Il tuffo di Giani in Arno simbolo dell'impegno per l'acqua Ar24Tv

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Il tradizionale e goliardico rito estivo al Canto alla Rana, nel comune di Pratovecchio Stia, diventa occasione per richiamare l’impegno della Regione Toscana sull’acqua, sui fiumi e sulla loro gestione.

Stefani (Presidente Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno): “Il reticolo idrografico, le falde e l’agricoltura sono in difficoltà in tutto il comprensorio. In sofferenza anche il Casentino. E’ necessario creare infrastrutture per raccogliere, stoccare e distribuire l’acqua nei momenti di siccità che sono sempre più intensi e prolungati”

Caleri (sindaco del comune di Pratovecchio Stia): “Siamo in un’area fortunata. Grazie a Nuove Acque la situazione idropotabile è sotto controllo. Il fiume però comincia a dare segnali di difficoltà. Il livello dell’Arno è sotto la media del periodo. Mancano dai 50 ai 100 cm di acqua, rispetto al mese di luglio degli anni scorsi”

Secci (Presidente Associazione Pescatori Casentinesi) “Le temperature dell’acqua sono troppo alte per i salmonidi. Se le condizioni meteorologiche non cambieranno, saremo costretti a sospendere l’attività sportiva per evitare di danneggiare le trote, già provate da condizioni ambientali difficili”

Giani (Presidente Regione Toscana): “L’acqua dell’Arno al Canto alla Rana ha caratteristiche particolari. La definisco “elisir di lungo fresco”. Con il sindaco Caleri ripetiamo da anni il tuffo nell’Arno, un rito goliardico, ormai tradizionale, che quest’anno si carica di valori diversi. Ci ha offerto l’occasione per fare il punto sulla siccità. La Regione sta lavorando a una legge per facilitare la creazione di bacini di accumulo”

Un tuffo nell’Arno, dove questo è poco più del fiumicello di dantesca memoria che nasce in Falterona.

Con il tradizionale e goliardico gesto, che si ripete da anni, il Presidente Eugenio Giani ha voluto assicurare l’attenzione della Regione Toscana per l’acqua, i fiumi e la loro gestione.

Il rito estivo, celebrato ieri, nella “piscina naturale”, ricavata al Canto alla Rana dal comune di Pratovecchio Stia, si è caricato infatti di valori simbolici, in una delle stagioni più calde e asciutte di sempre, i cui effetti si fanno sentire anche nella verde vallata casentinese.

“In questa area del nostro comprensorio, il fiume è ancora fruibile. Si può pescare, ci si può immergere, si può fare acquatrekking…. L’apparente normalità, che si può intuire qui e in altri punti dell’Arno, non deve trarre in inganno. Un po’ più a valle, dei cinque affluenti che portano acqua al fiume, tre sono completamente asciutti. Il dato, da solo, basta a dare un’idea dello stato di salute dei corsi d’acqua”, spiega Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. “Proprio per questo è indispensabile creare infrastrutture per raccogliere, stoccare e distribuire l’acqua nei momenti di siccità che sono sempre più intensi e prolungati. Della siccità e delle misure necessarie per contrastarla abbiamo avuto modo di discutere e riflettere con il Presidente Giani, ospite di Pratovecchio Stia per il tradizionale tuffo estivo”.

Calo delle portate, affluenti trasformati in sentieri, acque scarse. L’Arno in Casentino eroicamente resiste e può essere vissuto, ma anche in questa oasi privilegiata la crisi climatica si fa sentire.

“In questi giorni, in alcuni corsi d’acqua, abbiamo organizzato il recupero della fauna ittica, poi rilasciata in Arno”, racconta Sauro Secci, Presidente Associazione Pescatori Casentinesi. “Nel fiume l’acqua c’è, ma il problema è rappresentato dalle sue temperature, troppo alte, soprattutto per i salmonidi. Se le condizioni meteorologiche non cambieranno, nella zrs Capodarno, saremo costretti a sospendere l’attività sportiva per evitare di danneggiare le trote, già provate da condizioni ambientali difficili”,

“A Pratovecchio Stia, la situazione è ancora tutto sommato sotto controllo – informa il sindaco Nicolò Caleri -. Come in altre zone, agricoltura e allevamento registrano i problemi più gravi. Per ora, grazie all’impegno di Nuove Acque, non si sono verificati criticità particolari sul fronte domestico. I corsi d’acqua invece destano preoccupazioni. In Arno, il calo dell’acqua è considerevole. Oggi siamo di 50-100 cm sotto il livello ordinario. Una cosa straordinaria a fine luglio quando, di fronte, c’è ancora il mese di agosto, in genere caratterizzato da temperature elevate e scarse precipitazioni”.

Anche in questo quadro complesso, il Presidente Giani non ha rinunciato al tradizionale rito, che ripete, ogni estate, da quando il sindaco Caleri gli fece conoscere il Canto alla Rana. Nell’estate 2022, rovente e assetata, il tuffo è diventato anche occasione di un incontro e confronto con il territorio, per illustrare le misure a cui la Regione Toscana sta lavorando.

All’incontro, a cui erano presenti, oltre la sindaco Caleri, la Presidente dell’Unione dei Comuni Montani Eleonora Ducci; il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli; il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli; la Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Serena Stefani con il Direttore Generale Francesco Lisi; il Presidente dell’Associazione Pescatori Casentinesi Sauro Secci.

“L’acqua dell’Arno al Canto alla Rana è rigenerante: in questo punto del fiume l’acqua è “speciale”, un elisir di lungo fresco, che ti accompagna tutto il giorno. Le sue proprietà andrebbero studiate”, ha esordito Giani, con una battuta, per introdurre il problema vero: la crisi climatica: “Il livello dell’acqua in Arno è di gran lunga al di sotto della media. E’ la spia della siccità che affligge tutta la Toscana. Un problema serio che dobbiamo affrontare rapidamente. Per questo abbiamo avviato un tavolo di lavoro che coinvolge tre settori: ambiente, agricoltura e urbanistica. Tecnici e dirigenti devono lavorare insieme per mettere a punto una legge utile per agevolare la realizzazione di invasi, laghi e laghetti, infrastrutture necessarie per trattenere l’acqua e fronteggiare la siccità che sta diventando un fenomeno strutturale. L’acqua è oro e la Toscana vuole dare valore alla sua acqua”.

La giornata del Presidente Giani in Casentino si è aperta con la visita al Palagio Fiorentino dove è ospitato il centro dantesco multimediale e con l’incontro con il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno; si è conclusa con un saluto agli uomini del pattugliamento antincendio boschivo dell'Unione dei comuni del Casentino.

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