Carla Fracci e le due volte in Casentino: a La Verna per il battesimo del figlio e al Dovizi di Bibbiena

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Capodanno 1970, un momento privato e 27 dicembre 1997, un'indimenticabile esibizione: date ed eventi che passano alla storia e che meritano la giusta evidenza, per la presenza, in Casentino di Carla Fracci, una delle più grandi ballerine del ventesimo secolo, deceduta a Milano all'età di 84 anni

Ci sono tracce indelebili di Carla Fracci anche in Casentino, terra protagonista, in ben due occasioni, di un appuntamento con la storia carico di spiritualità e di profondo significato. Il battesimo del figlio Francesco nella Chiesina degli Angeli al Santuario de La Verna avvenuto nel Capodanno del 1970 ed una sua memorabile esibizione al Teatro Dovizi di Bibbiena, appena rinnovato, il 27 dicembre 1997. Circa il battesimo, fu la stessa Fracci a rendere noto in un’intervista apparsa sul quotidiano l’Unità, alcuni dettagli impreziositi dall’intercessione dei frati, a cui si sarebbe dovuto il nome del figlio, poi chiamato Francesco. Ad accompagnare la coppia a La Verna come padrino, il poeta Eugenio Montale, fortemente legato a Carla Fracci tanto da avergli dedicato una delle sue poesie, “la danzatrice stanca”.  Il secondo appuntamento con la storia e il Casentino si ripete a Bibbiena e ad aprirsi è il sipario di un rinnovato Teatro Dovizi come ha ben raccontato il Sindaco dell’epoca Giorgio Renzi dalla sua pagina facebook. A convincerla fu l’Assessore alla cultura Giampiero Taverna. Fatiche che furono ampiamente ripagate da un meraviglioso balletto con Jeorge Jancu.  Figlia di un ferroviere dell’Atm e di un’operaia alla Innocenti cresciuta con valori antifascisti, Carla Fracci ebbe a dichiarare: “Sono cresciuta tra i contadini, libera, tra molti affetti e necessità concrete. E proprio lì, ben piantate nella terra, ci sono le mie radici”. Come ha annunciato in una nota il Sindaco del Comune di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini, “l’amministrazione comunale renderà omaggio all’artista che scelse la spiritualità e la bellezza unica del nostro Santuario Francescano per celebrare il Battesimo del figlio Francesco, valutando di intestate alla Fracci una piazza, una via o un monumento del nostro comune per far sì che il suo ricordo sia indelebile anche nel nostro territorio”. Oggi è compito del Casentino rendere omaggio a Carla Fracci, rinnovando il legame tra la terra il cielo per sentirla nuovamente vicina e per onorare la sua straordinaria carriera.

Foto: da archivio Santuario de La Verna

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