Sanità, Mugnai: "Assoluta centralità del servizio pubblico, riattivazione delle attività non Covid, condivisione delle scelte"

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Alessandro Mugnai, segretario provinciale della Cgil, chiede che Amministrazioni del territorio e Asl aprano un confronto con le organizzazioni sindacali, sia confederali che di categoria, sulla nuova organizzazione della sanità.

"Il futuro della sanità aretina lo si scrive oggi. Guardando al futuro e non ripetendo gli errori del passato. Facendolo insieme e non nel chiuso di qualche ufficio. I due mesi che ormai abbiamo alle spalle sono stati caratterizzati dall'emergenza ed è bene sottolineare che ancora non ne siamo fuori ma adesso è il momento di disegnare un nuovo modello della sanità aretina" dice il segretario provinciale della Cgil

Mugnai  toglie dal tavolo un elemento che, secondo il sindacato, rappresenta una pregiudiziale nel confronto: "noi sosteniamo l'assoluto e insostituibile valore del servizio sanitario nazionale. In questo periodo di emergenza è stata utilizzata anche la sanità privata.  Ci rendiamo conto che in una situazione particolarmente difficile e del tutto sconosciuta, doveva essere messa  in campo ogni risorsa disponibile. Avviandosi alla fine la situazione di emergenza, la Cgil chiede che il San Donato si riappropri delle sue competenze  e delle sue funzioni. Potenziandole, se possibile. E che sia valorizzato ogni singolo tassello della sanità pubblica territoriale, senza  cedere a coinvolgimenti impropri del privato. In questo senso, viste anche le recenti dichiarazioni, gradiremmo un pronunciamento ufficiale da parte della Asl su questi temi".

La Cgil chiede poi che i cittadini siano messi nelle condizioni, anche in questa fase transitoria, di poter ave accesso a servizi territoriali e ospedalieri: "la riorganizzazione non sarà facile, soprattutto dopo un lungo periodo di blocco. Ma i pazienti che  ne hanno necessità, hanno anche il diritto di rimettersi in contatto con i loro medici ed avere le prestazioni ambulatoriali e diagnostiche di cui hanno bisogno".

Quindi riaprire, nei limiti di sicurezza indicati dalle ordinanze del Governo, i servizi. Lavorare per una più forte rete ospedaliera pubblica. E valorizzare il territorio. "Nella nostra piattaforma presentata come Cgil, Cisl e Uil a Comuni e Asl - ricorda Mugnai - abbiamo indicato una serie di priorità che oggi appaiono ancora più significative. Rivendichiamo, quindi, l'apertura di un Tavolo permanente territoriale che verifichi il miglioramento delle risposte della rete territoriale e affronti i temi delle liste di attesa, del Pronto Soccorso, della medicina di genere, del coinvolgimento Medici di medicina generale e che dedichi particolare attenzione all'Inserimento dei pediatri di libera scelta nelle Case della Salute e assegni le necessarie risorse a servizi fondamentali quali la salute e il contrasto alle dipendenze".

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