Se ne va Luigi Sacchini, sentinella dell'ambiente. Il cordoglio di Arezzo

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Si è spento all'età di 64 anni Luigi Sacchini: biologo, tra i fondatori di Legambiente Arezzo, è stato assessore all'ambiente del Comune di Arezzo dal 1990 al 1993 nella Giunta Vannucci e successivamente presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Numerosi i messaggi di commozione per la sua scomparsa.

Fra le prime manifestazioni di cordoglio quella dell'ente Parco:

"È  stata una beffa del destino perché lui coi suoi ragazzi, con Chiara e con Filippo, ci stava proprio bene. La politica è sempre stata collaterale a queste priorità. La sua militanza ambientalista risale alla notte dei tempi, quando dette vita con un gruppo di amici alla splendida e proficua esperienza di Legambiente ad Arezzo.

Si ricordano in particolare il suo incarico come assessore all'ambiente in Comune di Arezzo e la presidenza del Parco Nazionale. La passione, ancor prima dei suoi studi, lo portava ad essere sempre preparato su tutte le infinite materie che coinvolgono la gestione di un'area protetta di rilievo internazionale, come le Foreste Casentinesi.

Le sue doti relazionali - la cortesia, la simpatia e la disponibilità -, spese sempre con una generosità spinta al parossismo, trasformavano sempre le sue relazioni in accattivanti performance di divulgazione ambientale. Ma i semi, e Luigi ne ha disseminati tanti, non possono che produrre frutti. Luigi mancherà a tutti perché era impossibile non volergli bene".

Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli interviene con una nota sul triste annuncio.

"Sono profondamente addolorato per la prematura scomparsa di Luigi Sacchini. Assessore all'ambiente nella Giunta Vannucci dal 1990 al 1993, quindi consigliere provinciale, presidente del Parco delle Foreste Casentinesi, tra i fondatori di Legambiente Arezzo e membro del direttivo di Legambiente Toscana, un curriculum di esperienze politiche e personali che raccontano i tratti distintivi delle sue scelte. Ricordo il suo impegno continuo, approfondito, consapevole e appassionato nella diffusione della cultura ecologista e delle politiche della sostenibilità, mai come in questo momento urgenti ed essenziali per la salvaguardia del pianeta. Alla famiglia giungano le mie condoglianze più sincere".

"Aveva percorso molte strade", si legge in una nota firmata da Francesco Ruscelli e Alessandro Caneschi, segretari del Partito Democratico provinciale e comunale. "E lo aveva fatto con originalità, passione e competenza. La bussola era una sola: il valore dell'ambiente e delle persone".

"Luigi si era impegnato in politica, iniziando con i Verdi, poi con la Margherita e infine con il PD. Aveva creato innovative esperienze istituzionali come la prima presenza verde nella Giunta Comunale di Arezzo guidata dall'allora sindaco Vannucci. Era poi stato anche consigliere provinciale. La sua passione per l'ambiente lo aveva portato alla politica ma anche all'associazionismo e quindi a Legambiente, dove aveva ricoperto incarichi sia a livello locale che nazionale. Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi aveva caratterizzato il suo impegno culturale e sociale sui temi della difesa e della tutela del territorio.

Aveva molte passioni, legate non solo a queste attività ma anche al suo ruolo di insegnante ed educatore. Tra queste vorremmo ricordare la pesca, una disciplina che forse più di altre può testimoniare il suo amore per la natura. Era stato presidente provinciale FIPSAS dalla metà degli anni 2000 fino ad ora. Lo ringraziamo per quanto ha fatto e per quanto ci ha insegnato. E per come lo ha fatto: con intelligenza, passione e umiltà".

Per il consigliere comunale del Partito Democratico Luciano Ralli, uno dei meriti di Sacchini è stato quello di aver "aperto strade nuove".

"Era un uomo colto, intelligente, curioso e gentile. Qualità che non è facile trovare tutte in una sola persona. La passione per lo studio lo aveva portato all'insegnamento. Quella per l'ambiente alla politica, all'associazionismo, all'impegno istituzionale. Con lui, per la prima volta, i Verdi erano entrati nella Giunta Comunale di Arezzo.

Coetanei, ci siamo conosciuti nel corso di quella originale esperienza politica e amministrativa. Abbiamo poi fatto pezzi di strada insieme, come ad esempio nella Margherita di cui è stato protagonista e fondatore. Altra strada insieme nel PD. Grazie anche a lui mi sono avvicinato ai temi ambientali. Era una persona gentile e un amico. Era stato assessore comunale, dirigente nazionale di Legambiente, presidente del Parco delle Foreste Casentinesi.

