La campagna di ascolto dei territori del Consorzio di bonifica parte dall'alto Ar24Tv

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Inizia il tour attraverso i 54 comuni articolati in tre province che compongono il comprensorio Alto Valdarno. Il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno incontra, come ormai consuetudine da molti anni, tutti gli amministratori locali per condividere l’attività da realizzare nel 2023 sul reticolo di gestione e per censire eventuali ulteriori criticità. Strategica la scelta di illustrare il lungo percorso di confronto con i comuni partendo dai territori montani.

Stefani (Presidente CB2): “in questo modo vogliamo evidenziare lo stretto legame fra la sicurezza idraulica del fondovalle e la corretta manutenzione del reticolo montano che, per tornare in piena efficienza, necessita di un piano di interventi strutturali specifici e straordinari, con risorse dedicate”. Nel 2023 la “cura” interesserà complessivamente 1.300 km, di questi circa 60 in Casentino. Nel piccolo comune di Ortignano Raggiolo, comune simbolo delle esigenze della bonifica montana, passeranno sotto i ferri circa 3 km di corsi d’acqua.

Con il mese di ottobre decolla l’ormai tradizionale “campagna di ascolto dei territori”, percorso di confronto che il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno organizza ogni anno con gli amministratori locali per raccogliere e valutare le esigenze di tutte le aree che compongono il comprensorio di competenza: oltre 4.000 kmq, suddivisi in 3 province e 54 comuni, attraversati da 6.200 km di corsi d’acqua.

La maxi operazione di consultazione è indispensabile per programmare e realizzare un’attività di manutenzione dei corsi d’acqua “su misura”, sempre più rispondente alle necessità idrauliche di un’area tanto vasta, complessa e delicata.

In calendario 54 incontri con sindaci e tecnici comunali. Per il Consorzio partecipano: la Presidente del Consorzio Serena Stefani, il Vice Presidente Leonardo Belperio, i referenti delle UIO (Unità Idrografiche Omogenee) individuati ed eletti dall’Assemblea Consortile, il Direttore Generale Francesco Lisi e lo staff tecnico dell’ente, coordinato dai responsabili di ciascuna UIO.

Il via del tour che porterà alla stesura del piano delle attività di bonifica 2023 dall’Ecomuseo della Castagna di Raggiolo, in collaborazione con il sindaco Emanuele Ceccherini.

“Il Consorzio – spiega il Direttore Generale Francesco Lisi – predispone la sua proposta di piano, tenendo conto di quanto indicato dalla Regione Toscana che con la Delibera n. 1315 del 2019 fissa modalità e tempi di intervento sui vari tratti del reticolo di gestione, e delle valutazioni dei tecnici del nostro ente che monitorano attentamente il territorio e le segnalazioni dei cittadini opportunamente vagliate. Particolarmente utili sono le osservazioni avanzate dai sindaci, che hanno approfondita conoscenza del loro territorio e delle esigenze dei cittadini. Nel corso degli incontri, oltre a fornire indicazioni sull’attività che intendiamo svolgere, raccogliamo e discutiamo insieme le loro richieste, prima di comporre la versione finale del piano delle attività di bonifica, che, dopo aver ottenuto il parere favorevole della Giunta Regionale, diventerà la tabella di marcia del nostro operato. L’attività di ascolto ci consente, tenendo conto della cornice generale dettata dalle normative vigenti, di pianificare interventi “su misura” , rendendo ancora più efficace l’attività di prevenzione svolta, con la manutenzione ordinaria, dal Consorzio nell’ampio comprensorio di competenza. Nel corso degli incontri – ha aggiunto il Direttore Lisi – come in passato consegneremo un pratico vademecum in cui vengono riepilogati norme di riferimento, responsabilità, compiti, competenze, ruoli e limiti di ognuno dei molti soggetti chiamati ad intervenire sui corsi d’acqua”.

Quest’anno ad ospitare la partenza del tour è il comune di Ortignano Raggiolo: una decisione non casuale, spiegata dalla Presidente del Consorzio.

“Ogni anno, viene scelta una sede simbolo per richiamare l’attenzione su una tematica particolare. Quest’anno vogliamo porre all’attenzione dei decisori politici regionali un tema strategico per la mitigazione del rischio idraulico: il potenziamento della bonifica montana, da cui dipende anche il miglioramento della sicurezza del fondovalle. Si tratta di un’attività molto impegnativa e costosa, che richiede personale specializzato, l’apertura di piste apposite per raggiungere tratti e opere, la vigilanza di un territorio spesso inaccessibile. Le risorse derivanti dal contributo di bonifica non sono sufficienti e non sono destinate per una complessiva operazione di ripristino delle opere idrauliche e della funzionalità del reticolo. Per questo sollecitiamo un piano straordinario di interventi strutturali per la manutenzione delle aree montane, fondamentali anche per difendere dal rischio alluvioni e allagamenti il fondovalle, tenendo conto del rapporto di sussidiarietà tra pianura e montagna per una gestione più equilibrata delle risorse”.

Nell’occasione, lo staff tecnico del Consorzio, a cui sono andati i ringraziamenti di Enrico Lelli, referente dell’Unione Idrografica Omogenea Casentino, in senso all’assemblea consortile, ha fornito alcune anticipazioni relative all’attività che l’ente intende svolgere nel 2023 nella vallata, con un focus specifico sul comune ospite di Ortignano Raggiolo.

L’incontro è stato aperto dal sindaco Emanuele Ceccherini che, nel suo intervento, ha detto:

Ho sostenuto, fin dall’inizio e con grande convinzione, l’accentramento delle responsabilità della difesa idraulica sul Consorzio di Bonifica, superando il frazionamento delle competenze. Devo dire che, a distanza di qualche anno, questa operazione si è rivelata vincente e ha dato risultati positivi. Attraverso la campagna di ascolto, infatti, abbiamo la possibilità di individuare e segnalare situazioni da monitorare o criticità da risolvere. Inoltre esiste un costante e continuo rapporto diretto con l’ente, che permette di affrontare eventuali urgenze in modo tempestivo. Il comune, che viene a conoscenza di problematiche sui corsi d’acqua, le segnala al Consorzio che le valuta e, se necessario, interviene rapidamente. La cura di fossi, torrenti e fiumi è evidente, anche a colpo d’occhio. Questa cura è fondamentale soprattutto in un territorio come il nostro, delicatissimo e segnato nel passato da gravi problemi idrogeologici. Grazie all’appoggio e alla collaborazione del Consorzio inoltre il nostro Comune, insieme al Comune di Chiusi della Verna, è riuscito ad ottenere le risorse del PNRR per la realizzazione di un parco fluviale sul Barbozzaia e sul Corsalone: 2 milioni di euro, che contribuiranno a migliorare la sicurezza idraulica, la qualità dell’ambiente e la fruibilità dei corsi d’acqua. Di questo e del lavoro svolto sul fronte della prevenzione non posso che ringraziare il Consorzio, dalla Presidente Serena Stefani, al direttore Francesco Lisi, allo staff tecnico”.

Al termine dell’incontro è stata organizzata una visita guidata al cantiere al ponte all’Usciolino, bypass romanico recentemente ristrutturato dal comune, sul Torrente Teggina, dove gli operai del Consorzio sono al lavoro per mitigare il rischio idraulico a ridosso del centro abitato di Raggiolo.

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