Sondaggio promosso da Sei Toscana: i cittadini non vogliono il porta a porta a sacchetto.

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  Mairaghi: “Cambiamo il sistema di raccolta. Aumentiamo la differenziata con i cassonetti intelligenti”

L’amministratore delegato di Sei Toscana traccia la linea da seguire per il futuro

“Credo che il porta a porta a sacchetto sia un modello di raccolta da superare, sono gli stessi cittadini che ce lo chiedono. Il futuro è rappresentato dai cassonetti intelligenti”. L’amministratore delegato di Sei Toscana, Marco Mairaghi, analizza il recente sondaggio che il gestore ha promosso fra i cittadini del territorio servito e traccia la linea da seguire per il futuro.

“In questi giorni abbiamo promosso un sondaggio sentendo direttamente i cittadini che vivono nei comuni dove è attivo il porta a porta a sacchetto: la stragrande maggioranza delle persone dice di non essere soddisfatta del servizio e chiede di cambiarlo.
Anche noi siamo d’accordo, la raccolta domiciliare con il sacco infatti porta con sé diverse criticità legate soprattutto al decoro urbano: presenza dei sacchi per molte ore in strada, sacchi alla mercé delle intemperie e degli animali, difficoltà legate al loro reperimento.
Il porta a porta inoltre limita molto la libertà dei cittadini nel conferimento dei rifiuti, con giorni e orari rigidi da rispettare.
Ultima considerazione, ma non meno importante, i costi: questo sistema comporta costi molti alti per l’azienda che ricadono poi sulla tariffa che i cittadini sono tenuti a pagare.
Insomma, i tempi sono cambiati e sono maturi per puntare decisi verso un nuovo modello di raccolta: quello dei cassonetti ad accesso controllato.

Sono il primo promotore di questo cambio di rotta – prosegue Mairaghi –, sono sicuro che rappresenterà un vantaggio per tutti. Questo nuovo sistema, che abbiamo già iniziato ad adottare in alcuni comuni, consente ai cittadini di gettare i rifiuti quando vogliono ma, soprattutto, di identificare chi produce cosa. Una tracciabilità del rifiuto che rappresenta la condizione necessaria per l’introduzione del tributo puntuale: cioè pagare per quello che realmente si produce, e si differenzia.

E’ questa la vera sfida: aumentare la raccolta differenziata, migliorarne la qualità, diminuire i costi e premiare chi la fa bene. E’ una sfida impegnativa e stimolante che vede Sei Toscana e i Comuni fianco a fianco, insieme.
Nei prossimi giorni proseguiremo il nostro calendario di incontri con le amministrazioni comunali, in modo da concordare assieme le future nuove attivazioni sul territorio”.

FOCUS SUL TERRITORIO – Provincia di Arezzo

Nella provincia di Arezzo è già in cronopragramma l’avvio della sperimentazione della raccolta con cassonetti ad accesso controllato.
I primi comuni ad avviare la sperimentazione saranno Arezzo, Cortona, Montevarchi e San Giovanni Valdarno.

 

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