Consulenze d'oro Banca Etruria, Boschi a processo con altri tredici

Pierluigi Boschi, papà dell'ex ministro Maria Elena, rinviato a giudizio a citazione diretta dalla Procura della Repubblica di Arezzo per il filone delle super consulenze nel processo per il fallimento di Banca Etruria: rischia da 6 mesi a due anni

Prosciolto per due volte nella vicenda giudiziaria del fallimento di Banca Etruria, una prima volta dalla contestazione di falso in prospetto e successivamente dall’accusa di bancarotta fraudolenta per la mancata fusione tra Banca Etruria e Popolare di Vicenza, stavolta Pier Luigi Boschi sarà processato nel terzo filone dell’inchiesta, quello relativo alle presunte «consulenze d’oro» approvate dall’ultimo consiglio della banca. Il ruolo ricoperto dal padre dell’ex ministro Maria Elena, era quello di vice presidente. Per Boschi citazione diretta a giudizio davanti al giudice monocratico del tribunale di Arezzo per bancarotta colposa, reato minore per il quale non è prevista l’udienza preliminare, ma l’immediato giudizio. In caso di condanna, rischia da sei mesi a due anni, con condizionale e non menzione. Insieme a lui saranno processati altri tredici ex dirigenti e consiglieri dell’ultimo consiglio d'amministrazione dell’istituto di credito aretino prima del fallimento. Secondo l’accusa, i manager e dirigenti di Banca Etruria rinviati a giudizio non avrebbero vigilato su consulenze ritenute inutili, ripetitive e particolarmente onerose per le casse della Banca.

Nel mirino della procura di Arezzo, gli incarichi con parcelle per 4,5 milioni di euro affidati a Mediobanca e Bain, agli studi legali Zoppini di Roma e Grande Stevens di Torino. Secondo i pm Andrea Claudiani e Angela Masiello, i membri del cda sotto accusa furono "carenti nella sorveglianza, ma non agirono con dolo". Restano fuori da questo filone processuale l’ex presidente Lorenzo Rosi, l’ex direttore generale Luca Bronchi e l’ex vicepresidente Alfredo Berni, perché già rinviati a giudizio in un altro dibattimento sempre per lo stesso reato.

È la prima volta che Pierluigi Boschi finisce a processo per il crack di Banca Etruria.