Sanità
Covid-19, Giotti: “Indispensabile una riforma del settore verso la ‘Farmacia dei Servizi'”
“Oggi più che mai un importante presidio territoriale che mostra il suo volto più autentico: fonte attenta e puntuale di informazioni e voce rassicurante e attendibile per tutti i cittadini. In questa situazione“, spiega il presidente di Federfarma Arezzo, Roberto Giotti, “la farmacia continua a essere anche primo punto prossimale di contatto tra cittadini e sistema sanitario, e da subito abbiamo diffuso, come professionisti della sanità, con un linguaggio chiaro informazioni autorevoli e puntuali prima sulla prevenzione e poi sui corretti comportamenti da adottare per contenere il contagio, contribuendo ad alleviare la pressione sul servizio sanitario nazionale, riducendo di fatto il numero di accessi impropri ai pronto soccorso“.
“Le nostre farmacie“, insiste Giotti, “hanno dato e stanno dando sempre più prova di alta responsabilità professionale, a fianco di tutti gli operatori che in vario modo sono impegnati in prima linea nell’emergenza sanitaria che ha interessato anche il nostro territorio: tutte le farmacie stanno fornendo le corrette e precise informazioni ai cittadini e in particolare, pur nelle difficoltà, i farmacisti non arretrano assolutamente nell’esercizio del proprio compito, dando esempio di compostezza e di senso del dovere. Per questo non possiamo non rivendicare come questo impegno stia a dimostrare pienamente come la piena attuazione concreta della riforma del settore nel segno della ‘Farmacia dei Servizi’ sia non solo giusta e corretta, ma di fatto resa necessaria e indispensabile dall’urgenza dei fatti“.
“Il nostro contributo decisivo al servizio sanitario nazionale e regionale“, dice ancora Roberto Giotti, “si è infatti concretizzato in pieno anche nella distribuzione gratuita a domicilio delle medicine per le persone in quarantena o in difficoltà motorie soprattutto nelle aree rurali o isolate, svolgendo un compito di grande impatto sociale in collaborazione con la Croce Rossa Italiana. Stiamo facendo gratuitamente proprio in questi giorni il servizio della distribuzione gratuita delle mascherine come richiesto dalle autorità regionali, il tutto malgrado i già gravosi impegni che l’emergenza ha portato nella quotidianità delle nostre farmacie. Non ci siamo tirati indietro e, per andare incontro a queste ulteriori necessità della salute pubblica, ci siamo assunti questo onere“.
“Le farmacie“, va avanti il presidente dei farmacisti privati aretini, “sono rifornite dai nostri distributori intermedi con la stessa modalità dei farmaci: il ricarico avviene attraverso il sistema informatico che abbiamo adattato per questo servizio. Le farmacie verranno quindi via via rifornite in base al consumo. C’è anche da dire che del nostro sistema informatico usufruiscono anche i supermercati, per cui abbiamo fatto un grande lavoro di adattamento del nostro software, un sistema che quindi dovrebbe garantire una distribuzione equa e regolare“.
In conclusione, la distribuzione gratuita di mascherine per tutti i cittadini presso le farmacie è in pieno svolgimento. “Ricordiamo“, dichiara in chiusura Giotti, “che le mascherine possono essere ritirare da un componente della famiglia per tutti, nel rispetto della normativa in vigore per contrastare la diffusione del contagio del COVID-19. Si tratta di un kit di 5 mascherine alla volta, per un massimo di 6 volte nell’arco di 30 giorni, per singolo componente familiare, con tessera sanitaria o in possesso di codice fiscale“. Ogni kit contiene 5 mascherine e se ne possono avere mensilmente in tutto 30, quindi il kit può essere preso per sei volte anche in un comune diverso da quello di residenza, visto che il ritiro avviene tramite tessera sanitaria, sulla quale viene registrato il quantitativo prelevato. L’erogazione delle mascherine andrà avanti per tutto il periodo di emergenza COVID-19. Non occorre fare le corse per accaparrarsi i kit spettanti: ogni giorno e per più settimane saranno consegnate ai vari distributori le forniture necessarie, che sono in costante produzione.




