Scuola, meglio il rientro a ottobre. Il pediatra: "Ecco gli orari migliori per l'apprendimento"
Lo dice Italo Farnetani, noto pediatra aretino aretino, che si dichiara "contrario al rientro dalle vacanze estive nella prima metà di settembre, proprio quando il cambiamento climatico ha determinato un innalzamento delle temperature"
Il pediatra aretino Italo Farnetani ribadisce il suo "no" all'apertura dell'anno scolastico a settembre, sostenendo invece il rientro in classe a inizio ottobre. Farnetani esprime da tempo la sua contrarietà al ritorno sui banchi nella prima metà di settembre, soprattutto in considerazione del cambiamento climatico che ha portato a un aumento delle temperature in questo periodo. Secondo l'esperto, il primo ottobre sarebbe una data più adatta, quando il clima è più mite. Questo argomento è tornato al centro del dibattito, con alcune associazioni di docenti che propongono l'apertura delle scuole a ottobre proprio a causa delle elevate temperature registrate negli ultimi anni a settembre.
Farnetani sottolinea che "i docenti hanno evidentemente osservato le difficoltà di apprendimento degli studenti in condizioni di caldo intenso". Infatti, spiega il professore ordinario di Pediatria presso l'Università Ludes-United Campus of Malta, "le alte temperature provocano uno stress fisico per tutti, ma soprattutto per i bambini, il cui sistema di termoregolazione, ancora in fase di sviluppo, è meno efficiente. Inoltre, il ritorno a scuola comporta la necessità di riadattarsi ai ritmi quotidiani e scolastici".
L'esperto ricorda che "i momenti migliori per l'apprendimento si collocano tra le 10:30 e le 13:00, quando la memoria a breve termine è più attiva, e tra le 15:00 e le 17:00, quando prevale la memoria a lungo termine. Tuttavia, queste fasce orarie coincidono con le ore più calde della giornata", un fattore che secondo Farnetani merita attenzione. Infine, sottolinea che "nelle aule scolastiche spesso manca l'aria condizionata, a differenza di molti ambienti di lavoro, e si chiede perché gli adulti possano lavorare al fresco mentre gli studenti sono costretti a sopportare il caldo".
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