Scuola in presenza Arezzo, una lettera a Regione e Governo per il "rientro al 100%"

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La “Rete Nazionale Scuola in Presenza”, realtà di genitori, studenti e insegnanti favorevoli al rientro a scuola al 100% e attivi su tutto il territorio nazionale, chiede con forza che ogni Regione faccia tutto quanto in suo potere affinché il Governo confermi nel provvedimento di prossima emanazione la decisione di riaprire tutte le scuole di ogni ordine e grado in presenza al 100%.

"Questo perché i protocolli approvati ed applicati da settembre in tutti gli istituti scolastici in occasione della riapertura del nuovo anno scolastico, hanno avuto un riscontro positivo. Inoltre due decisive pronunce del Tar Lazio (numeri 1224/2021 del 26 febbraio 2021 e n. 1947/2021 del 26 marzo 2021) confermate dal Consiglio di Stato con decreto del 1 Aprile 2021 (num. 01777) hanno accertato, basandosi su solidi e ufficiali studi scientifici nazionali e internazionali, che le scuole non costituiscono luogo privilegiato di contagio né tantomeno lo amplificano, anche grazie al rispetto delle procedure di sicurezza. A ciò si aggiunga che circa il 75,5% degli insegnanti ha ricevuto la prima dose di vaccino. I piani di rimodulazione dei trasporti sono stati approntati dai tavoli tecnici fin dal luglio scorso (2020) e le stesse Prefetture hanno coordinato i piani di riorganizzazione di rientro in sicurezza per tutte le scuole. Non ci sono più scuse per rinviare la riapertura delle scuole e non è più accettabile che eventuali ulteriori ritardi e inadempienze ricadano sugli studenti già gravemente penalizzati da ormai due anni scolastici, come in nessun altro paese europeo. Procrastinare all’infinito il rientro in aula degli studenti di ogni ordine e grado sta producendo su di loro in maniera irreversibile un grave impatto sull’apprendimento e la strutturazione psicologica e di personalità ed in particolare gli adolescenti possono essere fortemente penalizzati dall’isolamento domiciliare. Ciò è stato scritto a chiare lettere dal Cts, organo politico scientifico che supporta il governo nelle sue decisioni in materia di pandemia e il danno ai ragazzi è stato riconosciuto dall’ordinanza del Tar n. 1947 sopra citata: “rispetto all’inizio della pandemia (marzo 2020)” –recita testualmente l’ordinanza-“si registra un significativo aumento dei ricoveri ospedalieri di adolescenti per gravi disordini alimentari e tentativi di suicidio quale effetto del progressivo isolamento sociale indotto dalle misure di contenimento del contagio, ragione per cui appare urgente una approfondita valutazione della situazione al fine di ripristinare l’attività didattica ordinaria, cioè in presenza” Ci aspettiamo che il protocollo di sicurezza nelle scuole di prossima emanazione sia unico e applicabile indistintamente non solo in tutti gli istituti scolastici del territorio italiano, ma che replichi anche le stesse linee guida e procedure previste all’interno di tutte le realtà produttive, nelle fabbriche, nei reparti delle aziende, negli uffici pubblici e privati, nella grande distribuzione, dal momento che si tratta in ogni caso di regole per la sicurezza e protezione da rischio Covid 19 di persone che stazionano in ambienti chiusi, frequentati dalla collettività per periodi di tempo anche superiori rispetto al tempo trascorso nelle classi e conseguentemente con lo stesso livello di rischio, se non più alto, di quello esistente nelle aule scolastiche. Sollecitiamo quei Dirigenti scolastici che oggi chiedono al Governo di fare un passo indietro sulla riapertura delle scuole prevista per il 26 aprile p.v. a tenere in forte considerazione le suddette ordinanze del Tar Lazio, il recente pronunciamento del Consiglio di Stato e le evidenze scientifiche alla base di tali recenti provvedimenti. Invitiamo parimenti le sigle sindacali che rivendicano una maggior tutela della salute dei lavoratori della scuola, a prendere visione di tali evidenze secondo le quali nel rispetto dei protocolli di sicurezza applicati a inizio anno scolastico, gli ambienti scolastici non sono luoghi esposti a un maggiore rischio di contagio per insegnanti e studenti. Sottolineiamo inoltre che per altre categorie di lavoratori non trova riscontro una simile richiesta di tutele speciali, pur trattandosi di dipendenti che hanno continuato a lavorare in presenza durante tutta la pandemia, nel rispetto di protocolli di sicurezza, ma a tutt’oggi privi di alcuna copertura vaccinale. Le nostre richieste hanno come unico scopo la tutela del diritto costituzionale allo studio, il bene dei nostri ragazzi e soprattutto quello dell’intero Paese, perché “solo la scuola può’ trasformare i sudditi in cittadini” come ha scritto Calamandrei. E “la scuola si fa a scuola”.

I firmatari:

Rete Nazionale Scuola in Presenza A scuola! (Milano, Lombardia con sez. di Como, Lodi, Settimo Milanese) Abruzzo A Scuola (L’Aquila e Avezzano, Abruzzo) Associazione scuole aperte Campania (Campania) CIB - Chiedo per i Bambini (Calabria) Comitato A scuola – Umbria A.p.s (Umbria) Comitato Genitori Scuola in Presenza (Trieste, Friuli Venezia Giulia) Comitato scuola in presenza per la provincia autonoma di Trento (Trentino) Genitori per la scuola Benevento (Benevento, Campania) La scuola che vogliamo- Scuole Diffuse in Puglia (Puglia) La scuola è solo in presenza (Monza, Lombardia) Per la scuola in presenza- Ragazzi a scuola (Rimini, Emilia-Romagna) Persone contro la Dad (Ravenna, Emilia-Romagna) Prima a scuola (Varese, Lombardia) Giù le mani dalla scuola (Gorla Minore, Lombardia) Ragazzi a scuola (Cesena, Emilia-Romagna) Ri(n)corriamo la scuola (Firenze, Toscana) Riapriamo la scuola della Costituzione (Genova, Liguria) Ridateci la Scuola (Verona, Veneto) Scuola in Presenza Arezzo (Arezzo, Toscana) Scuola in presenza Parma (Parma, Emilia-Romagna) Scuola in Presenza (Vicenza, Veneto) Scuole Aperte a Bologna (Bologna, Emilia-Romagna)? Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Facebook @ReteScuolainPresenza 3 Scuole Aperte Chieri (Chieri, Piemonte) Scuole Aperte Cuneo (Cuneo, Piemonte) Scuole Aperte Mantova (Mantova, Lombardia) Scuole aperte Puglia (Acquaviva delle fonti, Puglia) Scuole in presenza (Roma, Lazio) SIP - Scuola in Presenza (Messina, Sicilia) Scuole Aperte Venezia (Venezia, Veneto) Scuole Aperte Chieri (Chieri, Piemonte) Ass. Comitato Genitori Speciali (Altamura, Puglia) Altamura Autism Friendly (Altamura, Puglia) Iosonolunopercento (Paternò, Sicilia) Genitori scuole Taranto (Taranto, Puglia) Io c’ero (Reggio Emilia, Emilia-Romagna) ScuolaÉinPresenza (Modena, Emilia-Romagna) Scuola Aperta Castelfranco Veneto (Treviso, Veneto) Scuola In Presenza Padova (Padova, Veneto) Noi Famiglie Invisibili (Brescia, Lombardia) Per informazioni e dettagli retescuolainpresenza @gmail.com

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