Giocatore d'azzardo e sopraffatto dai debiti: ecco come rubava l'oro dalla Amp di Arezzo Ar24Tv

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La Polizia di Stato ha arrestato un dipendente della Amp di Arezzo. Più di 25.000 euro trovati in tasca a B.L., 56 anni, in ditta da più di 20 anni. Aveva escogitato un sistema molto ingegnoso per far uscire i semilavorati in oro dallo stabilimento di Via E. Rossi

La Squadra Mobile di Arezzo ha proceduto venerdì scorso all'arresto di B.L., 56 anni, dipendente della Amp s.p.a., nota ditta orafa della città, leader a livello mondiale nella produzione di catene in oro, dopo che con uno stratagemma aveva sottratto dalla ditta quasi un chilo e mezzo di oro 14 k per un valore complessivo di più di 25.000 euro.

L'uomo, che lavorava alla Amp da più di 20 anni, aveva escogitato un sistema molto ingegnoso per far uscire i semilavorati in oro dalla ditta.

Una parte del muro perimetrale dello stabile conservava ancora sul retro alcuni fori comunicanti con l'esterno, all’interno dei quali passavano un tempo alcune tubazioni, poi eliminate.

L'uomo aveva posto su questi fori, lato esterno, un tappo in polistirolo ove incastrava dall'interno i filamenti in oro che poi estraeva dal muro una volta uscito dalla ditta, sfilando il tappo di polistirolo.

Il titolare della società per azioni, Renato Mazzeschi, che nonostante la predisposizione di un sistema di sorveglianza continuava a registrare ammanchi per circa 1kg d’oro al mese, per quasi un anno, con un danno di oltre 200.000 euro, si è rivolto alla Squadra Mobile insieme ad un società d’investigazione privata.

Alle spalle due matrimoni e 4 figli, l’uomo, incensurato, aveva contratto diversi debiti e pare avesse sviluppato una passione morbosa per il gioco d'azzardo.

Posto agli arresti domiciliari, comparirà davanti al Giudice per il giudizio direttissimo. Si tratta del secondo caso simile, dopo quello dello scorso 22 marzo nella ditta di Pieve al Toppo.

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