Una mano criminale dietro gli incendi nel pisano, 1.000 ettari bruciati, 4 milioni di danni all'agricoltura Audio

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Enrico Rossi sui territori colpiti dagli incendi degli ultimi giorni: “La stima della superficie bruciata è di circa 1000 ettari”, per Coldiretti 4 milioni di danni all'agricoltura. Legambiente: “Dietro gli incendi sempre una mano criminale”: 5 i sospettati

Ci sarebbero 5 sospettati per il rogo che dalla notte di lunedì sta mandando in fumo i boschi e gli uliveti sul monte Serra, nel pisano. Si tratterebbe di persone già conosciute dalle forze dell'ordine su cui gli investigatori starebbero concentrando le loro attenzioni. Individuato anche il luogo da cui è partito l'incendio: si tratta di una zona molto vicina al punto da cui, alcuni giorni prima del rogo di lunedì, è partito un analogo incendio. I carabinieri della forestale hanno acquisito le immagini degli impianti di videosorveglianza presenti in zona.

“In questo momento sono ancora attivi due fronti di fuoco, verso Vicopisano e Buti”.  Dalla riunione che si è tenuta questa  mattina presso la prefettura di Pisa alla presenza del sottosegretario all'Ambiente, Vannia Gava, risulta che nell'area di Calci,  300 sono state le persone costrette ad uscire dalle proprie abitazioni, di cui 30 sono ancora ospitate in alberghi, mentre le altre potranno rientrare nelle proprie abitazioni. Purtroppo si sono verificati alcuni casi di immobili bruciati. A Vicopisano le persone evacuate sono state invece circa 500, di queste 200 sono in grado di rientrare in casa a partire da  stasera.

"L'area di Calci è sostanzialmente spenta - ha detto il comandante dei vigili del fuoco Ugo D'Anna - mentre è ancora vivo l'incendio in località Noce a Vicopisano". "Purtroppo - ha sottolineato Gava - è cambiata la geografia di questo pezzo di Toscana. Ora dobbiamo fare una corsa contro il tempo per mettere in sicurezza l'assetto idrogeologico ed evitare altri eventuali gravi danni procurati dalla piogge autunnali: è questa la prima cosa da fare. E il Governo assicurerà tutta la collaborazione necessaria alle istituzioni regionali e locali" 

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Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana

Caricato Mercoledì 26 Settembre 2018 in Cronaca | 969 visualizzazioni

Nelle aree colpite dagli incendi, hanno operato anche i Vigili del Fuoco di Arezzo e i volontari de La Racchetta.

Dalla Regione arriva lo stop alla caccia – E' prevista per la giornata di oggi la firma da parte del presidente della Regione Enrico Rossi del decreto per istituire il divieto di caccia in tutte le zone percorse dal fuoco e in quelle limitrofe, dove gli animali hanno trovato riparo dagli incendi. "L'ufficio caccia della Regione Toscana - ha precisato ieri Rossi - su mia espressa richiesta sta in queste ore predisponendo l'atto a tutela della fauna".

Coldiretti, 4 milioni danni agricoltura - Sono almeno 150 gli ettari di ulivi distrutti dall'incendio che ha colpito anche vigne e castagneti sul monte Serra nel Pisano, per un totale di danni all'agricoltura stimati intorno ai 4 milioni di euro. E' quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti in riferimento al vasto incendio nella provincia toscana alimentato dal forte vento. Nei terreni andati a fuoco, sottolinea la Coldiretti, saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, delle castagne, dei funghi e dei piccoli frutti. Superata l'emergenza, comunque, ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco, con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo. La Coldiretti ricorda che nel 2018 si sono verificati fino ad ora 132 incendi, che hanno distrutto 12.281 ettari di bosco, con un calo del 90% rispetto allo scorso anno, quando le superfici percorso dal fuoco hanno raggiunto livelli record favoriti anche dalla siccità. Al forte ridimensionamento degli incendi, conclude la Coldiretti, ha contribuito quest'anno un'estate molto piovosa, in cui è caduto il 56% di precipitazioni in più rispetto alla media storica, secondo il Cnr.

Monte Serra, Legambiente: “dietro gli incendi sempre una mano criminale” - Il  responsabile del settore ambiente e legalità legambiente Antonino Morabito interviene sulla natura dell'incendio che da due giorni sta intertessando il Monte Serra. Legambiente ogni anno cura un rapporto annuale sulla legalità in cui viene affrontato in modo approfondito la questione della dolosità degli incendi.  “Credo che si possa valutare con attenzione anche il configurarsi di un reato di disastro ambientale oltre che di incendio doloso” - ha affermato - “Le indagini faranno il loro corso ma certamente il rogo del  Monte Serra fa sospettare che ci siano stati degli interessi dietro la distruzione di un patrimonio straordinario” 

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Antonino Morabito, Legambiente

Caricato Mercoledì 26 Settembre 2018 in Cronaca | 969 visualizzazioni

 

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