Nuovi progetti per il Canale Maestro della Chiana, contratto di fiume: avanti tutta

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Tamburini: “Il primo strumento volontario di programmazione strategica deve portare a una effettiva valorizzazione del territorio fluviale, coniugando la sicurezza idraulica e sviluppo locale”

 Conquistata la medaglia di primo Contratto di Fiume siglato in Toscana e proposta come modello nazionale dall’Osservatorio attivato presso il Ministero dell’Ambiente, la task foce per la valorizzazione del Canale Maestro della Chiana si è rimessa in moto.
Obiettivo: dare forma al percorso individuato e condiviso dai tutti i soggetti (comuni, enti e associazioni, ordini professionali, imprese agricole e portatori di interesse) che il 14 dicembre 2017, a Cortona, hanno sottoscritto il “patto”.

Nella sede del Consorzio 2 Alto Valdarno, capofila del progetto, si è riunita la prima Assemblea dei partner che, insieme, hanno verificato e confermato le azioni e gli obiettivi per fare del Canale Maestro il motore capace di trainare il rilancio ambientale, economico, turistico e sociale della Valdichiana.

“In questo periodo – ha spiegato il Presidente Paolo Tamburini, introducendo i lavori – il Consorzio Alto Valdarno ha lavorato per cominciare a concretizzare alcuni degli impegni che si era assunto di portare a termine nel breve e medio periodo.
Tra questi, la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, come è accaduto sull’Arno a Laterina dove, l’intervento consortile ha consegnato ai pescatori un ambiente fruibile e adeguato ad ospitare competizioni importanti e ai visitatori un luogo da apprezzare dal punto di vista naturalistico. Non solo.
Con azioni mirate, è riuscito a richiamare l’attenzione dei decisori politici sullo stato di abbandono in cui versa il Sentiero della Bonifica. Ultima, in ordine di tempo, la ciclo-escursione di “denuncia” organizzata in collaborazione con la FIAB.
Il pressing ha prodotto buoni risultati tanto che il problema, legato principalmente alla mancanza di chiarezza sulle competenze, dovrebbe ormai avere i giorni contati.
Infine, si è attivato per trovare soluzioni volte a potenziare l’irrigazione utilizzando una risorsa di qualità, indispensabile per lo sviluppo di un’agricoltura di qualità.

Di questa agricoltura, l’Aglione è diventato il simbolo: grazie al Contratto di Fiume, infatti, questa antica coltura chianina ha avuto un nuovo importante input.
Quest’anno c’è stato il primo vero raccolto, dopo una fase di coltivazione sperimentale e di moltiplicazione”.
Dopo l’introduzione del Presidente, molti gli interventi. Michele Buoncompagni del CB2 ha raccontato il successo raccolto dal Contratto di Fiume del Canale Maestro della Chiana a livello nazionale.

Per Hydrogea Vision, Federico Gasperini ha ripercorso le azioni e gli obiettivi che compongono il progetto; mentre Beatrice Pucci, responsabile della segreteria tecnica, ha invitato gli stakeholder presenti, sulla scorta di un breve questionario, a proporre nuovi interventi e iniziative per adeguare il programma alle esigenze che, nel tempo, possono essere mutate.
Il Direttore Generale Francesco Lisi ha sottolineato la necessità di avviare un monitoraggio costante dell’attività svolta per verificare il rispetto degli impegni e dei tempi e per condividere, di volta in volta, i risultati e gli eventuali aggiustamenti.

Tra gli altri sono intervenuti Agnoletti Riccardo, sindaco di Sinalunga; Miriano Miniati, assessore del comune di Cortona e Francesco Sonnati, sindaco di Foiano della Chiana che, ricordando i rispettivi impegni, hanno ribadito il loro pieno sostegno al Consorzio 2 Alto Valdarno e la volontà di fare del Sentiero della Bonifica un tracciato bello, pulito e scorrevole, ritenendo questo il vero seme attorno a cui potranno “fiorire” tutte le altre azioni programmate.
Grande disponibilità e partecipazione da parte di Legambiente che sul Sentiero ha proposto di concentrare le sue iniziative principali tra cui Puliamo il mondo; la Fiab che ha fornito preziose indicazioni per rendere più fruibile e interessante il Sentiero; l’istituto Fossombroni che intende utilizzare il sentiero come una insostituibile aula all’aria aperta; le organizzazioni di categoria e gli ordini professionali, tra cui l’ordine nazionale dei Biologi che si è aggiunto, di recente, agli stakeholders già consolidati. Dopo l’estate i partner torneranno a incontrarsi per discutere e valutare le nuove idee che emergeranno dai questionari.

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