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domenica | 07-12-2025

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Sport

L’Arezzo cade a Livorno: derby deciso da Dionisi e Noce, non basta il rigore di Pattarello

Avvio vibrante e occasioni da entrambe le parti, poi l’episodio che decide il primo tempo al minuto 38: tiro di Dionisi e Livorno avanti, Arezzo vicino al pari con Cianci prima dell’intervallo. Nella ripresa raddoppio dei padroni di casa al 15′: Dionisi da palla ferma finge il tiro ma allarga sulla destra per Mawete che mette in mezzo una bella palla tesa sulla quale si avventa Noce che in tuffo di testa infila Venturi. Bucchi corre ai ripari e tenta il tutto per tutta: dentro anche la seconda punta Ravasio, poi Iaccarino e Varela. Nel Livorno standing ovation al momento della sostituzione per Dionisi, protagonista con un gol e ispiratore del raddoppio. Nel recupero Bonassi tocca di mano in area per anticipare Chiosa. E’ rigore: realizza Pattarello, nona rete in campionato, ma l’esito del match non cambia: dopo tre vittorie consecutive, l’Arezzo cade all’Ardenza. (Foto principale: da Ufficio stampa S.S. Arezzo).

Livorno-Arezzo 2-1 – Rete: Dionisi 38′; Noce 59′; Pattarello (r.) 103′

Primo Tempo

Il derby parte subito acceso, con l’Ardenza che ribolle e le due squadre che entrano in campo senza studiarsi troppo. Dopo appena due minuti è l’Arezzo a farsi vedere per primo: Guccione prende coraggio e calcia dalla distanza, Seghetti risponde presente e blocca in due tempi. Il Livorno replica quasi immediatamente con una buona combinazione al limite: Peralta trova lo spazio per il sinistro, ma Venturi è attento e devia in angolo.

Al 5’ arriva una delle migliori occasioni amaranto del primo tempo: Guccione, di prima, pesca Tavernelli lanciato sulla destra. Il numero 21 entra in area e incrocia il diagonale che sfiora il palo.

Al 9’ ci prova anche Mawuli dalla distanza, facile per Seghetti. Tre minuti dopo è il Livorno a sfruttare una palla recuperata a metà campo: Dionisi pressa Guccione, recupera e prova addirittura il gran colpo da distanza siderale, ma la traiettoria si spegne larga sul fondo.

Al 18’ arrivano le prime scintille: Cianci allarga il gomito in un duello aereo con Noce e si becca il cartellino giallo.

Al 30’ finiscono sul taccuino dell’arbitro finiscono anche Di Carmine e Hamlili.

Al 36’  Tavernelli vince l’ennesimo duello sulla fascia con Mawete, si accentra e calcia di destro. La palla termina fuori.

Al 38’ Cianci perde palla a metà campo, Hamlili è rapido ad avviare la transizione e serve Dionisi. L’attaccante del Livorno parte da sinistra, converge, finta il tiro e poi calcia. Guccione è sulla traiettoria, devia e inganna Venturi: palla in rete, Livorno avanti 1-0.

Al 44’ l’Arezzo ha l’occasione per pareggiare: Cianci impatta di sinistro, Seghetti opera un grande intervento e respinge.

C’è solo un minuto di recupero, si va così al riposo, con il Livorno avanti di misura e l’Arezzo chiamato a reagire nella ripresa.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo del campione di tennis Nicola Pietrangeli, deceduto il 1 dicembre scorso all’età di 92 anni. Nel settore ospiti fanno la loro apparizione, muniti di bandiere e striscioni, tre tifosi del Cavallino, evidentemente residenti fuori Arezzo, sorvegliati da Digos e addetti del servizio d’ordine.

Secondo Tempo

La ripresa si apre senza novità: nessun cambio negli spogliatoi e in campo tornano gli stessi ventidue che avevano chiuso il primo tempo. L’avvio è subito spezzettato da un episodio dubbio. Dopo appena due minuti l’assistente alza la bandierina fermando un’azione del Livorno per fuorigioco; Antoni calcia comunque in porta sull’uscita di Venturi e poi finisce a terra dopo un contatto sospetto. L’arbitro Di Francesco lascia correre e, poco dopo, respinge anche la richiesta di revisione del Livorno: episodio archiviato.

L’Arezzo prova a rientrare in partita e al 5’ costruisce una buona occasione sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Chierico si libera in area e prova il destro da posizione defilata, potente ma impreciso. È il segnale che gli amaranto non vogliono arrendersi.

