Franco Bechis: "Gamurrini mini funambolo della politica". In difesa della libera stampa

Durissimo editoriale pubblicato oggi dal Corriere di Arezzo, a firma del Direttore responsabile del Corriere dell'Umbria e delle altre edizioni del Centro Italia, Franco Bechis

La risposta di Bechis all'invito del vice Sindaco di Arezzo a non comprare il Corriere di Arezzo, dopo che questo aveva rivelato la presenza dello stesso Gamurrini a un incontro di boxe coincidente con l'inaugurazione della sala slot, è comparsa stamani sul Corriere di Arezzo ed è un attacco durissimo.

L'ex editorialista di "Libero" e de "Il tempo", nel fondo titolato "Il politico - acrobata di Arezzo che minaccia la libertà di stampa", definisce Gamurrini, riportiamo testualmente, "un mini funambolo della politica, di quelli che salgono sul taxi che sembra più alla moda del momento". Funambolo perchè, a detta del Direttore, Gamurrini è "un ex di Alleanza Nazionale", con simpatie "renziane" che votò alle primarie, poi capì che vento tirava e "si nascose in una lista civica di appoggio ad Alessandro Ghinelli". Non finisce qui: "Il tipo qualche settimana fa era a Pontida, con tanto di maglietta verde indossata, perchè come i cani da tartufi il Gamurrini odora sempre il taxi giusto su cui imbarcarsi". 

Franco Bechis difende a spada tratta titolisti e redattori del Corriere, quotidiano definito dal Vice Sindaco #cartabuonaperincartareilpesce, rivelando che da quando sono partiti i suoi strali, il giornale vende qualche copia in più: " Se continua così magari divideremo con lui i maggiori incassi". 

Anche Arezzo24 aveva pubblicato un editoriale (a proposito, grazie alla Direttrice della redazione aretina Antonella Lunetti per la bella mail di ringraziamento) prendendo una posizione precisa in merito ed evidenziando il clima generale di attacco alla stampa e ad alcuni giornalisti. Tema ripreso dal giornalista economico: "Sul vice sindaco finiano-reniano-civico-salviniano ridiamo sopra questa volta, un po' meno - in questo clima generale - sul suo modo di salire a cavallo della libera stampa quando aggrada, chiamando invece a raccolta manganellatori virtuali appena una virgola fosse sgradita".

La sensazione è che non finisca qui.