Truffe agli anziani, al via il progetto di prevenzione del Comune di Arezzo

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Comunicazione, incontri, materiali informativi e un numero verde dedicato. In prima linea i servizi sociali del Comune, la Polizia Municipale e l’Asp Fossombroni.

Te me piaci poco”. L’immagine di una “nonna” tutta aretina, dallo sguardo acuto e vivace e con il dito indice alzato a mo’ di avvertimento, circola da qualche giorno in città insieme agli autobus e campeggia nei vari spazi urbani dedicati alle affissioni. È la parte sicuramente più originale, e senz’altro attrattiva, della campagna per la prevenzione e il contrasto delle truffe agli anziani posta in essere dal Comune di Arezzo. Una realizzazione che fa seguito al protocollo d’intesa tra Comune e Prefettura, sottoscritto a novembre 2020, con alla base un progetto riconosciuto valido e coerente rispetto ai criteri stabiliti dal Dipartimento delle Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ai fini dell’assegnazione dei contributi a esso destinati e riservati a 50 Comuni capoluogo di provincia con popolazione anziana più numerosa. Obiettivo del ministero, quello di coinvolgere le autorità e le amministrazioni locali nelle azioni di informazione e tutela sul territorio a completamento di quanto messo in campo dalle Forze dell’ordine a livello nazionale per combattere il fenomeno criminoso delle truffe a danno degli anziani, in particolare quelli che vivono in condizioni di solitudine e isolamento.

Il Comune di Arezzo ha elaborato il proprio programma di azioni e interventi, a partire dalla predisposizione di una campagna di comunicazione basata su messaggi affissi su 8 autobus cittadini e su manifesti nei principali luoghi di affissione della città. A queste azioni si aggiungono l’organizzazione di incontri presso luoghi frequentati normalmente da persone anziane, la diffusione di materiali informativi presso i centri unici di prenotazione della Asl, studi medici, mercati settimanali e locali, centri commerciali, supermercati, uffici postali, banche e l’attivazione di un numero telefonico dedicato.
Obiettivo del progetto è quello di informare gli anziani sulle varie modalità con le quali vengono attuate truffe e raggiri nei loro confronti, soprattutto se vivono soli e risiedono in città, e informarli sulle accortezze da usare, in casa e fuori casa, per prevenire ogni attentato alla loro sicurezza personale, su come comportarsi nei casi di disagio o di difficoltà e comunque ogni volta che temono di essere in pericolo. Tutto, tenendo ben presente che le Forze dell’ordine sono sempre al loro fianco e che basta una semplice telefonata al 112 per avere una risposta immediata e risolutiva dei loro problemi.
In prima linea nella realizzazione di quanto previsto dal progetto, la Polizia Municipale e l’Asp Fossombroni. Da ottobre a dicembre, con cadenza settimanale secondo una calendarizzazione di cui saranno presto comunicati i dettagli, la PM sarà presente nei luoghi individuati per gli incontri con l’unità mobile antidegrado e con il personale della polizia di prossimità e i vigili di quartiere per ascoltare le necessità della popolazione anziana e raccogliere le eventuali segnalazioni. Saranno invece due degli operatori di animazione dell’Asp Fossombroni, opportunamente formati dai servizi sociali del Comune di Arezzo e dalla Polizia Municipale, a presidiare il numero verde dedicato, l’800184708, attivo 4 giorni a settimana: il martedì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00; il mercoledì dalle 9:00 alle 13:00; il giovedì dalle 14:00 alle 17:00; il venerdì dalle 9:00 alle 13:00.
“Le truffe perpetrate a danno degli anziani rappresentano una pratica particolarmente odiosa, perché posta in essere in danno di persone fragili, approfittando della loro condizione di solitudine o di buona fede. Per questo, deve essere contrastata con l’apporto e l’impegno di tutti. In tale contesto, le Forze di polizia sono in prima linea a fianco dei cittadini per ricevere segnalazioni o richieste d’intervento. È anche attraverso queste iniziative che si dà concreta attuazione al concetto della ‘sicurezza partecipata’: i cittadini e tutte le Forze di polizia concorrono, insieme, per elevare il livello della sicurezza e quindi della qualità della vita” - ha dichiarato il Prefetto Maddalena De Luca.
“È dovere primario di una comunità proteggere le categorie più deboli e più esposte - ha commentato il sindaco Alessandro Ghinelli. Dobbiamo la massima attenzione ai nostri anziani, troppo spesso vittime di persone senza scrupoli che si approfittano della loro fragilità. Con questa campagna di informazione e sensibilizzazione, che intende supportare il lavoro continuo ed efficace delle Forze dell’ordine, il Comune di Arezzo conferma che la sicurezza dei cittadini rimane al centro delle sue priorità”.
“Il valore di una comunità si misura anche dal rispetto che questa porta ai propri anziani, risorsa insostituibile di esperienza ma anche di concreto supporto all’interno delle famiglie - ha detto il vicesindaco e assessore alle politiche sociali e famiglia Lucia Tanti. Con questo progetto intendiamo aiutarli ad avere gli strumenti giusti per conoscere e affrontare meglio le evoluzioni continue della società e a essere autonomi e sicuri il più possibile”.
“Un progetto per il quale la Polizia Municipale è in prima linea in un servizio di prossimità che la porta vicino ai cittadini e ai loro problemi. Andremo ad ascoltare gli anziani e a dare loro le spiegazioni e i consigli necessari a tutelarli dai malintenzionati. Quello delle truffe agli anziani è un fenomeno che, purtroppo, in questi mesi condizionati dalla pandemia, ha conosciuto un preoccupante incremento: è nostro dovere fare il possibile per prevenirlo” - ha sottolineato il Comandante della Polizia Municipale Aldo Poponcini.
“Pur rimanendo il benessere degli ospiti la priorità assoluta dell’istituto, desideriamo aprirci sempre più verso l’esterno mettendo al servizio degli aretini le nostre competenze e la nostra professionalità nel campo del sociale. Non potevamo non essere parte attiva di questo progetto così importante per gli anziani” - ha concluso il presidente dell’Asp Fossombroni Debora Testi.

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