta Lidia Castellucci presidente di Coldiretti Arezzo - per affrontare le perdite causate dal lockdown, ma anche per sostenere i costi relativi alle sanificazioni e all’adeguamento delle strutture. Oltre il 40% delle nostre aziende agrituristiche – prosegue Castellucci - teme una riduzione permanente dei flussi turistici e per un’impresa su tre, ci sarà una diversa organizzazione del lavoro, con un maggiore utilizzo delle piattaforme digitali”.

E’ indispensabile bloccare le speculazioni, stabilendo i prezzi dei beni di prima necessità a tutela dei consumatori e allo stesso tempo degli agricoltori per consentire a questi ultimi di continuare a produrre difendendo il Made in Italy. Per rispondere alle necessità dei soci imprenditori, Coldiretti Arezzo organizza da domani 1 luglio e per tutto il mese, incontri territoriali in tutta la provincia.

“Questo non è il tempo della paura – spiega Lidia Castelluccile paure vanno adesso affrontate e superate insieme, per questo gli incontri sul territorio dopo i mesi di distanziamento sociale durante i quali abbiamo garantito assistenza continuativa e a distanza alle nostre aziende, adesso ci incontreremo di nuovo, saremo insieme ai nostri soci per dare risposte concrete nell’immediato a cominciare dai temi che riguardano la  sburocratizzazione, l’accesso al credito ed i danni da fauna selvatica. Queste imprese hanno bisogno di liquidità per guardare avanti e sostenere nell’immediato, non solo le ingenti perdite determinate dal lockdown, ma anche le spese necessarie ad affrontare le riaperture, che richiedono sanificazioni e l’attuazione di nuovi strumenti, tali da garantire il distanziamento e l’adeguamento delle strutture. Senza dimenticare i fondi necessari per favorire l’innovazione tecnologica, che sarà indispensabile per affrontare questa nuova fase”.

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