Il Livorno però resta pericolosissimo in ripartenza. Al 10’ l’Arezzo si complica la vita da solo: prima Tito e poi Guccione regalano palla a Peralta, che lancia Dionisi in campo aperto. L’attaccante sceglie l’appoggio laterale per Di Carmine, che incrocia ma mette fuori di pochissimo. È un campanello d’allarme enorme.

Pochi minuti dopo arriva il colpo che sembra indirizzare definitivamente il derby. Al 14’ Dionisi batte una punizione senza cercare direttamente la porta, allargando per Mawete. Il cross è preciso, in area sbuca Noce che anticipa tutti e di testa firma il 2-0. Un gol che manda l’Arezzo sotto di due reti, come già accaduto in altre trasferte, e che lascia anche qualche dubbio per una sospetta posizione di fuorigioco al momento dell’incornata.

Bucchi prova a cambiare l’inerzia della gara: al 17’ esce Guccione, dentro Ravasio. La partita si fa più nervosa, al 20’ Mawuli si prende il giallo per proteste. Al 22’ l’Arezzo va vicinissimo al gol che potrebbe riaprirla: su colpo di testa di Gilli, Antoni salva sulla linea dopo che Seghetti era stato superato.

Al 24’ arrivano altri cambi: fuori Mawuli e Tavernelli, dentro Iaccarino e Varela. L’Arezzo si sbilancia, passa a un 4-2-4 molto offensivo con il doppio centravanti. I minuti scorrono, al 30’ manca ormai un quarto d’ora e serve un’impresa.

L’assalto amaranto è generoso ma confuso. Al 35’ il Var richiama l’arbitro per un contatto in area su Chierico, ma anche in questo caso non arriva nessuna decisione favorevole. Poco dopo, al 37’, ultimi cambi: fuori Tito e Chierico, dentro Righetti e Meli.

Nel finale l’Arezzo aumenta la pressione. Al 44’ Righetti prova il destro da fuori area: tiro secco, Seghetti vola e alza sopra la traversa. L’arbitro assegna otto minuti di recupero, sufficienti per rendere il finale incandescente.

Al 51’ arriva un’altra clamorosa parata di Seghetti, che si distende sulla sinistra e devia il destro potente di Pattarello. Un minuto dopo, però, l’episodio: Bonassi tocca nettamente la palla con la mano in area. È rigore. Venturato prova la revisione per un presunto fallo precedente, ma Di Francesco conferma la decisione.

Sul dischetto va Pattarello, che al 54’ scarica una bordata sotto la traversa: 2-1. L’Arezzo ci crede per un attimo, ma non c’è più tempo. Al 55’ arriva il triplice fischio.

Finisce così: cade l’imbattibilità esterna dell’Arezzo. Al netto delle proteste e degli episodi da moviola, il Livorno porta a casa il derby con maggiore determinazione e concretezza, mentre agli amaranto resta il rammarico per un assalto finale arrivato troppo tardi.

Formazioni e tabellino

Livorno: 12 Seghetti; 77 Mawete, 26 Noce, 49 Baldi, 19 Antoni; 14 Biondi (25′ st 4 Odjer), 28 Hamlili, 95 Marchesi (36′ st 44 Bonassi); 55 Peralta (36′ st 17 Panaioli); 9 Dionisi (25′ st 70 Cioffi), 13 Di Carmine.

A disposizione: 1 Tani, 22 Ciobanu, 5 Nwachukwu, 11 Malva, 16 Calvosa, 18 Panattoni, 20 Haveri, 23 Marinari.

Allenatore: Roberto Venturato.

Arezzo: 22 Venturi; 26 De Col, 13 Gilli, 19 Chiosa, 3 Tito (37′ st 37 Righetti); 8 Mawuli (24′ st 78 Iaccarino), 7 Guccione (17′ st 91 Ravasio), 24 Chierico (37′ st 14 Meli); 10 Pattarello, 71 Cianci, 21 Tavernelli (24′ st 11 Varela).

A disposizione: 1 Trombini, 12 Galli, 15 Gigli, 23 Arena, 27 Sussi, 45 Perrotta.

Allenatore: Cristian Bucchi.

Arbitro: Dario Di Francesco di Ostia Lido (Matteo Taverna di Bergamo – Nicola Morea di Molfetta). Quarto ufficiale: Leonardo Leorsini di Terni. Operatore Fvs: Simone Iuliano di Siena.