Era stato, per me, soprattutto un amico. Ricordo le cene a casa sua e le sue capacità di cuoco. E la convinzione che bisognava dare anche piccoli esempi di come vanno concretizzate le proprie idee: penso che la sua sia stata una delle primissime auto ibride di Arezzo. Luigi se ne è andato quando tutti avevamo ancora bisogno di lui. La conferma l'ho avuta pochi giorni fa quando ho parlato con lui in ospedale. La malattia non aveva affievolito la sua curiosità e la voglia di capire e conoscere quanto stava accadendo. Sarebbe stato bello averlo accanto nelle prossime settimane. Così non sarà. Le mie condoglianze alla famiglia per una perdita che impietosamente è arrivata troppo presto".

"Arezzo 2020, il tempo di cambiare" ricorda Sacchini come "un vero pioniere dell'ambientalismo ad Arezzo".

"Tra i fondatori nei primi anni '80 e poi a lungo dirigente di Legambiente, impegnato a introdurre nella politica, specialmente quella progressista e di sinistra, una nuova coscienza, quella ecologista, Luigi Sacchini col suo carattere gioviale e la sua competenza in materia ha disegnato nella nostra realtà un pezzo di una nuova cultura che oggi ci appare fondamentale. Lo ha fatto su più versanti: nel suo mestiere di insegnante, nella lunga attività associativa, ricoprendo incarichi istituzionali, interpretando quel pensare globalmente e agire localmente che oggi è divenuto patrimonio di tanti giovani.

Importante è stato il suo contributo volto ad affermare un ambientalismo insieme dialogante e scientifico, dunque che si propone in radice di conquistare la consapevolezza critica di tanti, ma a partire da analisi, studi, progetti alternativi reali e concreti. Una visione e una pratica che oggi ci appaiono essenziali per cambiare il mondo che ci è stato dato in prestito dalle future generazioni. E questi ci sembrano i fondamenti del suo impegno che poi sono i tratti della sua associazione. Ai suoi familiari e agli amici di Legambiente va il nostro affettuoso abbraccio".

"Gigi era prima di tutto un amico", lo omaggia il consigliere comunale Francesco Romizi in una nota. "Quando ho iniziato a fare politica, lui era un esponente della Margherita e insieme abbiamo lavorato per la costruzione del centrosinistra ad Arezzo. È stato protagonista di tutti i progetti politici più recenti e significativi dell'area progressista aretina. Instancabile e orgoglioso ambientalista, fin da quando poche altre persone potevano vantarsi di questa sensibilità, dirigente di Legambiente, di Gigi ricordo la felicità quando è diventato il presidente del Parco delle Foreste Casentinesi. Con lui, giustamente considerato uno dei massimi esponenti dell'associazionismo ecologista, se ne va una parte importante della società aretina, quella sana e con valori solidi, sempre impegnata a favore del bene comune, a favore degli altri. Sono certo che la moglie Chiara e tutte le persone che gli sono state accanto nella sua vita sapranno portare avanti, con tenacia, gli ideali per i quali Gigi ha sempre lottato".

"Con Gigi Sacchini abbiamo condiviso un pezzo importante dell'impegno politico e istituzionale nel ventennio che ci siamo messi alle spalle. Da presidente della Provincia ho potuto apprezzare il suo impegno e la sua sensibilità innata per i temi ambientali, che lo aveva portato ad essere tra i protagonisti della scena politica aretina". Così l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli piange la scomparsa di Sacchini. "Come presidente della FIPSAS sostenne con forza la scelta di creare l'area tail water nel fiume Tevere, diventata un'eccellenza a livello nazionale. Anche da presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ha saputo interpretare al meglio il suo ruolo, con il consueto equilibrio e con la capacità di dialogare positivamente con il territorio, in un momento in cui i parchi venivano da una fase complicata della loro recente storia. La notizia della sua morte mi coglie del tutto impreparato. Piango l'amico, ma anche l'uomo, per l'impegno civile e per la passione politica. Un pensiero affettuoso va alla famiglia".

"Una persona intelligente, perbene, piacevole. Da sempre impegnato sui temi ambientali con passione, competenza e capacità di dialogo. È scomparso un amico. Un abbraccio a Chiara e a tutti quelli che gli hanno voluto bene", lo ricorda su Facebook Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola.

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