Agricoltura sociale: nuova collaborazione Istituto Diocesano e Coldiretti Arezzo

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E’ stata presentata questa mattina la nuova collaborazione tra l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Arezzo e la Coldiretti Aretina.

Nella sede dell’Istituto, alla presenza del Presidente dell’Istituto Diocesano Mauro Conticini e di Presidente e Direttore di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci e Mario Rossi, è stata tracciata la linea di quello che sarà un contributo reale che va rafforzandosi nel tempo e che si inserisce perfettamente nei principi fondanti dall’associazione di categoria.

“La Coldiretti ispira la propria azione alla storia e ai principi della scuola cristiano-sociale”, così come recita l’art.1 al punto 1.2 dello statuto confederale nazionale.

Al centro dell’azione sindacale della nostra organizzazione – ha detto il Presidente Lidia Castellucci  - è la famiglia, l’impresa agricola fondata su di essa, i valori di sussidiarietà e di solidarietà sociale esercitati nella vita e nell’ambiente rurale, non ci sorprendiamo che oggi Coldiretti e Istituto Diocesano accrescano la propria collaborazione insieme ponendo l’attenzione sempre di più su quella che è l’agricoltura sociale, le produzioni tipiche e la valorizzazione del territorio, l’agroalimentare di qualità e un’agricoltura maggiormente attenta all’ambiente ed ai soggetti più deboli e lo faremo portando avanti le nostre battaglie sull’origine del prodotto, puntando alla sostenibilità, alla trasparenza, alla qualità e alla equa ripartizione del valore aggiunto lungo la filiera che gli imprenditori agricoli si meritano.

Coltivare e custodire la terra è valorizzare il patrimonio dei nostri territori, dei nostri borghi e dei nostri paesi per trasformare le loro risorse in progetti socio economici, generativi di futuro per le nuove generazioni. Lo riportano la Caritas in Veritate e la Laudato Sì, dove troviamo un quadro illuminante della questione sociale, ambientale e umana in quanto viviamo in un mondo sempre più interdipendente e per questo non bastano espedienti ma servono soluzioni che portino alla condivisione delle risorse della terra, e a rafforzare la coesione sociale. Coltivare e custodire la terra è abitare tutte le relazioni, perché la terra ritorni ad essere luogo di incontro e di accoglienza”.

“La convenzione che oggi abbiamo sottoscritto con la Coldiretti segna un momento significativo del nostro percorso comune – sottolinea Mauro Conticini, Presidente dell’Istituto per il Sostentamento del Clero della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Molte sono le cose che ci uniscono, soprattutto la condivisione di valori comuni. Dobbiamo sempre più ripensare al territorio prospettando uno sviluppo vero dello stesso, in coerenza a quanto papa Francesco ci ha indicato nella recente enciclica Laudato si’. Dobbiamo fare un utilizzo intelligente di ciò che ci è stato dato perché possa poi essere restituito, dopo averlo governato in uso nel modo migliore. Assieme a Coldiretti – continua Conticini – stiamo intraprendendo un percorso che ci permetterà di consegnare porzioni di territorio a persone che vogliono investire sulla terra, nel senso più nobile e autentico del termine, per custodirla e farla fruttificare nel senso più pieno del termine e in coerenza con i principi della dottrina sociale della Chiesa”.

A concludere la conferenza il Direttore Mario Rossi:

“Al di là delle argomentazioni generali, su cui occorrerà continuare a riflettere, è stato costituito un gruppo di lavoro che recepisca quelle iniziative che sono nel solco dei più alti valori etici raccomandati dalle encicliche sociali, per governare i cambiamenti con realismo e creatività. Da oggi quindi si opererà in questa direzione con la finalità di promuovere l’agricoltura come grande forza sociale che possa dare un ulteriore riflesso importante alle imprese agricole”.

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