Spettatori: 3mila circa. Ammoniti: pt 18′ Cianci, 23′ Di Carmine, 29′ Hamlili, 33′ Peralta; st 20′ Mawuli, 42′ Iaccarino, 52′ Bonassi. Angoli: 2-7. Recupero tempi: 1′ e 8′

Reti: pt 38′ Dionisi; st 14′ Noce, 54′ rig. Pattarello

Fischio d’inizio alle 14.30, va in scena allo stadio Ardenza il derby Livorno-Arezzo, valido per il 17° turno della Serie C Now. Cristian Bucchi, senza gli indisponibili Dell’Aquila, Dezi e Renzi, propone dietro Tito dal primo minuto insieme a Gilli, Chiosa e De Col, Mawuli in interdizione a centrocampo con Guccione e Chierico, mentre in avanti Pattarello e Tavernelli affiancheranno Cianci. Anche Roberto Venturato deve fare i conti con le assenze di tre pedine: Monaco, Gentile e Ghezzi. A centrocampo confermato il terzetto formato da Biondi, Hamlili e Marchesi, in attacco Dionisi e Di Carmine supportati da Peralta.

Arezzo leader, Livorno a caccia di riscatto

L’Arezzo arriva all’appuntamento da capolista, a pari punti con il Ravenna. Gli amaranto sono reduci dalla vittoria casalinga di misura contro la Sambenedettese e viaggiano a ritmo altissimo: 38 punti in 15 gare, frutto di 12 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta, con una media di 2,53 punti a partita. Numeri che diventano ancora più impressionanti se si considera il -3 in classifica dovuto alla cancellazione del Rimini: i punti conquistati sul campo sarebbero infatti 41.

Di fronte un Livorno che vive un momento ben diverso. I labronici arrivano dal pareggio a reti bianche di Gubbio (terzo risultato utile consecutivo da quando in panchina siede Venturato) e occupano il quint’ultimo posto con 15 punti, ottenuti grazie a 4 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte. Per gli amaranto di casa è una gara da affrontare con orgoglio e bisogno di punti; per l’Arezzo l’ennesimo test di maturità in uno stadio caldo e carico di significati.

Derby senza tifosi ospiti: una ferita per il calcio

A rendere questa sfida ancora più amara per il popolo aretino è l’ennesimo divieto di trasferta. Anche per la gara odierna di Livorno è infatti arrivato lo stop alla vendita dei biglietti ai residenti in provincia di Arezzo, deciso dal Prefetto di Livorno dopo il parere del CASMS e il via libera del GOS.

È il terzo provvedimento simile in poche settimane, dopo quelli già adottati per le trasferte di Terni e Perugia, entrambe giocate con il settore ospiti desolatamente vuoto. Respinto, come nei precedenti, anche il ricorso d’urgenza presentato da Orgoglio Amaranto. Risultato: l’Arezzo affronta il derby senza il calore dei propri tifosi. Un vero peccato per il calcio, soprattutto per un match che dovrebbe vivere anche di colori, cori e passione sugli spalti.

I precedenti: una sfida lunga mezzo secolo

La storia di Livorno–Arezzo racconta di un confronto equilibrato e acceso. Sono 50 i precedenti complessivi tra le due squadre:

  • 19 vittorie Arezzo

  • 16 pareggi

  • 15 vittorie Livorno

All’Ardenza le statistiche pendono in favore dei labronici:

  • 25 partite giocate

  • 12 vittorie Livorno

  • 9 pareggi

  • 4 vittorie Arezzo

Le affermazioni amaranto in trasferta restano però scolpite nella memoria: 1960, 1962, 1975 e la più recente nel 2023, quando una doppietta di Cantisani gelò l’Ardenza. Da ricordare anche il pareggio 1-1 del 1998, maturato nonostante l’Arezzo di Serse Cosmi fosse costretto a giocare in nove uomini per gran parte della ripresa.

Novanta minuti che valgono più di tre punti

Capolista contro squadra in lotta per risalire, ambizioni opposte ma stessa voglia di vincere. Livorno–Arezzo resta un derby che va oltre la classifica. Anche senza il popolo amaranto sugli spalti, il campo promette scintille. Alle 14.30 l’Ardenza sarà teatro di una sfida che, come sempre, racconta un pezzo importante del calcio toscano.

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